Una grande mostra sulla scultura di Lucio Fontana a New York, con più di 80 opere


A New York, la galleria Hauser & Wirth dedica una grande mostra alla scultura di Lucio Fontana, con oltre 80 opere. Si tratta della seconda rassegna di una trilogia volta a presentare approfondimenti sulla produzione di Fontana al pubblico internazionale.

Dal 3 novembre 2022 al 4 febbraio 2023, la scultura di Lucio Fontana (Rosario, 1899 – Comabbio, 1968) è protagonista a New York. La galleria Hauser & Wirth presenta infatti la seconda di una trilogia di mostre dedicate a Fontana, in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana, e incentrata sulle prolifiche scoperte e sugli esperimenti di Fontana proprio attraverso la scultura. Significativo il fatto che la mostra si terrà nella sede della galleria al numero 32 della East 69th Street, lo stesso indirizzo dove, nel 1961, i mercanti Martha Jackson e David Anderson presentarono la prima mostra personale di Fontana negli Stati Uniti.

La rassegna, intitolata Lucio Fontana. Sculpture, segue la mostra 2020 di Hauser & Wirth Los Angeles, Lucio Fontana. Walking the Space: Spatial Environments, 1948 – 1968 (la prima presentazione completa negli Stati Uniti degli ambienti spaziali di Fontana) e sarà seguita da una grande mostra antologica che si terrà presso la sede di Hong Kong della galleria. Lucio Fontana. Sculpture presenta oltre 80 opere in prestito da importanti istituzioni e musei e intende gettare luce sulle pratiche rivoluzionarie di un artista difficilmente esposto fuori dall’Europa. Sebbene Fontana sia conosciuto negli Stati Uniti soprattutto per i suoi tagli, la scultura era parte integrante del suo progetto artistico e fondamentale per la sua evoluzione. Dopo aver sperimentato il mezzo dall’inizio alla fine della sua carriera, Fontana ha colto la scultura come occasione per sperimentare e mettere in pratica lo scambio tra forma, colore, materia e spazio, attraverso un rapporto dialettico tra astratto e figurativo, spaziale e barocco.

Scrivendo sulla vasta gamma di mezzi artistici che Fontana ha padroneggiato durante la sua vita, lo stimato storico dell’arte Enrico Crispolti ha posto la domanda: “E se fosse stato solo uno scultore?” Questa mostra presso Hauser & Wirth risponde altrettanto provocatoriamente a questa domanda riunendo una serie di opere tridimensionali in terracotta, cemento, ceramica, gesso, metallo, vetro e legno realizzate nel corso di cinque decenni, dagli anni Venti fino alla morte dell’artista nel 1968, il tutto in dialogo con dipinti e disegni che fanno da contrappunto alla gestualità e alla metodologia della scultura.

In omaggio alle mostre d’esordio di Fontana nel 1961 negli Stati Uniti, Lucio Fontana. Sculpture si apre con un dipinto abbagliante presentato per la prima volta in quelle mostre: Concetto spaziale, La luna a Venezia (1961). Questa tela, che sfida ogni categorizzazione, sarà giustapposta a un raro nucleo di disegni che riflettono le impressioni dell’artista della sua prima visita a New York, dove fu guidato dal famoso architetto e collezionista Philip Johnson. La mostra prosegue con la scultura, raramente esposta, Nudo (1926), e un’esplorazione di opere cardine degli anni Trenta, tra cui Tavoletta graffita (1931), Figura alla finestra (1931), Scultura astratta (1934), Conchiglie e Farfalle (1935-36) e Cavalli marini (1936). Realizzate in un periodo di intensa ricerca, queste opere cardine incarnano un particolare sincretismo tra astratto e figurativo e dimostrano come l’opera di Fontana abbia iniziato ad esprimere pura innovazione e come, dispiegandosi nel più ampio contesto della scultura europea, la sua produzione era radicata nei movimenti d’avanguardia storici, reinterpretando anche quei movimenti.

Queste sculture furono un preludio agli esperimenti di Fontana alla fine degli anni Quaranta, che, nella loro associazione con la nascita dello spazialismo, furono caratterizzati da esplorazioni sia astratte che figurative e furono fondamentali per lo sviluppo del nuovo stile distintivo dell’artista. A questo proposito, la Scultura spaziale (1947), un cerchio materico intriso di una forza primordiale, si pone in dialogo con opere figurative come la monumentale Figura femminile con fiori (1948).

Il secondo piano della mostra illustra la tensione generata tra i vari Concetti spaziali di Fontana (titolo che l’artista iniziò ad adottare nel 1946 per tutte le sue opere spazialiste) e le sue sculture figurative, realizzate attraverso il suo trattamento unico della materia e del colore. I visitatori sperimenteranno un viaggio visivo attraverso la straordinaria creatività permanente di Fontana, da Concetto spaziale (1949), le prime e rare carte di lino forate con “buchi”, alle multiformi sculture in terracotta degli anni Cinquanta e Sessanta, memori dell’arte barocca, come le vivaci Battaglie o lo stupefacente Arlecchino (1948-49). L’ultimo piano della mostra è dedicato all’evoluzione della sperimentazione scultorea di Fontana tra la fine degli anni Cinquanta e Sessanta. Un raggruppamento di opere Concetto spaziale, Natura, sculture lacerate da “percorsi” altamente rappresentativi delle ricerche dell’artista in questo periodo, illustrano una dichiarazione esistenziale della filosofia spaziale dell’artista. La mostra si chiude con l’altrettanto produttivo, anche se meno noto, periodo degli ultimi anni di vita dell’artista, un momento in cui i confini tra pittura e scultura sono stati quasi cancellati. Le Ellissi (1967) e le sculture in metallo descritte dalla critica come “capsule spaziali” furono eseguite meccanicamente e testimoniano la fase finale delle indagini estetiche di Fontana, in cui diventa fondamentale la componente concettuale.

Lucio Fontana. Sculpture sarà accompagnato da un nuovo catalogo completamente illustrato della Hauser & Wirth Publishers, concepito dal designer Leonardo Sonnoli e curato dal principale studioso di Fontana e consulente scientifico della Fondazione Lucio Fontana, Luca Massimo Barbero. Il volume, realizzato in collaborazione con la Fondazione, sarà la prima ampia monografia in lingua inglese dedicata alle opere scultoree di Fontana e comprende una prefazione di Paolo Laurini e saggi delle storiche dell’arte Cristina Beltrami e Maria Villa, oltre a un saggio del curatore. Questo progetto fa parte dell’impegno della Fondazione Lucio Fontana di studiare e presentare a nuovi pubblici la produzione scultorea di Fontana, che culminerà con l’uscita nel novembre 2022 del catalogo ragionato delle sculture in ceramica (Skira) curato da Luca Massimo Barbero in collaborazione con la Fondazione.

Immagine: Lucio Fontana a Parigi, Galerie Iris Clert, il 10 novembre 1961

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLucio Fontana. Sculpture
CittàNew York
SedeHauser & Wirth
DateDal 03/11/2022 al 04/02/2023
ArtistiLucio Fontana
CuratoriLuca Massimo Barbero
TemiNovecento

Una grande mostra sulla scultura di Lucio Fontana a New York, con più di 80 opere
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