Nel 31° anniversario della Strage dei Georgofili, saranno protagonisti di una mostra-monito alle Gallerie degli Uffizi due capolavori “riportati in vita” dalla distruzione: si tratta delle grandi tele del Concerto e dei Giocatori di carte che portano la firma del pittore caravaggesco del Seicento Bartolomeo Manfredi. I dipinti saranno al centro dell’esposizione, insieme alle loro copie d’epoca (il cui studio e osservazione sono state fondamentali per consentirne il restauro).
Il Concerto è stata la prima opera ad essere stata sottoposta ad intervento e parzialmente recuperata già pochi mesi dopo la strage, nel 1993. I Giocatori è stata invece l’ultima, con una speciale operazione realizzata proprio in occasione della ricorrenza della strage nel 2018. Entrambi i quadri si trovavano collocati (insieme all’altro grande capolavoro danneggiato dalla bomba, fortunatamente anch’esso restaurato nel corso degli anni Novanta, L’Adorazione del Bambino di Gherardo delle Notti), lungo lo scalone di accesso al Corridoio Vasariano: l’impatto dell’esplosione dei 277 chili di tritolo fu tale da distruggere ampie porzioni del muro esterno e disintegrare quasi del tutto gli stessi dipinti. Ma nelle ore successive all’attentato, con pazienza certosina, migliaia di frammenti delle tele furono raccolti, catalogati e messi da parte con cura: vennero in seguito utilizzati per andare a ristorare e ricomporre, come in un puzzle, la parziale integrità dei capolavori distrutti dalla mafia.
La mostra sarà visitabile dal 26 maggio al 28 luglio 2024, al piano terreno della Galleria, in un’ampia sala all’inizio del percorso di visita. Ad affiancarla, la proiezione di un videodocumentario con le testimonianze d’epoca dei vigili del fuoco che prestarono i primi soccorsi, e dei lavoratori del museo che intervennero la notte stessa della bomba per cercare di limitare i danni arrecati dall’esplosione.
“Ricordare il gravissimo attentato mafioso del 1993 è un dovere civico di tutti, a partire dal museo che di quell’attentato fu vittima, insieme a cinque persone innocenti”, ha dichiarato il direttore degli Uffizi Simone Verde. “Per questo appena entrati in Galleria, tutti i visitatori, anche coloro che mai hanno saputo cosa accadde nel 1993, grazie a questa mostra avranno modo di apprenderlo. Non solo. Esporre i due capolavori strappati alla devastazione di quello che fu senza dubbio uno dei capitoli più bui della storia repubblicana, infonde in chi guarda un messaggio di forte determinazione civile per il futuro”.
Bartolomeo Manfredi (Ostiano, 1582 – Roma, 1622), pittore lombardo, fu seguace di Caravaggio, suo conterraneo, divenendone il più famoso divulgatore dello stile tra gli artisti del nord Europa. Lo storiografo e collezionista Giulio Mancini, lo inserì a pieno titolo nella “schola” del Caravaggio; i Medici, collezionisti lungimiranti, apprezzarono subito il Manfredi, il quale, durante un suo soggiorno a Firenze, fu molto elogiato dall’Accademia delle Arti del Disegno. Le due scene di genere custodite nella collezione degli Uffizi, Concerto e Giocatori di carte, entrambe databili tra il 1617 e il 1618, sono considerate tra i migliori frutti del lavoro dell’artista, nonché ritenute di fondamentale importanza storico artistica anche alla luce del ridotto numero di sue opere giunte fino ad oggi.
Città | Firenze | Sede | Gallerie degli Uffizi | Date | Dal 26/05/2024 al 28/07/2024 | Artisti | Bartolomeo Manfredi | Temi | Seicento, Firenze |
Agli Uffizi una mostra-monito per ricordare la Strage dei Georgofili con i due capolavori di Bartolomeo Manfredi |