Uffizi diffusi: il secondo capitolo all'Elba è dedicato a Giuseppe Bezzuoli

Dopo il successo della mostra che si è tenuta nei mesi scorsi a Palazzo Pitti, le Gallerie degli Uffizi portano alla Pinacoteca Foresiana di Portoferraio una selezione di capolavori del grande pittore romantico ottocentesco Giuseppe Bezzuoli (Firenze, 1784 – 1855).

La Maddalena penitente dell’artista toscano, che è stata una delle protagoniste della grande mostra di Palazzo Pitti a Firenze, torna quindi all’isola d’Elba, nella sua sede abituale. Dal 19 luglio al 2 novembre 2022, nell’ambito del progetto Uffizi Diffusi, all’interno degli spazi della storica ex Caserma De Laugier, sarà allestita una nuova esposizione dedicata a Giuseppe Bezzuoli dal titolo Giuseppe Bezzuoli, pittore e amico di Alessandro Foresi: un sodalizio artistico e umano, a cura di Elena Marconi e Valentina Anselmi.

Oltre alla Maddalena, saranno esposti i suoi capolavori più iconici, come Eva tentata dal serpente, il Ripudio di Agar, reinterpretazione del celebre personaggio biblico, il ritratto dell’amico e scultore Vincenzo Consani e l’Autoritratto datato 1852 di un Bezzuoli ormai anziano. Non è un caso che sia proprio la storica ex caserma De Laugier il luogo scelto per ospitare alcune tra le opere principali del pittore: Bezzuoli era infatti legato personalmente alla Pinacoteca di Portoferraio, in quanto in ottimi rapporti d’amicizia con Alessandro Foresi, zio di Mario Foresi, ovvero il fondatore della pinacoteca. Medico e grande estimatore dell’artista toscano, del quale scrisse anche una biografia, Alessandro Foresi possedeva numerosi dipinti dell’amico, ancora oggi presenti nella collezione elbana. Tra questi, presenti in mostra, quello di Maria Guariello Foresi, madre di Alessandro, e della contessa Beclemichef: importante testimonianza della fama raggiunta da Bezzuoli anche presso la committenza straniera. Foresi ebbe modo di conoscere l’artista nel 1843, quando accompagnò la madre nello studio dell’illustre pittore per farle fare il ritratto. E fu proprio con il medico che l’artista visitò l’Elba nel giugno del 1847: aveva deciso di rifugiarsi sull’isola, timoroso dei disordini legati alle insurrezioni antiaustriache che erano in quel momento in corso a Firenze. Oltre che amico, Bezzuoli divenne anche paziente di Foresi: soffriva infatti di molti acciacchi dovuti all’età e al vizio di fumare sigari. Stando al racconto del medico, fu proprio il fumo a portarlo alla morte, oltre alla sua passione sfrenata per le donne, che continuò a coltivare anche da anziano, incurante dei limiti del suo fisico già minato da vari malanni.

“Dopo il successo della mostra dell’anno scorso su Napoleone all’Elba, che ha segnato la partenza del progetto Uffizi diffusi”, ha dichiarato il direttore delle Gallerie Eike Schmidt, “questo secondo capitolo ne è la continuazione anche storica. Si può dire che Bezzuoli, grandissimo artista dell’Ottocento romantico, sia stato appena riscoperto: la sua figura costituisce inoltre una sorta di ponte tra Firenze, sua città d’origine, e l’Isola d’Elba, dove nel giugno del 1847 si recò in visita al suo amico Alessandro Foresi”.

“Il 2022 è il secondo anno di collaborazione con gli Uffizi: per noi, per la città di Portoferraio e per l’intera Isola d’Elba questo è grande motivo di orgoglio e di prestigio”, ha aggiunto il sindaco di Portoferraio Angelo Zini. “La collaborazione con le Gallerie sta diventando un fatto stabile, e stiamo lavorando per un futuro di rapporti ancora più stabili, non solo con mostre temporanee, come questa su Giuseppe Bezzuoli, da ripetere tutti gli anni, ma dedicando magari una parte della Caserma de Laugier, che potremo attrezzare ad hoc, ad una presenza definitiva degli Uffizi”.

Orari: Fino all’11 settembre dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 22.30; domenica dalle 10 alle 13. Dal 12 settembre al 2 novembre dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 (chiuso la domenica).

Immagine: Giuseppe Bezzuoli, Maddalena penitente.

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