Il Museo Nazionale Collezione Salce, sede di San Gaetano di Treviso, propone, dal 1 marzo al 30 giugno, la mostra Futurismo di carta - Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità. La mostra, curata da Elisabetta Pasqualin con la collaborazione di Sabina Collodel, è dedicata al futurismo negli anni che precedono la seconda guerra mondiale e in particolare ai suoi manifesti pubblicitari.
Tra il 1930 e il 1940, la corrente artistica raggiunge l’apice del suo sviluppo, con l’aeropittura che, trasposta in grafica, esalta il volo e le imprese aviatorie. I manifesti riflettono il contesto del momento, delineando un’evoluzione dell’Italia da una nazione prevalentemente agricola a una industriale, con l’attività aeronautica e automobilistica al centro dell’attenzione. Le cronache esaltano le imprese degli aviatori italiani, i quali con le loro ali battono record di velocità, distanza e altezza, diventando il simbolo tangibile di una nazione nuova, potente e protagonista sulla scena globale. L’orgoglio nazionale cresce, alimentato con cura dalla propaganda del regime fascista. L’impresa di Francesco De Pinedo, è notevole: atterra il suo idrovolante Savoia Marchetti sul Tevere, dove viene accolto da Mussolini e da una folla entusiasta, dopo aver completato un viaggio epico fino all’Australia, percorrendo 55.000 chilometri attraverso mari e grandi fiumi, suddivisi in 80 tappe. Lo stesso De Pinedo, pochi mesi dopo, vola dall’Italia alle due Americhe, per poi fare ritorno in Italia. Con De Pinedo, il vicentino Arturo Ferrarin, protagonista del raid Roma-Tokyo e del primato del volo: 58 ore in circuito chiuso. Volare sulle città e campagne affascina e coinvolge artisti che, come Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960) vogliono provare l’esperienza del volo ricavandone visioni nuove e allontanandosi dalle cose terrene.
“Uno slancio, un salto di livello e valori che si evidenzia in pittura quanto nella grafica pubblicitaria”, anticipa la curatrice Elisabetta Pasqualin. “Permangono i colori accesi e contrastanti che già erano in uso nella prima fase della grafica futurista, ma il lettering diventa meno predominante, partecipa ancora al movimento e alle linee presenti nel manifesto, ma torna anche ad essere corredo esplicativo delle immagini.
Aumenta, naturalmente, il numero di manifesti incentrati sul tema del volo e delle manifestazioni aereonautiche. La mostra, accanto a creazioni di Di Lazzari, Martinati, Garretto, propone il Manifesto per l’esposizione aeronautica italiana, opera del 1934 dell’unica artista donna presente in mostra, Carla Albini. Si riconferma il binomio automobile-areo espressione di dinamismo e velocità. Nelle macchine, scie di colore, circuiti automobilistici, linee a zig zag e a spirale. Il cielo, la terra ma anche l’acqua: motoscafi che sfrecciano lasciando profonde scie e lanciano alti spruzzi, eliche in primo piano (Codognato, Riccobaldi Del Bava). Complice la spinta alle attività sportive, protagonista di molti manifesti di questo momento è il corpo in movimento, quale strumento dinamico: nuoto, tennis, rugby (Mancioli. Boccasile). La figura umana viene ancora interpretata in chiave di modernità per impersonare le continue novità dell’industria: l’uomo Fiat di Nizzoli o il meccanismo antropomorfo dello Sniafiocco di Araca (Enzo Forlivesi), per esempio. Anche il volto umano diventa spesso soggetto di affinché, scomposto in chiave quasi cubista, geometrizzato o reso quasi un sogno, come nel manifesto per Illy Caffè di Xanti). A proporre una visione onirica e irrazionale, libera da suggestioni logiche. E la grafica si dimostra già pronta a voltare pagina”.
Titolo mostra | Futurismo di carta - Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità | Città | Treviso | Sede | Museo Nazionale Collezione Salce | Date | Dal 01/03/2024 al 30/06/2024 | Artisti | Fortunato Depero, Carla Albini, Paolo Garretto, Luigi Martinati | Curatori | Elisabetta Pasqualin | Temi | Futurismo |
Futurismo di carta: a Treviso in mostra i manifesti pubblicitari degli anni Trenta |