Disperse sul mercato antiquario agli inizi del Novecento, due magnifiche sculture in bronzo seicentesche, appartenute al principe vescovo di Trento, sono ritornate nelle collezioni museali del Castello del Buonconsiglio nel capoluogo del Trentino.
Per esporre al pubblico le due statue era anche stata preparata una rassegna, intitolata Gli apostoli ritrovati. Capolavori dall’antica residenza dei Principi vescovi e curata da Giuseppe Sava: doveva aprire al pubblico fino al 5 aprile 2021 nella sala del Torrion da Basso al Castello del Buonconsiglio, ma con la chiusura momentanea del museo sarà virtualmente visibile grazie a una rassegna (“a tu per tu”) di brevi video realizzati dai curatori museali sotto la regia di Alessandro Ferrini visibili sui canali social del museo. La mostra, organizzata dal museo con l’aiuto della Soprintendenza per i Beni culturali, racconta l’affascinante storia di un fortunato ritrovamento di due magnifiche sculture seicentesche in bronzo dorato molto probabilmente commissionate dal principe vescovo e fino al 1803 conservate nella dimora del principe vescovo al Castello del Buonconsiglio. Proprio nel 1803 il conte Simone Consolati acquisì i due bronzetti e li portò a Fontanasanta, dopodiché, nel Novecento furono venduti e immessi nel mercato antiquario: sono stati di recente rintracciati sul mercato antiquario milanese dal Castello del Buonconsiglio grazie a un sopralluogo dello storico dell’arte Giuseppe Sava e acquisiti per le raccolte museali.
Prima però, nel 1875, in occasione di un’importante mostra tenutasi a Trento, furono esposte otto statuette in bronzo dorato provenienti dalla collezione di Villa Consolati, una delle più significative raccolte d’arte della provincia dove erano confluiti, dopo le spoliazioni ottocentesche, alcuni dei pezzi più importanti della storia dell’arte in Trentino un tempo custoditi nella residenza del principe vescovo. Grazie alla disponibilità della famiglia, il soprintendente Giuseppe Gerola nei primi anni del Novecento riuscì a recuperarne una buona parte e permetterne la ricollocazione presso il Castello del Buonconsiglio. Mancavano però i due bronzetti che adesso tornano al Buonconsiglio.
Secondo Giuseppe Sava, l’autore dei due bronzi potrebbe essere Nicolò Roccatagliata (Genova, 1570 circa - Venezia, dopo il 1636), che operò per il principe vescovo Madruzzo nei primi anni del Seicento. Il confronto in mostra con alcune opere dell’artista, a partire da una bella croce processionale pressoché inedita conservata in Trentino e commissionata all’artista dalla comunità di Nago, valorizzerà nel modo migliore l’acquisizione dei bronzetti al patrimonio museale.
L’identificazione è incontrovertibile (si tratta degli apostoli Paolo e Filippo riconoscibili alle due estremità da una foto storica che si trova nell’archivio fotografico del museo) e ci permette quindi di recuperare due elementi di una prestigiosa serie sino ad oggi data per dispersa.
Tra le opere recuperate c’è anche un notevolissimo stipo in commesso di pietre dure immortalato in un dipinto degli inizi del Novecento da Annunziata Consolati dove figurano alcune statuette in bronzo dorato. Una coeva testimonianza fotografica proprietà dell’Archivio fotografico del museo mostra le stesse statuette poste su basi a rocchetto presumibilmente in legno ebanizzato. Dopo questo periodo di esse si perse però ogni loro traccia.
Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del Castello del Buonconsiglio.
Titolo mostra | Gli apostoli ritrovati. Capolavori dall’antica residenza dei Principi vescovi | Città | Trento | Sede | Castello del Buonconsiglio | Date | Dal 22/12/2020 al 05/04/2021 | Curatori | Giuseppe Sava | Temi | Trento, Castello del Buonconsiglio |
Trento, ritrovati due preziosi apostoli bronzei del '600: tornano al Buonconsiglio dopo 200 anni |