La grande mostra Gubbio al tempo di Giotto (qui la news) si è chiusa con più di 26.000 visitatori. Lo informa l’organizzazione della mostra, che in una nota spiega: “Pubblico interessato e specialisti hanno potuto apprezzare il racconto proposto, volutamente decentrato su tre sedi eugubine, scelte non casualmente, ma perché rappresentative dei centri del potere medioevale, i più antichi palazzi civici e la sede vescovile, sfere influenti e determinanti sulla vita politica, civile, spirituale e artistica della Gubbio al tempo di Giotto”. Proprio grazie alla collaborazione tra Comune di Gubbio, Diocesi Eugubina, Polo Museale dell’Umbria e sotto la sorveglianza della Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio dell’Umbria, continua il comunicato, “l’evento ha restituito alla comunità una serie di opere restaurate che a conti fatti rappresentano il nucleo più consistente dell’intero patrimonio museale cittadino d’epoca medioevale. Si aggiunga, inoltre, che precedenti interventi sono stati verificati e rimessi a punto con aggiustamenti anche minimi, ma tutti funzionali alla leggibilità dell’opera e alla sua capacità di riferire dati ed elementi in un contesto di confronti e paragoni quale è stato, per l’appunto, Gubbio al tempo di Giotto”.
La campagna di restauro è alla base della nuova mostra Tesori ritrovati. Restauri per Gubbio al tempo di Giotto, presso la Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli dal 15 novembre 2018 al 1° maggio 2019 proprio dedicato ai restauri e ai recuperi e quindi ai confronti possibili tra opere e maestri, tra materiali e tecniche esecutive, tra forme e funzioni del prodotto artistico in un percorso che si dipana tra XIII e XIV secolo, nell’età d’oro di Gubbio e del suo vasto contado.
Saranno esposte molte delle opere recentemente restaurate: come le due grandi croci dipinte del Museo Civico di Gubbio, le opere del Maestro della Croce di Gubbio, del Maestro espressionista di Santa Chiara, di Pietro Lorenzetti, del cosiddetto “Guiducci Palmerucci” e di Mello da Gubbio.
Quanto conservato e a disposizione, infatti, permette di ragionare su molti argomenti, ma soprattutto consente di rileggere l’evoluzione dell’arte eugubina tra Duecento e Trecento in rapporto con i grandi centri artistici del tempo. Prima di tutto con Assisi, centro da cui si propagano impulsi di cultura figurativa la cui intensità registriamo, prima che altrove, proprio a Gubbio. Nella terra del miniatore Oderisi, “l’onor d’Agobbio” che Dante incontra e celebra nel Purgatorio, le invenzioni assisiati di Cimabue, dei pittori romani e di Giotto sono immediatamente recepite e suscitano reazioni, sollecitano aggiornamenti, incoraggiano interpretazioni e pure tentativi di resistenza.
E quando da Assisi parte un nuovo impulso, in seguito all’arrivo delle avanguardie, dei senesi Pietro Lorenzetti e Simone Martini, la pittura eugubina si riorienta immediatamente, dimostrando ancora una volta di sapersi confrontare con il nuovo. Si apre allora un lungo dialogo con Siena, lo stesso che determina una nuova stagione artistica, ricca, complessa, prolifica, che avrà ripercussioni non solo nella città dentro le mura, ma in tutto lo sconfinato territorio comunale e oltre, dovunque sono mandate le opere degli artisti di Gubbio. È la stagione del Palazzo dei Consoli, del Palazzo del Podestà, di Piazza Grande, dell’affermazione del governo popolare, del culto dei santi patroni, dello sviluppo economico, urbanistico, territoriale.
La mostra Tesori ritrovati parla di questa storia, perché i recenti restauri hanno gettato nuova luce sulle opere, sulle loro qualità, sulle loro peculiarità e caratteristiche, dati e conoscenze che permettono di ricucire i brandelli di un tessuto fortemente lacerato, ma ancora in grado di rivivere, emozionare, insegnare.
Orari: dal 15 novembre al 31 marzo: dal lunedì al venerdì 10.00 - 13.00 e 14.30 - 17.30; fine settimana 10.00 - 18.00. Dal 1° aprile al 1° maggio dal lunedì al venerdì 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00; fine settimana 10.00 - 18.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima rispetto all’orario di chiusura); 1° gennaio 15.00/18.00. Chiuso il 25 dicembre.
Prezzo del biglietto: intero 10 €, ridotto 8,50 € per gruppi (min. 15 persone), residenti, titolari di apposite convenzioni, maggiori di 65 anni, 1 adulto più bambino fino a 12 anni, Ridotto speciale 5 € scuole e ragazzi da 7 a 25 anni. Gratuito per minori di 6 anni, docenti accompagnatori, disabili + accompagnatore, giornalisti accreditati, guide turistiche con patentino. Per tutte le informazioni potete telefonare al numero +39 075 9274298 oppure mandare una mail a museo@gubbiocm.it.
Nell’immagine: Maestro Espressionista di Santa Chiara (Palmerino di Guido?) e collaboratore (attribuito), Polittico con Madonna con Bambino e Santi dopo il restauro, Gubbio, Museo Civico
Titolo mostra | Tesori ritrovati. Restauri per Gubbio al tempo di Giotto | Città | Gubbio | Sede | Palazzo dei Consoli | Date | Dal 15/11/2018 al 01/05/2019 | Temi | Trecento, Duecento |
A Gubbio in mostra i tesori ritrovati, opere d'arte del tempo di Giotto tutte restaurate |