Etruschi e moda: alla Fondazione Rovati di Milano in mostra la Collezione Castellani


La Fondazione Rovati di Milano dedica una mostra alla Collezione Castellani, in prestito dal Museo Nazionale di Villa Giulia: esposta un’ottantina di pezzi tra gioielli etruschi, fedeli riproduzioni ottocentesche e ceramiche attiche e mediterranee.

A Milano, la Fondazione Luigi Rovati ospita, dal 25 ottobre al 3 marzo, la mostra Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda, curata da Giuseppe Sassatelli, Giulio Paolucci e Valentino Nizzo. In esposizione un’ottantina di pezzi tra gioielli etruschi, fedeli riproduzioni ottocentesche e ceramiche attiche e mediterranee, scelti dalla collezione Castellani del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, per affiancare la collezione permanente del Museo d’arte della Fondazione. La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma e approfondisce la storia dei Castellani, famiglia di orafi, collezionisti e mercanti di antichità. È la storia della loro straordinaria collezione e della loro bottega orafa, che lancia un nuovo genere di oreficeria “nello stile degli antichi”, teso a riprodurre nelle forme e nelle tecniche di lavorazione i gioielli antichi. Un genere che presto diventa una moda per una vasta committenza internazionale profondamente suggestionata dal suo valore evocativo e dalla sua raffinatezza.

L’attività di Fortunato Pio Castellani e dei suoi figli Alessandro e Augusto s’intreccia con la stagione delle grandi scoperte di scavo nei territori anticamente abitati dalle popolazioni etrusche e italiche. La loro raccolta fu donata in parte al Museo di Villa Giulia nel 1919 e in parte disseminata nei musei di tutto il mondo. Negli anni, la famiglia Castellani sviluppa anche un’intensa attività di collezionismo e scambio di antichità provenienti dalla penisola, in cui interesse storico, esigenze di studio, sentimento nazionale e commercio internazionale s’intrecciano.

Il percorso di visita è suddiviso in sei sezioni tematiche: I capolavori, Le produzioni mediterranee, La vita femminile, Le oreficerie, Dèi ed eroi, La famiglia Castellani. In mostra numerosi gioielli etruschi e riproduzioni ottocentesche, come il pendente in oro a testa di Acheloo, ceramiche attiche, come la kylix attribuita al Pittore di Phrynos, e ceramiche mediterranee, come l’hydria prodotta a Caere e attribuita al Pittore dell’Aquila. Provenienti dagli archivi della Fondazione Caetani sono inoltre esposti due album di disegni di Michelangelo Caetani, colui che diede ispirazione ai Castellani per la produzione dei gioielli ottocenteschi. La Sala azzurra del piano nobile ospita un dialogo tra l’oreficeria etrusca, affiancata alla produzione ottocentesca della bottega Castellani, con i gioielli contemporanei di Chiara Camoni. L’artista presenta una serie di sculture-gioiello ottenute fondendo altri gioielli con un processo inverso, che “dalla forma ritorna verso l’informe, e dal quale si genera inaspettatamente altra bellezza”. Per creare i propri gioielli Chiara Camoni ricerca e sperimenta diverse tecniche: raccoglie materiali molteplici, naturali come piume e conchiglie o artificiali come la plastica, così come fonde oggetti preziosi. Attraverso fusioni e abbinamenti di materiali pregiati e poveri, nascono nuove armonie che diventano tesori contemporanei. Al piano ipogeo la visita è accompagnata dalle proiezioni di Zeranta, ispirate alle decorazioni dei reperti in mostra. Inoltre, dal 18 ottobre, anticipando di una settimana l’apertura della mostra principale, nel Padiglione d’arte un percorso per immagini racconta la storia della famiglia Castellani e dei suoi diversi componenti tra il XVII e il XX secolo. La timeline ha inizio nel 1794, anno della nascita di Fortunato Pio Castellani, e attraversa la produzione dei primi gioielli in stile archeologico della bottega, segna i primi acquisti dei reperti provenienti da Cerveteri e Palestrina fino alle donazioni ai Musei Capitolini e al Museo di Villa Giulia e infine alla chiusura della bottega.

Giuseppe Sassatelli, Presidente dell’Istituto nazionale di studi etruschi e italici, dichiara: “È vero che le mostre sono fatte per il pubblico. Il più delle volte però, specie nella tradizione delle mostre archeologiche, sono fatte pensando agli addetti ai lavori. Questa invece è una mostra voluta, pensata e organizzata, davvero e soltanto, per il pubblico, con una selezione molto efficace dei materiali per catturare l’attenzione su alcuni grandi temi della civiltà degli Etruschi. Sarebbe molto piaciuta ai Castellani che accoglievano nella loro casa specialisti del mondo antico ma anche e soprattutto un largo pubblico di curiosi e di appassionati”.

Giovanna Forlanelli, Presidente della Fondazione Luigi Rovati, sottolinea: “Ospitare oggi negli spazi del Museo d’arte la collezione Castellani del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è un segnale significativo e concreto della collaborazione tra pubblico e privato, tra un museo nazionale pubblico e un museo di una fondazione privata. Molti reperti della collezione Castellani sono ora nei principali musei di tutto il mondo, ma la parte più importante, donata da Augusto Castellani, costituisce uno dei nuclei fondanti il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Un gesto filantropico che si inserisce nella tradizione europea della borghesia illuminata dell’Ottocento. La Fondazione Luigi Rovati dà oggi continuità a questa tradizione”.

Commenta Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia: “Finora non era mai successo che i capolavori della collezione Castellani lasciassero il Museo di Villa Giulia. Il museo della Fondazione Luigi Rovati è senza dubbio una delle novità più interessanti degli ultimi anni. In una città moderna come Milano, di cui però si sospettano origini etrusche, nasce un museo etrusco per iniziativa privata. Gli etruschi colpiscono per la loro grande modernità e il museo della Fondazione Luigi Rovati interpreta questa identità fondendo opere d’arte della contemporaneità con una collezione di oggetti antichi. E lo stesso palazzo che le ospita ha un guscio antico, rispettoso del luogo in cui si trova, ma un interno di architettura e design sperimentale. Siamo contenti che ciò avvenga e che abbia un risalto internazionale: penso che anche i Castellani lo sarebbero”.

Accompagna la mostra il catalogo Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda edito da Fondazione Luigi Rovati e Johan & Levi Editore con testi di Maria Paola Guidobaldi, Antonella Magagnini, Daniel Neumann, Valentino Nizzo, Giulio Paolucci, Giuseppe Sassatelli, Annalisa Zanni (35 euro).

Immagine: una sala della mostra. Foto: Daniela Portanome

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraTesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda
CittàMilano
SedeFondazione Luigi Rovati
DateDal 25/10/2023 al 03/03/2024
CuratoriGiulio Paolucci, Giuseppe Sassatelli, Valentino Nizzo
TemiArte etrusca

Etruschi e moda: alla Fondazione Rovati di Milano in mostra la Collezione Castellani
Etruschi e moda: alla Fondazione Rovati di Milano in mostra la Collezione Castellani


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte