In occasione del centenario della nascita di Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 - Milano, 2005), dal 17 maggio al 30 ottobre 2021 il Teatro antico di Taormina accoglie la mostra Pietro Consagra. Il colore come materia, a cura di Gabriella Di Milla e Paolo Falcone e promossa dalla Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, dal Parco Archeologico Naxos Taormina, e organizzata da Electa in collaborazione con l’Archivio Pietro Consagra.
Un percorso en plein air in cui una selezione di opere dell’artista compiute tra il 1964 e il 2003 intreccia un dialogo con le memorie del Teatro antico di Taormina e con il paesaggio circostante.
Per Consagra la scultura è “fantasia, ricerca, esperienza e provocazione” e quest’esposizione intende proporre una lettura, attraverso nuovi codici percettivi e linguistici della contemporaneità.
Il percorso espositivo ha inizio con la scultura Piano sospeso bianco (1964), una rottura semantica netta realizzata dall’artista siciliano nella sua carriera, dirompente rispetto alle opere precedenti; l’opera è sospesa su una delle due pàrodoi del teatro, frontale alla cavea e agli spettatori. Attraverso la poetica della frontalità, Consagra ha infatti instaurato le condizioni di un dialogo immediato, con un osservatore libero e a sua volta reattivo, creando le premesse dell’arte partecipata. Quest’opera appartiene allo stesso momento di svolta dei Giardini e dei Ferri trasparenti del 1964-66, opere monocrome, bianche, rosa, violette, blu, carminio, lilla, nere, che si incurvano, si frammentano e si gonfiano, ponendosi agli occhi dello spettatore come oggetti sensitivi mobili dalla doppia frontalità, in un allentamento liberatorio della tensione morale. Come si noterà dal Giardino bianco (1966), il colore assume, a partire da questo momento, un’intensità e un’uniformità tali da cancellare il materiale da cui è invisibilmente supportato, esprimendo la nuova apertura di Consagra a una felicità individuale. Nuove dinamiche dello sguardo e del corpo saranno attivate anche dal Matacubo esposto, scultura dalle forme tondeggianti e sensuali. La voce, in dialetto siciliano, definisce oggetti molto compatti e spesso ingombranti, ma viene utilizzata dall’artista come termine “paradossale” per indicare opere ludiche, realizzate in marmo e in ferro dipinto.
Fin dall’inizio del percorso artistico, Consagra ha rinnovato la sua scultura quasi ogni decennio; la sua scultura non era isolata in se stessa ma è entrata nello spazio sociale e civile, trasmettendo un pensiero autonomo e autentico.
La mostra intende essere sintesi dell’incessante ricerca dell’artista di tecniche, materie e colori espressivi con cui sono state realizzate opere volte a suscitare un senso di libertà e uno stimolo a riflettere sugli avvenimenti contemporanei. C’è nell’opera di Consagra un’affascinante apparente contraddittorietà: la sublimazione della visione frontale smaterializza la scultura distaccandola dalla realtà, ma è solo per poterla osservare e interrogare, così come fa il coro che, fuori della scena, assiste alla rappresentazione e dialoga con lo spettatore.
Per info: www.parconaxostaormina.com
Orari: Tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Biglietti: Intero 13,50 euro, ridotto 8,50 euro.
Nell’immagine, l’allestimento al Teatro antico di Taormina della mostra Pietro Consagra. Il colore come materia. Foto di Fabrizio Villa. © Pietro Consagra, by SIAE 2021
Titolo mostra | Pietro Consagra. Il colore come materia | Città | Taormina | Sede | Teantro antico di Taormina | Date | Dal 17/05/2021 al 30/10/2021 | Artisti | Pietro Consagra | Temi | Pietro Consagra, Taormina, Parco Archeologico Naxos Taormina, Scultura, Teatro antico |
Taormina, opere en plein air al Teatro antico per il centenario di Pietro Consagra |