Nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti sono in mostra fino al 4 ottobre quaranta codici miniati e pergamene illustrate dai maestri del Medioevo e del Rinascimento.
Storie di pagine dipinte. Miniature recuperate dai Carabinieri presenta al pubblico opere recuperate dopo il furto che rappresentano la grande stagione di produzione libraria dell’Italia centrale dal Duecento al Cinquecento.
I manoscritti e le pagine miniate provengono da Castelfiorentino, Colle di Val d’Elsa, Firenze, Perugia e Pistoia, e sono opera di artisti importantissimi come il Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, che malgrado sia ancora anonimo era a capo della bottega più attiva in Toscana nell’ultimo quarto del XIII secolo; Pacino di Buonaguida, uno dei primi e più dotati tra i seguaci di Giotto, fino ad Attavante degli Attavanti e Gherardo e Monte di Giovanni, illustratori di libri di fama internazionale ai tempi di Lorenzo il Magnifico.
Tra le opere più significative presenti, i corali provenienti dal convento dei Minori Osservanti di San Lucchese a Poggibonsi, che subirono due furti, negli anni Trenta del Novecento e poi di nuovo nel 1982; gli oltre venti volumi dell’abbazia benedettina di Montemorcino in Umbria che, trasferiti nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano, che vennero rubati nel 1975; l’Ufficio dei Morti di Leone X de’ Medici. Sono inoltre visibili opere sfregiate, pagine da cui sono state tagliate le miniature, fogli strappati dai codici.
La mostra è stata realizzata da storici dell’arte, specializzandi e dottorandi di Storia della Miniatura all’Università degli Studi di Firenze, sotto la guida della professoressa Sonia Chiodo, una dei massimi esperti della materia. Il loro lavoro include il censimento di tutte le mancanze in modo da mettere a disposizione della Banca Dati dei Carabinieri un archivio di informazioni aggiornate, essenziali per le investigazioni attuali e future.
La rassegna è corredata anche da sette disegni dell’illustratrice Vanna Vinci resi interattivi mediante tecnologia touch: questi presentano ai visitatori i luoghi e i protagonisti delle storie che la mostra ricostruisce.
“Le Gallerie degli Uffizi” ha commentato il direttore Eike Schmidt "hanno all’attivo molte collaborazioni e progetti con istituti di ricerca, in Italia e in Europa. Il gruppo dell’Università di Firenze diretto da Sonia Chiodo è un esempio di applicazione pratica dello studio, in questo caso con un altissimo valore civico. Possiamo dire che si è trattato di un vero e proprio “laboratorio di tutela”, in cui i giovani studiosi e la loro valorosa professoressa hanno affiancato l’Arma dei Carabinieri, insieme ai funzionari e agli assistenti degli Uffizi, raggiungendo un risultato che non solo si traduce oggi in una mostra bella e sofisticata, ma che durerà nel tempo. A questi ragazzi abbiamo affidato un compito delicatissimo, e loro l’hanno svolto in maniera egregia”.
Immagine: Maestro dell’Officium mortuorum di Leone x, Officium Mortuorum e Septem Psalmi Penitentiales, c. 1v (1516-20 post 1513; tempera e oro su pergamena, 157 x 100 mm; Firenze, collezione privata)
Titolo mostra | Storie di pagine dipinte. Miniature recuperate dai Carabinieri | Città | Firenze | Sede | Palazzo Pitti | Date | Dal 24/06/2020 al 04/10/2020 | Temi | Firenze, Palazzo Pitti |
Storie di pagine dipinte: in mostra a Palazzo Pitti quaranta codici miniati rubati e recuperati dai Carabinieri |