Sono 151 le opere che lo Stato ha acquisito negli ultimi due anni (per un totale di spesa di quasi 4 milioni di euro - per l’esattezza 3.891.900) destinandole a musei pubblici. Si tratta soprattutto di dipinti ma anche di sculture, disegni, fotografie e porcellana. Gli acquisti sono stati effettuati dalla Direzione Generale archeologia, belle arti e paesaggio su proposta delle locali soprintendenze: lo Stato ha esercitato il diritto di prelazione in compravendite private o ha agito con acquisto coattivo in caso di opere che rischiavano l’esportazione.
Tra le opere acquistate figurano anche lavori di grandi artisti: due dipinti di Bernardo Strozzi (uno destinato alla Galleria di Palazzo Spinola a Genova e uno alla Galleria dell’Accademia di Venezia), il Ritratto di Abbondio Rezzonico di Pompeo Batoni per la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma, una Marina di Gustave COurbet per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, un’Allegoria del lavoro di Carlo Carrà per la Pinacoteca di Brera e un dipinto di Carol Rama per la Galleria Sabauda di Torino.
“Lo Stato rafforza l’acquisizione di opere d’arte“, ha dichiarato il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ”e le restituisce ai cittadini, arricchendo le collezioni dei musei. Una preziosa azione di tutela resa possibile dalle risorse destinate alle acquisizioni, che nella Legge di Bilancio 2018 sono state aumentate di altri 4 milioni di euro”.
Immagine: un dettaglio dell’Allegoria del lavoro di Carlo Carrà.
Città | sedi varie | Sede | sedi varie | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Bernardo Strozzi, Pompeo Batoni | Temi | arte italiana |
Lo Stato ha acquisito 151 opere negli ultimi due anni, da Bernardo Strozzi a Courbet e Carrà |