Alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino è in corso fino al 26 maggio 2024 la mostra Ligabue, a cura di Giovanni Faccenda, prodotta da SM.ART, con la direzione creativa e di produzione di WeAreBeside, e la prima realizzata con la Fondazione Augusto Agosta Tota per Antonio Ligabue, a quasi un anno dalla scomparsa di Augusto Agosta Tota, che di Ligabue fu amico, promotore e studioso.
Esposte oltre novanta opere dell’artista, di cui 71 dipinti, 8 sculture e 13 disegni, con l’obiettivo di illustrarne attraverso otto sale espositive la vita, la psiche e la storia tormentata. Le opere provengono da collezioni private e vanno dai celebri autoritratti alla Testa di tigre del 1953 e Leopardo del 1955, dal Motociclista del 1954 alla Traversata della Siberia del 1959; dalle sculture Leone e Leonessa del 1935, a Pantera del 1938, Leonessa accucciata del 1940, fino al Busto di Gorilla del 1956; dai disegni con figure di animali all’Autoritratto a matita del 1955.
“L’arte, quando gli fu possibile o scelse lui stesso, volontariamente, di praticarla, rappresentò per Ligabue non già un itinerario terapeutico o un’evasione salvifica dai propri, insanabili, tormenti esistenziali, ma il racconto, crudo, dei medesimi, attraverso argute allegorie caratterizzate dalla presenza degli amati animali: tigri, vipere, cani, mosche, api”, spiega il curatore. “Dichiarazioni appassionate, invero, di chi, nella vita di tutti i giorni, annegasse, al contrario, nel più torrido silenzio: quello, terribile, cagionato da coloro che, disprezzandoti, non ti rivolgono neppure una parola e, se lo fanno, è, questa, solo espressione di cattiveria, ingiuria, dileggio. Plasmare l’argilla, disegnare su fogli di carta tenuta nascosta come un tesoro oppure dipingere al cavalletto, guardando ossessivamente la propria immagine riflessa nello specchio vicino, livida dopo essersi ripetutamente colpito con un sasso il naso (affinché fosse più aquilino) o le tempie sanguinanti (per far uscire il Male che avvertiva lacerargli la mente), era, tutto questo, per Ligabue, l’unico modo per sottrarsi, almeno temporaneamente, alla propria, fatale, odissea terrena”.
“La Fondazione”, dichiarano Simona e Cinzia Agosta Tota, “trova la sua origine e continuità nella pluridecennale attività svolta da Augusto Agosta Tota, nostro padre che, dal 1983 ha dedicato passione, ricerca e studi riuscendo a creare una realtà che è immediatamente divenuta punto di riferimento per chi si accosti ad Antonio Ligabue con interesse critico, culturale e scientifico”.
La mostra è accompagnata dal catalogo edito da BesideBooks, con testo critico di Giovanni Faccenda, e testi di Simona e Cinzia Agosta Tota, Francesca Biagioli, Samantha Patorno e Manlio Polzella.
Per info: www.mostraligabuetorino.com
Orari: da martedì a domenica, dalle 10 alle 20(ultimo ingresso ore 19). Chiuso il lunedì, eccetto i giorni festivi.
Titolo mostra | Ligabue | Città | Torino | Sede | Società Promotrice delle Belle Arti di Torino | Date | Dal 26/01/2024 al 26/05/2024 | Artisti | Antonio Ligabue | Curatori | Giovanni Faccenda | Temi | Novecento, Antonio Ligabue |