È in programma dal 15 aprile al 15 luglio 2018 la mostra Sirio Luginbühl: film sperimentali, presso il Palazzo Pretorio di Cittadella: la rassegna, che giunge a conclusione del progetto di digitalizzazione e preservazione del fondo filmico privato del regista Sirio Luginbühl (Verona, 1937 - Padova, 2014), è curata da Guido Bartorelli e Lisa Parolo e presenta al pubblico i capolavori su pellicola del film-maker veneto, sempre attento alle avanguardie internazionali, sperimentatore che fondeva avanguardia, ironia ed erotismo osservando con scrupolo e anche con malizia la realtà (dalla politica alla rivoluzione sessuale, dalla lotta di classe al femminismo), creando film che si caratterizzavano per la loro provocatorietà e la loro modernità.
Luginbühl cominciò a lavorare negli anni Sessanta, nel contesto rivoluzionario che cambiò la storia del mondo. A Padova, in particolare, città dove l’artista operava, si formò il cosiddetto Gruppo N, che comprendeva artisti come Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi e Manfredo Missironi: personalità in grado di fondere poesia concreta, neoavanguardia letteraria, approccio scientifico e sperimentalismo che attirarono l’attenzione di Luginbühl che, tra il 1964 e il 1965, cominciò a produrre i suoi primi spettacoli teatrali e sperimentali, con happening che sconvolsero la Padova del tempo. “In linea con le tendenze rivoluzionarie dell’epoca”, leggiamo nella presentazione, “con i suoi film Luginbühl vuole sconcertare, scandalizzare, stupire e superare il limite del cosiddetto buon gusto attraverso l’uso della sessualità, della pervasività degli annunci pubblicitari, del sangue come simbolo di morte e di lotta sociale, ossia alcuni dei temi ricorrenti nella sua vasta produzione. La sperimentazione di Luginbühl si trova nel processo creativo, ossia nell’idea, nella scelta delle ambientazioni, nel coinvolgimento degli attori, nell’immediatezza della ripresa e, più di tutto, nel trattamento finale e nel montaggio della pellicola sviluppata, nel quale Luginbühl esprime le fratture narrative e linguistiche apprese dai poeti e artisti della neo-avanguardia; infatti sono gli interventi di post-produzione sulla pellicola, oltre che alla valenza concettuale e storica dei suoi lavori, a rendere i suoi film sperimentali, astratti e realisti allo stesso tempo”.
“Il nostro”, sottolineava lo stesso Luginbühl, “è un cinema che si differenzia, un cinema che vuole essere un ritorno alla natura, che vuole suscitare una valida tematica nell’animo dello spettatore, che vuole ricominciare di nuovo”. La mostra nasce anche dalla considerazione che il cinema sperimentale abbia raramente goduto di un’adeguata visibilità e sia poco conosciuto dal pubblico, dal momento che l’ambito cinematografico è dominato dalla programmazione commerciale e le proiezioni sperimentali sono confinate ai cineclub o ai festival dedicati. In ognuna delle sale di Palazzo Pretorio saranno quindi proiettati film in loop, con il visitatore che sarà libero di gestire da solo la visione, in modo da entrare e uscire dalle sale liberamente senza compromettere però la fruizione completa della mostra, dal momento che i film di Luginbühl non sono dotati di un andamento narrativo. Filmati brevi ma intensi che permettono al visitatore di “penetrare”, si legge ancora nella presentazione, “in una complessità altrimenti sfuggente”. Ci saranno poi spazi dedicati alla tecnologia del cinema, dove il pubblico potrà ammirare un vecchio proiettore e toccare con mano i vari formati delle pellicole. E ancora, a corredo della mostra ci sarà un ciclo di proiezioni di film d’artista sperimentali (con prestiti in arrivo dal MoMA di New York, dal Groninger Museum di Groninga, dal Light Cone di Parigi) con capolavori di Andy Warhol, Stan Brakhage, Gerry Schum, del gruppo Fluxus, Paolo Gioli, Michele Sambin.
La mostra aprte il martedì dalle 15 alle 19, dal mercoledì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15 alle 19, la domenica dalle 10 alle 19. L’esposizione è promossa dalla Fondazione Palazzo Pretorio Onlus, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova e il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Udine, con il contributo del Comune di Cittadella e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Catalogo edito da CLEUP.
Immagine: Sirio Luginbühl, Amarsi a Marghera, Il Bacio (1970; film 8 mm; courtesy Archivio Privato Antonio Concolato, Padova)
Titolo mostra | Sirio Luginbühl: film sperimentali | Città | Cittadella | Sede | Palazzo Pretorio | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Sirio Luginb | Curatori | Guido Bartorelli, Lisa Parolo | Temi | Arte e cinema |
L'avanguardia e l'erotismo dei film di Sirio Luginbühl al Palazzo Pretorio di Cittadella |