Dal 20 febbraio al 5 luglio 2020 Senigallia Città della Fotografia presenta la mostra Sguardi di Novecento: Giacomelli e il suo tempo, in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 - 2000). Questa sarà suddivisa in due sezioni: Palazzo del Duca ospiterà venti fotografie di Giacomelli che verranno poste a confronto con circa novanta scatti di grandi fotografi della metà del Novecento, mentre a Palazzetto Baviera si terrà Sguardi di Novecento a Senigallia. L’Associazione Misa, per una fotografia artistica. Opere dal 1954 al 1958. La prima è a cura di ONO arte contemporanea, la seconda a cura degli eredi Giacomelli.
Sguardi di Novecento, riunendo i grandi maestri della fotografia del Novecento, come Robert Doisneau, Gianni Berengo Gardin, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, Kikuji Kawada, Jacques Henri Lartigue, Herbert List, Nino Migliori, Paolo Monti, Leo Matiz, Ara Güler, e ponendoli in dialogo con il fotografo senigalliese, s’ispira alla grande mostra che si tenne al MoMa di New York nel 1964 dal titolo The Photographer’s Eye, considerata il primo vero riconoscimento internazionale dell’artista. La rassegna non intende essere una presentazione esaustiva dei molti fotografi che hanno participato attivamente a quell’epoca, ma una selezione di quelli che, idealmente o realmente, è possibile porre a confronto con l’attività di Giacomelli. Tra questi quindi compare Nino Migliori, nel Gruppo Misa nei primi anni di carriera, che si concentrava sul racconto neorealista ma scopriva nel contempo l’informale fotografico; Paolo Monti, il grande fotografo che nel 1955 premiò Giacomelli come l’Uomo nuovo della fotografia; Gianni Berengo Gardin, amico di Giacomelli accostato spesso per il lirismo delle sue immagini a Henri Cartier-Bresson, altro grande fotografo pioniere del fotogiornalismo e fondatore dell’agenzia Magnum. E ancora, Robert Doisneau, considerato antesignano della street photography contemporanea, Brassaï che raffigurava Parigi e tutti i suoi personaggi, Jacques Henri Lartigue che intrecciava l’attività di fotografo a quella di pittore; Herbert List con le sue foto di moda e i nudi maschili, Ara Güler che ha ritratto per sessant’anni le metamorfosi di Istanbul, il fotografo giapponese Kikuji Kawada con i suoi legami tra immagine astratta, realtà e sentimenti e il colombiano Leo Matiz, fotografo e caricaturista celebre per i suoi scatti dedicati a Frida Kahlo e a Diego Rivera.
Fin da giovane, Mario Giacomelli era mosso da un forte spirito di sperimentazione e da una continua volontà di ricerca: aderì e partecipò alla nascita del circolo fotografico Misa, avvenuta nel 1954 a Senigallia.
La sezione allestita nel Palazzetto Baviera parte proprio da questo, poiché intende raccontare la storia del Gruppo Misa, esponendo in particolare gli scatti di Giuseppe Cavalli, già fondatore del gruppo La Bussola, Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli. Una vicenda legata alla città di Senigallia e particolare perché furono l’uno il maestro dell’altro.
Orari: Fino al 7 giugno 2020, da mercoledì a venerdì dalle 15 alle 20, sabato, domenicam festivi e prefestivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Dal 9 giugno al 5 luglio 2020, tutti i giorni dalle 17 alle 23. Chiuso il lunedì.
Immagine: Mario Giacomelli, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1964-68; gelatin silver print) Courtesy Collezione Civica Senigallia © Archivio Eredi Mario Giacomelli
Titolo mostra | Sguardi di Novecento: Giacomelli e il suo tempo | Città | Senigallia | Sede | Senigallia Città della Fotografia | Date | Dal 20/02/2020 al 05/07/2020 | Artisti | Mario Giacomelli | Temi | Fotografia, Mario Giacomelli |
Senigallia celebra Mario Giacomelli nel ventesimo anniversario della sua scomparsa |