In arrivo alle Scuderie del Quirinale una grande mostra su Italo Calvino e il suo rapporto con le arti


Nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino, le Scuderie del Quirinale presentano la grande mostra "Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri". Dal 13 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024. 

Le Scuderie del Quirinale presentano, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino (Santiago de las Vegas, Cuba 1923 - Siena 1985), la grande mostra Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri. Curata da Mario Barenghi, organizzata da Scuderie del Quirinale con la casa editrice Electa, l’esposizione sarà visitabile al pubblico dal 13 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024 e si propone essere un percorso attraverso la figura e l’opera dello scrittore, rivolto sia al pubblico degli estimatori sia ai lettori nuovi, soprattutto ai giovani, che si avvicinano adesso all’opera calviniana.

Sarà dedicata una particolare attenzione al rapporto di Calvino con le arti, mai indagato così compiutamente in una mostra, grazie anche al sostegno di istituzioni pubbliche e private nazionali e internazionali e di numerosi artisti e collezionisti. Intento della mostra è soprattutto fornire una rappresentazione panoramica dell’immaginario visuale di Calvino, ponendo in relazione ambienti reali e mondi possibili, avventure dello sguardo, visioni, teorie.

Filo conduttore sarà proprio la dimensione visiva, a cominciare da quell’immagine “che gira per la testa” di cui parla uno dei più importanti autocommenti di Calvino, la Nota 1960 ai Nostri antenati. Nella genesi delle sue opere, il punto di partenza è un’immagine, “nata chissà come”, che si porta dietro a volte per anni; a poco a poco dall’immagine comincia a svilupparsi una storia, che gradualmente rivela significati inattesi e acquista senso. Più tardi, a innescare la fantasia calviniana saranno fattori differenti: le teorie cosmologiche, gli arcani dei tarocchi, oggetti d’uso quotidiano, opere d’arte. Tuttavia rimane costante l’avvio da uno spunto visuale, di cui il lento lavoro della scrittura rivela le potenzialità dandogli forma di racconto.

Nella grande mostra delle Scuderie del Quirinale saranno esposti dipinti, sculture, disegni, illustrazioni di decine di artisti dal Rinascimento a oggi, codici miniati medievali, arazzi, armature, fotografie e ritratti d’autore, tutte le prime edizioni dei libri e quelle più significative, con l’obiettivo di ricostruire la varia e multiforme opera di Italo Calvino. L’esposizione-caleidoscopio, che si avvale di oltre quattrocento prestiti, vuole essere un omaggio necessario al lavoro di un autore che appare oggi più che mai esemplare per la sua attenzione curiosa e indagatrice verso i più vari aspetti della cultura e della realtà, riuscendo sempre a proiettarsi verso il futuro con risolutezza, anche nei contesti più problematici, e in grado perciò di parlare alla coscienza contemporanea.

La mostra è realizzata in collaborazione con Regione Liguria e Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale. Main sponsor American Express, con il supporto di Fondazione Passadore 1888, sponsor Banca Passadore. Media partner Rai Cultura e Rai Radio 3.

Alla mostra romana si accompagna Calvino cantafavole, esposizione curata da Eloisa Morra e Luca Scarlini a Palazzo Ducale di Genova, negli spazi della Loggia degli Abati. L’esposizione genovese, sostenuta dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale, è organizzata da Electa in collaborazione con le Scuderie del Quirinale, Teatro della Tosse e Lele Luzzati Foundation. La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 ottobre 2023 al 7 aprile 2024.

Alla pubblicazione del catalogo-guida della mostra di Mario Barenghi si affianca la produzione editoriale Electa nell’ambito del programma ufficiale delle celebrazioni del centenario della nascita di Calvino. In quest’occasione la casa editrice ripropone un testo prezioso, ormai introvabile: Idem di Giulio Paolini, edito nella collana “Einaudi letteratura” nell’aprile 1975. La nuova edizione ospita una versione più ampia e inedita del testo di Calvino intitolato La squadratura. A questi titoli si aggiunge il catalogo della mostra Calvino cantafavole, a cura di Eloisa Morra e Luca Scarlini, e il volume Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti, per la collana Enciclopedie. Vi sono riunite 146 voci affidate a 56 autori che intendono fornire una mappa per entrare nel mondo di Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore.

Per info: www.scuderiequirinale.it

Mario Monge, Italo Calvino bateleur (1973) © Mario Monge
Mario Monge, Italo Calvino bateleur (1973) © Mario Monge
Pedro Cano, Fedora, da Le città invisibili (acquerello su carta, Blanca, Fundación Pedro Cano) Foto di José Luis Montero
Pedro Cano, Fedora, da Le città invisibili (acquerello su carta, Blanca, Fundación Pedro Cano) Foto di José Luis Montero
Tullio Pericoli, Italo Calvino (2012; olio su tela; collezione dell’artista) © Tullio Pericoli
Tullio Pericoli, Italo Calvino (2012; olio su tela; collezione dell’artista) © Tullio Pericoli
Luigi Serafini, Pagina del Codex Seraphinianus (1977; disegno a matita colorata e inchiostro di china su carta pubblicato nel 1981, Franco Maria Ricci Editore, Parma)
Luigi Serafini, Pagina del Codex Seraphinianus (1977; disegno a matita colorata e inchiostro di china su carta pubblicato nel 1981, Franco Maria Ricci Editore, Parma)
Vittore Carpaccio, San Giorgio che uccide il drago e quattro scene del suo martirio (1516; olio su tela, 180 x 226 cm; Venezia, Abbazia di San Giorgio Maggiore, Benedicti Claustra Onlus). Foto di Mauro Magliani.
Vittore Carpaccio, San Giorgio che uccide il drago e quattro scene del suo martirio (1516; olio su tela, 180 x 226 cm; Venezia, Abbazia di San Giorgio Maggiore, Benedicti Claustra Onlus). Foto di Mauro Magliani.
Giulio Paolini, Senza titolo (1961; barattolo di vernice, telaio, polietilene; Torino, Fondazione Giulio e Anna Paolini) © Giulio Paolini. Foto di Paolo Mussat Sartor. Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino
Giulio Paolini, Senza titolo (1961; barattolo di vernice, telaio, polietilene; Torino, Fondazione Giulio e Anna Paolini) © Giulio Paolini. Foto di Paolo Mussat Sartor. Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino

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