Sardegna in trasferta in Russia con 200 reperti dei suoi musei (e anche un gigante di Mont'e Prama)


La Sardegna si trasferisce in Russia: 200 reperti dei musei sardi, incluso un gigante di Mont’e Prama, sono all’Hermitage di San Pietroburgo per la seconda tappa del tour della mostra “Sardegna Isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi”.

Continua il tour europeo della mostra Sardegna Isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo iniziato il 30 giugno del 2021, che porta in giro per l’Europa uno dei giganti di Mont’e Prama, le grandiose statue sarde dell’età del ferro scoperte negli anni Settanta e recentemente al centro di un caso per la loro gestione. Dopo la prima tappa, che si è tenuta a Berlino al Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria (96mila i visitatori totali), adesso la rassegna sbarca in Russia, all’Hermitage: sono esposti 200 reperti provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari, compreso uno dei grandi guerrieri di Mont’e Prama. Poi, una volta finita la mostra russa (la chiusura è per il 16 gennaio 2022), toccherà a Salonicco (al Museo Archeologico Nazionale della città greca, dall’11 febbraio al 15 maggio 2022) e a Napoli (al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal 10 giugno all’11 settembre 2022): la Sardegna, in sostanza, non vedrà i suoi reperti prima del 2022.

Sardegna Isola Megalitica è una “mostra-evento” (così le presentazioni ufficiali) promossa dalla Regione Sardegna-Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio (parte di un articolato progetto di turismo culturale finanziato dall’Unione Europea) insieme al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, alla Direzione Regionale Musei della Sardegna e ai Musei sede della mostra – Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco e il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’esposizione ha il Patrocinio del MAECI e del MIC, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio Globale International. La mostra, che nella tappa russa è sostenuta anche dall’Ambasciata Italiana in Russia e dall’Istituto Italiano di Cultura, ha inoltre ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.

di questa mostra", ha dichiarato Michail Piotrovsky, Direttore Generale del Museo Statale Ermitage, “sono scritte parole magiche come Nuraghi, betili, Tombe di Giganti: tutte parole che sembrano prese da una favola. Se noi parliamo di Stonehenge che è famoso in tutto il mondo è un neonato rispetto alle cose che riusciamo a vedere oggi, che rappresentano un paradigma dell’antica civiltà, qui rappresentato dal dialogo tra la pietra e il bronzo, tra la scultura litica gigantesca e le raffinate piccole figure di bronzetti, un dialogo che sarà ripreso dalla civiltà successive, compresa quella greca e greco-romana. Con il suo viaggio internazionale la mostra si inserisce di fatto in un complesso vastissimo progetto che viene chiamato ’l’Europa senza confini’ che racconta delle antiche civiltà e che raccorda la storia della prima Europa antica all’Europa come la conosciamo adesso. Anche in Russia, nel Caucaso e nel Mar Nero, ci sono vestigia di civiltà analoghe – resti di torri, betili, fortezze - che raccontano della stessa cultura che ci accomuna alla tradizione europea”.

L’Ambasciatore d’Italia a Mosca, Giorgio Storace, ha sottolineato come questa iniziativa gli abbia dato “a un mese dall’assunzione del mandato a Mosca, il privilegio di rinnovare i legami di amicizia e di collaborazione con San Pietroburgo e con questo prestigiosissimo museo che rappresenta il punto di riferimento in tutto il mondo per la promozione dell’arte e che da anni dà vita a progetti di altissimo livello con la collaborazione della nostra Ambasciata, del Consolato Generale e dell’Istituto Italiano di Cultura, che invitano a scoprire il ricco patrimonio artistico, storico e archeologico della nostra bellissima Italia e mostrano anche l’inesauribile attrazione che lega la cultura italiana e la cultura russa. ”La mostra dedicata alle antiche civiltà e culture della Sardegna – ha poi continuato - raccontando magnificamente storia di pietra nel cuore del Mediterraneo permette anche di veicolare in Europa un concetto legato all’Italia ovvero il costante connubio che esprimono tutte le nostre regioni tra bellezza paesaggistica e ricchezza storico-artistica, tra esperienza culturale ed esperienza di tradizioni e gastronomia. Scommettiamo sul futuro".

“Con grande orgoglio e piacere”, ha affermato l’assessore regionale alla cultura della Sardegna, Quirico Sanna, anche lui presente al Palazzo d’Inverno per l’inaugurazione, “presentiamo il patrimonio archeologico delle terra di Sardegna al mondo. Speriamo che questa collaborazione tra la Sardegna e il Museo Ermitage, uno dei più prestigiosi e importanti a livello internazionale, possa portare ad una sempre maggiore conoscenza della storia e della cultura di questa nostra meravigliosa terra”.

“La seconda tappa della mostra, ospitata nella prestigiosissima sede dell’Ermitage”, ha commentato Francesco Muscolino, direttore regionale dei Musei della Sardegna e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, “si conferma come un ottimo esempio di proficua collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Regione Sardegna e i grandi musei internazionali. Ai funzionari tecnico-scientifici del Ministero va, in particolare, il merito di aver redatto, in collaborazione con i colleghi degli altri musei ospitanti e con altri studiosi, il complesso progetto scientifico della mostra, accompagnata anche da un ponderoso catalogo”.

Nella foto: il gigante in trasferta a San Pietroburgo

Sardegna in trasferta in Russia con 200 reperti dei suoi musei (e anche un gigante di Mont'e Prama)
Sardegna in trasferta in Russia con 200 reperti dei suoi musei (e anche un gigante di Mont'e Prama)


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