Sarebbe dovuto terminare oggi, invece è stata prorogata fino al 7 ottobre. Stiamo parlando di “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo”, la mostra fotografica in esposizione presso il Museo di Roma in Trastevere, da un’idea di Riccardo Luna, direttore di AGI Agenzia Italia e curata a quattro mani con Marco Pratellesi, condirettore dell’agenzia. Si tratta di una mostra fotografica e multimediale in occasione del 50° anniversario del 1968. L’AGI ha ricreato un archivio storico quanto più completo del ’68 attraverso le immagini simbolo dell’epoca. Non solo occupazioni e studenti, ma anche e soprattutto la dolce vita, la vittoria dei campionati europei di calcio e le altre imprese sportive, il cinema, la vita quotidiana, la musica, la tecnologia e la moda.
Un viaggio nel tempo fra 171 immagini, tra le quali più di 60 inedite; 19 archivi setacciati in Italia e all’estero; 15 filmati originali che ricostruiscono più di 210 minuti della nostra storia di cui 12 minuti inediti; 40 prime pagine di quotidiani e riviste riprese dalle più importanti testate nazionali; e inoltre una ricercata selezione di memorabilia: un juke boxe, un ciclostile, una macchina da scrivere Valentine, la Coppa originale vinta dalla Nazionale italiana ai Campionati Europei, la maglia della nazionale italiana indossata da Tarcisio Burgnich durante la finale con la Jugoslavia, la fiaccola delle Olimpiadi di Città del Messico.
Tutti questi temi vengono raccontati attraverso la cronaca, gli usi, i costumi e le tradizioni in diverse sezioni tematiche, dando vita e facendo immergere il pubblico in questo lungo e intenso racconto nell’Italia del ’68. Ad accogliere i visitatori ci sono i grandi “sognatori del futuro”; attraverso le figure e le parole di Martin Luther King e Bob Kennedy il pubblico è guidato all’interno della cronaca internazionale del ’68: dalla guerra del Vietnam alla segregazione razziale negli USA, dalla presidenza di Nixon alla fine della Primavera di Praga, dalla Grecia dei colonnelli al maggio francese, si ripercorrono alcuni degli eventi che hanno influenzato e cambiato le sorti della storia del mondo.
Le occupazioni, le contestazioni e le rivolte studentesche sono invece i temi affrontati nella sala “Il movimento fra occupazioni e tazebao - Valle Giulia”; in particolare sono ripercorsi i tragici scontri tra studenti e forze dell’ordine avvenuti nella famosa “Battaglia di Valle Giulia” (Roma, 1 marzo 1968) ed è inoltre riportato un ciclostile originale dell’epoca, per rievocare i momenti della ribellione per mezzo della stampa di volantini e giornaletti universitari. Figura chiave dei movimenti del ’68 che viene messa in evidenza in questa sezione è Pier Paolo Pasolini con il testo “Vi odio cari studenti” e la poesia “Il PCI ai giovani”.
L’esposizione prosegue nella sala “Le due Italie: dal Belice al Piper”, nella quale sono contrapposte le immagini delle “due Italie” che hanno, entrambe, cambiato il futuro del nostro Paese. Da un lato si vede l’Italia della gente comune e delle famiglie, con uno sguardo particolare al violento terremoto che colpì la Valle del Belice nella Sicilia Occidentale. Dall’altro si racconta il Piper Club di Roma, punto d’incontro di alcune famose celebrities nazionali e internazionali come l’attore Sean Connery, il cantante Adriano Celentano, il regista Federico Fellini, l’attore Alberto Sordi, l’attrice Anna Magnani, il cantante Massimo Ranieri, il regista e attore Vittorio Gassman, il cantante Domenico Modugno.
Un’altra sezione è dedicata alla musica italiana e internazionale e alle grandi imprese sportive del ‘68, come ad esempio la vittoria ai Campionati Europei della Nazionale Italiana a Roma contro la Jugoslavia; in questa sezione il pubblico può ammirare dal vivo, grazie al supporto della FIGC – Federazione Italiano Giuoco Calcio, della Fondazione Museo del Calcio e del CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, la Coppa dei Campionati Europei, la maglia della nazionale italiana indossata da Tarcisio Burgnich e la Fiaccola delle Olimpiadi del 1968.
Proseguendo nel percorso, nel porticato del Museo, i visitatori sono catapultati in un ambiente sonoro immersi nelle voci del 1968: dalle urla degli studenti nei cortei ai discorsi dei politici, i suoni e le parole dei personaggi di quell’epoca accompagnano il pubblico alla riscoperta di quegli anni. Anche l’innovazione tecnologica ha il suo spazio all’interno della mostra. È presente, infatti, una sezione dedicata al grande fermento tecnologico del 1968 che culmina con lo sbarco sulla luna di Neil Armstrong del 1969.
Al termine del percorso fotografico, all’interno dell’Auditorium del Museo, i visitatori possono vivere una esperienza immersiva; è infatti riprodotto scenograficamente l’ambiente di un’aula universitaria occupata all’interno della quale il pubblico ha la possibilità di visionare cinegiornali dell’epoca e documenti originali ceduti da AAMOOD e RAI – RAI TECHE. La mostra è inoltre arricchita da un vasto repertorio di memorabilia e materiale d’epoca, tra cui le prime pagine dei quotidiani e delle riviste, il famoso Jukebox, e alcune magliette autografate dei giocatori che hanno vinto l’Europeo.
L’esposizione propone inoltre un confronto tra la comunicazione giovanile del ’68, fatta di tazebao, assemblee e giornaletti scolastici, e quella contemporanea caratterizzata dall’utilizzo dei social media, delle web radio e dei blog universitari: attraverso le immagini si racconta come i giovani del ’68 comunicavano con quegli strumenti; in quest’ambito sono coinvolti direttamente realtà giovanili come il magazine universitario “Scomodo”, Radioimmaginaria, il primo e unico network radiofonico in Europa creato, diretto e condotto da adolescenti, e VoiceBookRadio, webradio gestita interamente dagli studenti di varie scuole secondarie di Roma che è anche uno dei media partner della mostra.
Nell’ambito della mostra il pubblico stesso è coinvolto in prima persona attraverso un’attività social per condividere la foto preferita del ’68, inviandola ad AGI utilizzando l’hashtag #ilmio68; le foto inviate saranno proiettate a turno su un monitor a fine mostra, nel quale si snoderà così un racconto parallelo, un mosaico di storie di quell’anno che crescerà nel corso dei mesi.
L’evento, realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con SIAE- Società Italiana degli Autori ed Editori e in partnership con la RAI, Sky, la FIGC, la Fondazione Museo del Calcio, il CONI, l’AAMOD-Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico, Open Polis e il CENSIS, si avvale della collaborazione scientifica ed editoriale dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana “Treccani” con il quale verrà realizzato il catalogo dell’esposizione.
Orari: da martedì a domenica dalle ore 10 alle 20. Chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle ore 19.
La MIC card è acquistabile nei musei e online all’indirizzo miccard.museiincomuneroma.it.
Tariffe non residenti: intero € 7,50, ridotto € 6,50
Tariffe residenti: intero € 6,50, ridotto € 5,50
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Per tutte le informazioni potete telefonare al numero +39 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00).
Nell’immagine: Riunione alla sede dell’Agis di attrici attori registi e produttori per la fondazione dell’accademia cinematografica - 1 novembre 1968
Titolo mostra | Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo | Città | Roma | Sede | Museo di Roma in Trastevere | Date | Dal 05/05/2018 al 07/10/2018 | Temi | Novecento |
Roma, prosegue fino al 7 ottobre la mostra “Dreamers” a Trastevere |