Roma, da Gagosian apre una mostra su Richard Artschwager, protagonista del '900


Presso la sede romana di Gagosian apre, dal 14 gennaio all’11 marzo 2021, una mostra dedicata a Richard Artschwager, protagonista dell’arte del ’900.

Dal 14 gennaio all’11 marzo 2021, la sede di Gagosian a Roma presenta una mostra dedicata a uno dei protagonisti dell’arte del Novecento, Richard Artschwager (Washington, 1923 - Albany, 2013): in particolare, vengono esposte opere a un periodo chiave della sua carriera, quello che va dal 1964 al 1987.

Il lavoro di Artschwager, associato a molti generi ma conforme a nessuno di essi, è stato variamente descritto come “Pop”, perché incorpora oggetti quotidiani e materiali commerciali, ma anche come minimal, per le sue forme nitide e la sua presenza solido-geometrica, e infine come concettuale, per il suo coinvolgimento intellettuale con il significato. Gagosian propone dunque una rara rassegna dei primi decenni della ricca carriera di Artschwager testimoniando la sua abilità nel riorganizzare le strutture percettive, mettendo a confronto diretto il mondo illusorio e figurato delle immagini con quello concretamente umano degli oggetti.

Attraverso variazioni di scala e trasposizioni di forme e materiali, le opere di Artschwager sollecitano una continua rivalutazione dello spazio e del tempo, suggerendo narrazioni articolate, complessità compositive al tempo stesso ordinarie e surreali. La sua arte fa impiego di materiali sintetici, commerciali e industriali, fonti che Artschwager è riuscito a trasformare con quella imperturbabile arguzia visuale che rende “inusuale” il familiare. Nel 1962 l’artista inizia a utilizzare la formica, un materiale radicalmente anticonvenzionale e di “bassa” qualità, noto all’epoca per essere utilizzato nella realizzazione delle superfici lisce dei banchi. La sua finitura lucida e marmorizzata è riconoscibile negli oggetti di vita quotidiana e presenta al tempo stesso una somiglianza astratta con la pittura espressionista. I primi anni Sessanta segnano anche l’inizio dell’uso sperimentale da parte di Artschwager del cellotex: un materiale molto ruvido, composto da fibre di canna da zucchero compressa, che utilizzava come base per i suoi singolari dipinti in grisaille, nei quali l’originalità del materiale industriale si confonde con le linee disegnate a mano. Queste composizioni erano spesso basate su soggetti sia arcani che ordinari; Interior (1964), per esempio, è un’immagine prospettica, semi-astratta e diagrammatica dell’interno di una stanza, che si restringe con il progredire della percezione della profondità.

Le opere scultoree di Artschwager dimostrano come l’artista abbia integrato le competenze artigianali nella sperimentazione intellettuale e formale della percezione e della composizione. In Sliding Door (1964), l’anta di un armadietto proietta un’ombra all’interno del pallido interno dell’opera generando un motivo in continuo cambiamento che si sposta insieme alla luce e ai movimenti dello spettatore attorno all’oggetto. Untitled (1965), realizzato in formica e legno, utilizza allo stesso modo la curvatura di un cerchio; sebbene non funzionale, imita l’estetica utilitaristica di un altoparlante o di un elettrodomestico, dimostrando la capacità di Artschwager di soddisfare le nostre aspettative rispetto a un oggetto o a un quadro solo per poi sovvertirle.

I lavori di Artschwager sono stati esposti nei più illustri contesti: il Centre Pompidou a Parigi, la Tate a Londra, il MoMA e il Whitney Museum of American Art di New York, l’Art Institute di Chicago, il Kunstmuseum Wolfsburg in Germani, il Museum Ludwig di Colonia, la Staatsgalerie di Stoccarda. Tra le mostre si annoverano: Painting Then and Now al Museum of Contemporary Art di North Miami (2003); Up and Down/Back and Forth al Deutsche Guggenheim di Berlino (2003); Hair al Contemporary Art Museum di Saint Louis (2010); Richard Artschwager! al Whitney Museum of American Art di New York (2012, ha viaggiato all’Hammer Museum di Los Angeles, all’Haus der Kunst di Monaco di Baviera e al Nouveau Musée National de Monaco), e Punctuating Space: The Prints and Multiples of Richard Artschwager al Frances Lehman Loeb Art Center del Vassar College di Poughkeepsie, New York (2015). Un’importante retrospettiva dell’opera di Artschwager, la prima antologica italiana dell’artista statunitense, curata da Germano Celant, si è tenuta al Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto nell’ottobre 2019 spostandosi poi al Guggenheim Museum di Bilbao nel febbraio 2020.

In occasione della mostra di Gagosian viene pubblicato un catalogo illustrato bilingue, in italiano e in inglese, con un saggio del curatore Dieter Schwarz. Per informazioni è possibile visitare il sito di Gagosian.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraGagosian
CittàRoma
SedeGagosian
DateDal 14/01/2021 al 11/03/2021
ArtistiRichard Artschwager
TemiNovecento, Roma, Gagosian, Richard Artschwager

Roma, da Gagosian apre una mostra su Richard Artschwager, protagonista del '900
Roma, da Gagosian apre una mostra su Richard Artschwager, protagonista del '900


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte