Al MAXXI di Roma la più grande mostra di sempre su Guido Guidi, maestro del paesaggio fotografico


Al MAXXI di Roma la più grande mostra di sempre su Guido Guidi: un percorso tra 400 opere e materiali d’archivio racconta la carriera del grande fotografo italiano.

Una celebrazione per uno dei maestri indiscussi della fotografia italiana contemporanea: dal 13 dicembre 2024, la Galleria 1 del MAXXI di Roma ospita Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024, una mostra monografica dedicata a Guido Guidi (Cesena, 1941), pioniere del paesaggio contemporaneo. Nato a Cesena nel 1941, Guidi è tra gli autori che hanno ridefinito il linguaggio fotografico, trasformando la rappresentazione visiva in una riflessione concettuale sul tempo, sullo spazio e sul nostro modo di vedere il mondo.

Questa esposizione, la più estesa mai realizzata sull’artista, nasce dalla collaborazione tra il MAXXI e l’Archivio Guido Guidi. È il risultato di un lungo e intenso lavoro di ricerca svolto direttamente nello studio di Ronta di Cesena, il cuore pulsante della produzione di Guidi. Attraverso un allestimento che intreccia immagini e materiali d’archivio, la mostra offre al pubblico un’immersione nella poetica dell’autore, con oltre 400 opere lungo 60 anni di carriera, molte delle quali mai esposte prima, organizzate in 40 sequenze.

Allestimento della mostra. Foto: Vincenzo Labellarte
Allestimento della mostra. Foto: Vincenzo Labellarte

Una narrazione tra immagini e archivio

L’esposizione si sviluppa lungo due direttrici principali: da un lato, le stampe fotografiche, che ripercorrono cronologicamente i progetti di Guidi, dagli esordi degli anni Sessanta fino ai lavori più recenti del Duemila; dall’altro, le teche contenenti materiali d’archivio, che rivelano il metodo rigoroso e il dialogo costante tra pensiero e pratica fotografica.

La prima parte della mostra documenta le sperimentazioni iniziali e le riflessioni linguistiche che hanno caratterizzato i primi passi del fotografo. Negli anni Ottanta e Novanta, Guidi si dedica a progetti di committenza legati al paesaggio italiano, unendo estetica e documentazione. Tra le serie in mostra spiccano quelle più emblematiche, come Di Sguincio, Facciata e Dintorni, che restituiscono un’immagine del paesaggio quotidiano fatta di dettagli minimi e architetture apparentemente anonime.

Il filo conduttore di tutta la sua produzione è una riflessione sul rapporto tra il mezzo fotografico e il tempo. Ogni scatto diventa un’analisi delle dinamiche della visione e del processo stesso del vedere. Che si tratti di catturare un angolo di architettura di Carlo Scarpa o di esplorare frammenti di paesaggio familiare, la fotografia di Guidi è sempre un atto di consapevolezza, capace di rendere straordinario l’ordinario.

Guido Guidi, San Vito, 2007, Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design Contemporaneo
Guido Guidi, San Vito, 2007, Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design Contemporaneo
Guido Guidi, Cervia, 1979
Guido Guidi, Cervia, 1979
Guido Guidi, Rimini nord, 1991
Guido Guidi, Rimini nord, 1991

Un archivio vivo

Un aspetto particolare di questa retrospettiva è l’approfondimento sul ruolo dell’archivio di Guidi, non solo come luogo di conservazione, ma come spazio vitale per la creazione e la condivisione del sapere. L’archivio, situato nello studio di Cesena, non è solo il luogo dove prende forma il lavoro del fotografo, ma anche un punto d’incontro per giovani autori che si ispirano alla sua metodologia.

Per raccontare questa dimensione, la mostra include un progetto video multicanale realizzato dal regista Alessandro Toscano, che intreccia le immagini di Guidi con le fasi di preparazione dell’esposizione. Il risultato è un dialogo continuo tra passato e presente, tra l’opera e la riflessione critica.

In occasione della mostra, il MAXXI arricchisce la propria collezione acquisendo alcune serie fondamentali del lavoro di Guidi, tra cui Di Sguincio, Facciata, Dintorni, Raccolta Indifferenziata e In Archivio. Questi nuovi nuclei vanno ad aggiungersi alle opere già presenti nella collezione, come la serie dedicata alla Tomba Brion di Carlo Scarpa, consolidando il ruolo di Guidi all’interno del panorama fotografico contemporaneo.

Guido Guidi, San Giorgio di Cesena, 1985
Guido Guidi, San Giorgio di Cesena, 1985
Guido Guidi, Fosso Ghiaia, 1972
Guido Guidi, Fosso Ghiaia, 1972
Guido Guidi, Palazzo Abatellis, 1987
Guido Guidi, Palazzo Abatellis, 1987
Guido Guidi, Porto Marghera, 1988
Guido Guidi, Porto Marghera, 1988

L’iniziativa parallela a Cesena

E poi, parallelamente alla mostra romana, il Comune di Cesena celebra il suo illustre concittadino con un’esposizione complementare intitolata Guido Guidi. Sul campo. Dal 20 dicembre 2024, nella Biblioteca Malatestiana sarà possibile ammirare una selezione di 100 fotografie scattate negli anni Ottanta nel territorio cesenate e romagnolo. Questo progetto non solo rende omaggio alla profonda connessione di Guidi con la sua terra natale, ma rappresenta anche il coronamento di un’iniziativa di catalogazione dell’Archivio Guidi, condotta dal Comune di Cesena insieme alla Regione Emilia-Romagna.

Un’ulteriore occasione, dunque, per compiere un viaggio nella carriera di un maestro della fotografia che ha saputo trasformare lo scorrere del tempo e le geometrie del paesaggio in metafore visive universali, ed è di conseguenza diventato una figura centrale per comprendere l’evoluzione della fotografia contemporanea. Con il suo lavoro, Guidi ci insegna che vedere è un atto complesso, che richiede tempo, attenzione e consapevolezza. Ed è proprio attraverso questa consapevolezza che ogni immagine può rivelarsi uno specchio del mondo e di noi stessi.

Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale del MAXXI.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraGuido Guidi. Col tempo 1956-2024
CittàRoma
SedeMAXXI
DateDal 13/12/2024 al 20/04/2025
ArtistiGuido Guidi
CuratoriPippo Ciorra, Simona Antonacci, Antonello Frongia
TemiArte contemporanea, Fotografia

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