Da Madrid a Bologna, al Museo Davia Bargellini arriva importante ritratto di Pompeo Batoni in prestito


Il ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino di Pompeo Batoni, ritrattista del XVIII secolo, è giunto a Bologna dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e sarà visibile al Museo Davia Bargellini dal 16 febbraio al 7 aprile.

Un celebre protagonista della pittura europea del Settecento arriva a Bologna dal 16 febbraio al 7 aprile 2024: è Pompeo Girolamo Batoni (Lucca, 1708 – Roma, 1787), di cui il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini del Settore Musei Civici Bologna espone il Ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino proveniente dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid. L’opportunità espositiva, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Ilaria Negretti, si inserisce nell’ambito della rassegna Ospiti promossa fin dal 1996 dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna come attività di valorizzazione del patrimonio e sviluppo delle relazioni scientifiche con istituzioni museali italiane e internazionali, attraverso lo scambio di opere attivato in occasione di prestiti per esposizioni temporanee.

Il dipinto di Pompeo Batoni, celebre ritrattista del XVIII secolo, è giunto a Bologna in risposta alla mostra Maestras organizzata dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza e curata da Rocío de la Villa, esplora la produzione artistica femminile dal tardo XVI secolo ai primi decenni del XX secolo, analizzando otto contesti cruciali nel percorso delle donne verso l’emancipazione. L’opera di Batoni è un segno di reciproca collaborazione, in quanto risponde alla prestito dell’opera di Lavinia Fontana, Giuditta con la testa di Oloferne, da parte dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna. Lavinia Fontana, insieme a Fede Galizia, Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani, è stata parte di tre generazioni di artiste che hanno ottenuto successo con rappresentazioni castigate di personaggi mitologici, eroine bibliche e figure storiche. Grazie alla sua abilità nel disegno e nella composizione, Pompeo Batoni ha ottenuto successo diventando noto per la sua capacità di ritrarre la bellezza naturale con un tocco spontaneo e armonioso, apprezzato dalla committenza dell’epoca.

Pompeo Batoni, Ritratto della cntessa Maria Benedetta di San Martino (1785; olio su tela, 99 x 74 cm; Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, inv. 32)
Pompeo Batoni, Ritratto della cntessa Maria Benedetta di San Martino (1785; olio su tela, 99 x 74 cm; Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, inv. 32)

La sua semplicità perfetta e spontanea è stata lodata come un dono naturale, in contrasto con l’approccio più teorico di altri artisti contemporanei come Anton Raphael Mengs. Batoni è noto soprattutto per la pittura di soggetto storico, mitologico e sacro, conosciuto per opere come l’icona del Sacro Cuore di Gesù del 1765. Ha realizzato commissioni importanti come una pala d’altare per la chiesa di San Gregorio al Celio a Roma e ha esplorato il ritratto, creando una nuova tipologia ritrattistica che integrava eleganti pose con monumenti antichi, rispondendo alle esigenze della clientela aristocratica internazionale. Anche nei ritratti convenzionali, Batoni ha dimostrato abilità straordinarie nell’esecuzione e nella scelta cromatica. Un esempio è il ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino, caratterizzato da grazia ed eleganza. Questo dipinto è passato attraverso diverse collezioni prima di essere esposto nella collezione Thyssen-Bornemisza. La rappresentazione della contessa, con una perla sopra una coppa, evoca l’episodio di Cleopatra narrato da Plinio il Vecchio, mostrando un’eleganza aristocratica.

Durante il periodo di esposizione dell’opera, il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini propone un ciclo di visite guidate gratuite a cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza: sabato 17 febbraio ore 16.30; domenica 25 febbraio ore 16.30; domenica 3 marzo ore 16.30; sabato 16 marzo ore 16.30; sabato 30 marzo ore 16.30; domenica 7 aprile ore 16.30.

“Batoni raffigura la contessa seduta in un interno buio. Gli unici riferimenti classici sono gli oggetti, come il tavolo con un cuscino rosso sopra e la tazza in equilibrio sul bordo vicino. L’immagine è molto accattivante per la gamma di colori contrastanti utilizzati per l’abito della contessa, dipinto in un vivace blu con una delicata gamma di toni argentati. La contessa è raffigurata con occhi vivaci e brillanti, un abito scollato e un’acconciatura elaborata e sofisticata. I capelli alti e abbondanti sono decorati con perle, un ornamento blu in tinta con l’abito e un piccolo mazzo di rose. La posa, l’ambientazione e l’acconciatura sono state paragonate a quelle di un altro ritratto tardo di Batoni della marchesa Barbara Durazzo Brignole del 1786”, così ha presentato l’opera all’interno della scheda redatta per il catalogo generale dei dipinti del Museo Nacional Thyssen- Bornemisza, Mar Borobia, responsabile del Dipartimento di Pittura antica per il museo madrileno.

Orario ordinario: Martedì, mercoledì, giovedì 10.00 – 15.00; Venerdì 14.00 – 18.00; Sabato, domenica, festivi 10.00 – 18.30; Chiuso lunedì non festivi. Ingresso gratuito

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraIl Ritratto della contessa Maria Benedetta di San Martino
CittàBologna
SedeMuseo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
DateDal 16/02/2024 al 07/04/2024
ArtistiPompeo Batoni
CuratoriIlaria Negretti, Mark Gregory D'Apuzzo
TemiSettecento, Arte antica

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte