Riccione dedica una mostra a due grandi maestri della fotografia moderna: André Kertész e Jacques Henri Lartigue


Villa Mussolini a Riccione accoglie per la prima volta in Italia una mostra dedicata a due grandi maestri della fotografia moderna: Jacques Henri Lartigue e André Kertész. Dal 23 novembre 2024 al 6 aprile 2025

Dal 23 novembre 2024 al 6 aprile 2025, Villa Mussolini a Riccione accoglie per la prima volta in Italia una mostra dedicata a due grandi maestri della fotografia moderna, Jacques Henri Lartigue (Courbevoie, 1894 – Nizza, 1986) e André Kertész (Budapest, 1894 – New York, 1985). L’esposizione, curata da Marion Perceval e Matthieu Rivallin, è promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre e Musei, in collaborazione con diChroma Photography e Rjma Progetti Culturali.

Questo evento rappresenta un’occasione per scoprire l’universo creativo di due artisti che, attraverso percorsi personali distinti, hanno raccontato con sensibilità e intensità la vita quotidiana. Con oltre 100 scatti, tra immagini celebri e inedite, la mostra Jacques Henri Lartigue e André Kertész. Maestri della fotografia moderna mette a confronto i due fotografi, considerati fondamentali per l’evoluzione della fotografia moderna. Per John Szarkowski, storico direttore del Dipartimento di Fotografia del MOMA di New York, Jacques Henri Lartigue è “il precursore di ogni creazione interessante e viva realizzata nel corso del XX secolo”, mentre Henry Cartier Bresson considerava Kertész il suo maestro: “qualsiasi cosa noi facciamo, Kertész l’ha fatta prima”.

Jacques Henri Lartigue, Richard Avedon, New York, 1966 © Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL
Jacques Henri Lartigue, Richard Avedon, New York, 1966 © Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL

Due visioni complementari della fotografia

Jacques Henri Lartigue, fotografo francese, è noto per le sue immagini vivaci che celebrano la leggerezza e la bellezza fugace della vita, immortalando momenti di gioia e spensieratezza. Al contrario, l’ungherese André Kertész si è distinto per un approccio più riflessivo e introspettivo, catturando giochi di ombre, luci e geometrie urbane, capaci di rivelare l’intimità e la complessità della vita moderna.

L’esposizione si articola in quattro sezioni tematiche, precedute da un’introduzione biografica, che analizzano i temi centrali nelle opere dei due fotografi. Le immagini spaziano dall’introspezione e dall’osservazione delle metropoli di Kertész alla celebrazione dell’energia e della spontaneità tipiche degli scatti di Lartigue. I visitatori potranno ammirare le immagini di Lartigue che evocano l’atmosfera della Belle Époque parigina e i lavori di Kertész che ritraggono con poesia le città di Budapest, Parigi e New York. Questo dialogo visivo tra le opere dei due maestri permette di evidenziare tanto le affinità quanto le differenze nel loro sguardo, offrendo al pubblico un’analisi del “secolo breve” attraverso due prospettive fotografiche complementari.

I visitatori potranno usufruire di un’audioguida, inclusa nel biglietto d’ingresso, disponibile in italiano e inglese, per approfondire ogni sezione del percorso espositivo. Inoltre, la mostra è accompagnata da un volume a cura di Silvana Editoriale, che rappresenta un ulteriore strumento per approfondire le opere e le visioni di questi due giganti della fotografia.

André Kertész, Ballerina satirica, Parigi, 1926 © Ministère de la Culture (France), Médiathèque du patrimoine et de la photographie, diffusion Grand Palais Rmn / André Kertész
André Kertész, Ballerina satirica, Parigi, 1926 © Ministère de la Culture (France), Médiathèque du patrimoine et de la photographie, diffusion Grand Palais Rmn / André Kertész

Affinità e differenze tra Jacques Henri Lartigue e André Kertész

Jacques Henri Lartigue e André Kertész sono nati nello stesso anno ed entrambi hanno attraversato quasi tutto il Novecento. Lartigue nasce in una facoltosa famiglia francese, grazie alla quale possiede una macchina fotografica fin da bambino. È un artista che si esprime con la fotografia, ma anche con la pittura e la scrittura. Ebreo d’origine ungherese, Kertész inizia a fotografare giovanissimo. Si trasferisce in Francia nel 1925. Il successo tributato dalla stampa e dalla critica è immediato, ma nel 1936 si trasferisce di nuovo, questa volta negli Stati Uniti.

Durante il periodo tra le due guerre avrebbero potuto incrociarsi a Parigi, ma si sono incontrati per la prima volta solo nel 1972 a New York, dove avevano esposto, al Museum of Modern Art (MoMA), rispettivamente nel 1963 e nel 1964. Le due mostre sono state un punto di svolta per le carriere di entrambi, segnando per Lartigue l’inizio del riconoscimento internazionale e istituzionale e per Kertész la riscoperta del suo lavoro dopo due decenni più problematici. Inoltre, le due mostre identificano entrambi come precursori della modernità visiva della prima metà del Ventesimo secolo e pionieri della fotografia moderna.

Lartigue viene descritto come un fotografo amatoriale e Kertész come l’inventore del fotogiornalismo, i loro lavori hanno un’estetica unica. Lartigue è considerato un maestro dell’istantanea, fotografa spesso il suo ambiente di vita, caratterizzato da una sofisticata stravaganza e un cosmopolitismo spensierato. Il suo mantra è la ricerca della felicità. Kertész è un maestro della fotografia riflessiva, protagonista di quella che sarà considerata come “fotografia umanista”. La sua cifra stilistica è legata ai lati più semplici della vita quotidiana, con toni intimi e lirici.

Né Lartigue né Kertesz hanno mai preso la strada più “facile” per il loro riconoscimento. Hanno sviluppato la loro attività con la massima libertà, al di fuori dei grandi movimenti artistici. A partire dagli anni Settanta, queste due personalità indipendenti, pur non essendo mai stati membri di una scuola e senza aver creato la propria corrente artistica, sono considerate come dei modelli. Per entrambi, gli ultimi anni sono segnati da mostre, pubblicazioni e incontri. I loro percorsi sono simili e le loro opere, attingendo alle stesse fonti, sono in grado di dialogare. Famosi per ragioni diverse – perfino antagoniste - entrambi diventano punti di riferimento per i giovani artisti. Invitati ai Rencontres d’Arles, vengono accolti come dei maestri. Continuano, peraltro, a fotografare, ritornando sui loro passi o esplorando delle nuove strade con l’idea di un gioco puramente visuale.

Nonostante il successo raggiunto, i due non hanno mai cessato di sperimentare. Autodidatti, pionieri della fotografia moderna, hanno costruito la propria opera ciascuno a modo suo, seguendo percorsi paralleli o divergenti, ma sempre, sistematicamente, ai margini delle correnti principali, sempre con “un passo di lato”. Entrambi hanno dato alle loro fotografie una dimensione atemporale che spiega l’interesse sempre rinnovato. Figure singolari della storia della fotografia, entrambi gli artisti hanno realizzato questo paradosso: senza discendenza artistica diretta, senza aver preso parte ad una corrente, sono diventati modelli adorati e mostri sacri della storia della fotografia.

André Kertész, Elisabeth Kertész, Parigi, 1934 © Ministère de la Culture (France), Médiathèque du patrimoine et de la photographie, diffusion Grand Palais Rmn / André Kertész
André Kertész, Elisabeth Kertész, Parigi, 1934 © Ministère de la Culture (France), Médiathèque du patrimoine et de la photographie, diffusion Grand Palais Rmn / André Kertész
Jacques Henri Lartigue, Rouzat, 1920 © Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL
Jacques Henri Lartigue, Rouzat, 1920 © Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL
Jacques Henri Lartigue, Marcelle Paolucci, detta Coco Hendaye, 1934 © Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL
Jacques Henri Lartigue, Marcelle Paolucci, detta Coco Hendaye, 1934 © Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MPP / AAJHL

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraJacques Henri Lartigue e André Kertész. Maestri della fotografia moderna
CittàRiccione
SedeVilla Mussolini
DateDal 23/11/2024 al 06/04/2025
ArtistiAlessandro Pessoli, Jacques Henri Lartigue
CuratoriMarion Perceval, Matthieu Rivallin
TemiFotografia

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