Dal 30 settembre 2022 al 29 gennaio 2023 l’Orangerie della Reggia di Monza ospiterà la mostra Keith Haring. Radiant Vision, progetto espositivo itinerante reso possibile grazie a Pan Art Connections, prodotto da General Service and Security, GCR e Saga MDS in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza; la direzione artistica e di produzione è affidata a Beside Studio. Dopo le quattro tappe americane (nel Missouri, a New York, in Florida e in Pennsylvania), la mostra itinerante arriva in Italia.
Oltre cento opere di Keith Haring provenienti da una collezione privata, tra litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti, che intendono illustrare l’intera attività artistica del più celebre street artist degli anni Ottanta, evidenziando i diversi aspetti della breve vita e della sua produzione, tra cui i disegni in metropolitana e la street art, le mostre in alcune delle più famose gallerie di New York, il Pop Shop.
In mostra i visitatori riconosceranno gli iconici Radiant Baby, che hanno permeato la cultura americana negli anni Ottanta e sono diventati simboli emblematici dell’epoca. Il progetto espositivo vuole essere un tributo all’artista, sostenitore della de-escalation nucleare, dei diritti civili, del benessere dei bambini e della consapevolezza dell’AIDS.
Il percorso espositivo si divide in nove sezioni: dall’Iconografia, in cui si racconta di come Haring si sia appassionato allo studio dei simboli, dando vita al suo lessico visivo (cani che abbaiano, bambini radiosi, volti sorridenti, uomini segnati, figure danzanti, folle pulsanti, televisori incandescenti e UFO). Si raccontano poi gli inizi e la vita nella città di New York, dove Haring si trasferisce nel 1978 per studiare alla School of Visual Arts; nella sezione dedicata alla Giustizia Sociale si potranno ammirare opere come Untitled (Apartheid), un dipinto a due pannelli che rappresenta una grande figura nera che lotta per liberarsi dal cappio dell’oppressore bianco. Una sezione è dedicata al lavoro svolto con i giovani: in mostra la Kalish Suite, un gruppo di undici incisioni che rappresentano lo sforzo congiunto di Haring e di Sean Kalish, un bambino delle elementari che frequentava il Pop Shop e che mostrava un talento precoce per i disegni dinamici e lineari simili a quelli di Haring. I due hanno stretto amicizia e hanno creato insieme questa suite di immagini. In mostra anche Medusa Head, la più grande stampa mai realizzata da Haring, lunga più di due metri e alta quasi un metro e mezzo. L’opera è stata creata in collaborazione con il tipografo danese Borch Jensen che, dopo aver conosciuto Haring a una cena, ha invitato l’artista a sperimentare la sua macchina da stampa, lunga tre metri, appena installata. L’opera è una rivisitazione moderna del mito greco di Medusa, una donna alata i cui capelli erano composti da serpenti in grado di trasformare gli astanti in pietra. Per Haring, che nel 1986 era stato testimone degli effetti mortali dell’AIDS ma non aveva ancora ricevuto la diagnosi, il mostro mitico era un simbolo appropriato della terrificante malattia che uccideva velocemente i suoi giovani amici.
La mostra è curata da Katharine J Wright.
Per info: www.reggiadimonza.it
Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì.
Biglietti (inclusa audioguida): Intero 14 euro, ridotto 12 euro. Combinato con biglietto della Villa Reale di Monza 10 euro.
Foto © Allan Tannenbaum / sohoblues.com
Titolo mostra | Keith Haring. Radiant Vision | Città | Monza | Sede | Reggia di Monza | Date | Dal 30/09/2022 al 29/01/2023 | Artisti | Keith Haring | Curatori | Katharine J Wright | Temi | Street art |
Alla Reggia di Monza la mostra itinerante dedicata a Keith Haring |