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Redazione
, scritto il 12/07/2017
Categorie: Mostre / Argomenti: Mosaico
A Ravenna si aprirà a ottobre una grande mostra che racconterà la scultura in mosaico contemporanea con opere di Lucio Fontana, Mirko Basaldella, Adolfo Wildt e altri
Aprirà il prossimo 6 ottobre, e durerà fino al 7 gennaio 2018, la grande mostra con cui la città di Ravenna, famosa in tutto il mondo per i suoi celebri mosaici, intende raccontare la storia della scultura in mosaico contemporanea. Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini a oggi (questo il titolo della mostra) sarà una esposizione di notevoli dimensioni (esposte ben centotrentasette opere), si terrà al MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna e partirà da molto lontano, ovvero dalla civiltà azteca: la mostra si aprirà infatti con una Impugnatura antropomorfa di coltello sacrificale, realizzata prima del 1521, e conservata attualmente al Museo delle Civiltà di Roma. I grandi artisti contemporanei che si cimentarono con la scultura in mosaico, infatti, trassero notevoli spunti dalle arti musive delle civiltà mesoamericane, che furono riscoperte negli anni Trenta del Novecento. Tanto che, proprio a Roma, nel 1933 si tenne una mostra sull’arte dell’antica America Latina.
Il racconto si sposterà quindi agli anni Trenta, quando Gino Severini (Cortona, 1883 – Parigi, 1966) “riscoprì” l’uso del mosaico in funzione decorativa. Artisti come Mirko Basaldella (Udine, 1910 – Cambridge, 1969) e Lucio Fontana (Rosario, 1899 – Comabbio, 1968) avvertirono parimenti il fascino del mosaico e lo scoprirono anche attraverso l’arte degli aztechi e delle altre civiltà dell’America Centrale. I due sono considerati precursori della scultura in mosaico, un genere che ebbe poi un vasto sviluppo a partire dalla fine degli anni Sessanta: artisti come Nane Zavagno e Riccardo Licata svilupparono due modi diversi d’intendere questa particolare forma d’arte (il primo usava sperimentare anche materiali estranei alla tradizione, mentre il secondo conduceva la propria ricerca attenendosi a tecniche più usuali). A partire da questi due diversi filoni si svilupparono poi le esperienze degli altri artisti, dagli anni Ottanta in avanti: Antonio Trotta, Athos Ongaro, Sandro Chia e Mimmo Paladino inserirono spesso la sperimentazoine sul mosaico nella loro arte.
Si arriva così a epoche più recenti: a partire dagli ultimi due decenni del XX secolo la scultura in mosaico ha conosciuto diversi sviluppi (anche subendo le influenze dei movimenti più aggiornati: parte della ricerca dei mosaicisti parte infatti dagli accumuli degli esponenti del Nouveau Realisme) raggiungendo peraltro risultati particolarmente originali e innovativi, e la mostra di Ravenna intende darne sunto proponendo una nutrita serie di opere di artisti (inclusi importanti designer come Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass) attivi dagli anni Ottanta fino a oggi (ci sono anche opere realizzate negli ultimi mesi). Alcuni artisti hanno addirittura deciso di dedicarsi completamente al mosaico: siamo dunque arrivati al punto in cui la scultura in mosaico ha raggiunto una propria ben definita autonomia.
La mostra del MAR, che è curata da Alfonso Panzetta con la collaborazione di Daniele Torcellini, si propone l’intento, leggiamo nella presentazione, "di sondare e documentare la nascita, l’evoluzione di questo linguaggio e le differenti declinazioni del concetto di tessera da parte degli scultori a partire dagli anni Trenta del Novecento, momento in cui, dopo che Gino Severini rinnova la pratica del mosaico in funzione della decorazione architettonica, si avviano le ricerche plastiche mosaicate di Lucio Fontana e Mirko Basaldella, tra i più geniali artisti del secondo Novecento italiano".
L’esposizione si svolgerà nel contesto della quinta edizione di Ravenna Mosaico - Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo, è organizzata da Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura e dal MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna, ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Emilia Romagna, e ha ricevuto il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e di Marcegaglia Carbon Steel. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. Seguiranno informazioni su orari e biglietti.
Ecco, in anteprima, una selezione fotografica di alcune opere che il pubblico troverà esposte a Ravenna:
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Cultura Azteca, Impugnatura antropomorfa di coltello sacrificale (ante 1521; legno, turchese, malachite, spondylus, madreperla, metallo, 9,5 x 14 x 7 cm; Roma, Museo delle civiltà, collezioni preistoriche etrnografiche “L. Pigorini" ) |
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Lucio Fontana, Gallo (1948; mosaico nero e oro su cemento, 84 x 59 x 31 cm; Roma, Soprintendenza Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, foto Antonio Idini) |
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Mirko Basaldella, Furore (1944; mosaico veneziano, h 26 cm; Roma, Collezione G. Bertolami - in comodato presso il Museo della Scuola Romana) |
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Adolfo Wildt, L’albero della vita (La fontanella santa) (1921; marmo, mosaico, bronzo dorato e onice, 47,5 x 44,7 x 10 cm; Forlì, Palazzo Romagnoli, Collezioni del Novecento) |
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Mimmo Paladino, Vanità (1988; mosaico, 48 x 43 x 8,5 cm; Ravenna, Museo d’Arte della città di Ravenna, foto Giorgio Liverani) |
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Ettore Sottsass jr., Porta Loveletters (1996; mosaico in tessere d’oro, alluminio, legno, h. 35 cm; collezione privata, foto Daniele Casadio) |
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Riccardo Licata, Laszlo (2010; h. 197 cm; Mosca, Ismail Akhmetov Foundation) |
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Roberta Grasso, 25 euro/etto o Marshmellows (2011; mosaico morbido con smalti venezia e marmo di carrara, 70 x 90 cm; courtesy dell’artista) |
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Pietro D’Angelo, L’albero della vita (2015; 120 x 110 x 50 cm; proprietà dell’artista) |
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Orodè Deoro, Victoria (2016; ceramica ritagliata a mano e stucco epossidico, 80 x 36 x 30 cm; courtesy dell’artista) |
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Andrea Salvatori, Untitled - II version (2017; cane in ceramica smaltata acquistato rivestito da oltre 2000 cubetti in terragli bianca smaltati con cristallina trasparente, 46 x 60 x 45 cm; courtesy dell’artista) |
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Una grande mostra a Ravenna sulla scultura in mosaico contemporanea. Ecco le foto in anteprima |
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