È in corso fino al 19 gennaio 2020 la mostra Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine, allestita al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (Ravenna).
Albrecht Dürer (Norimberga, 1471 - 1528) è il “padre nobile” del pensiero grafico, colui che ha saputo innalzare il disegno e l’incisione ad espressione artistica non più ancella della pittura, ma pienamente libera e autonoma. Lo riconosceva lo stesso Max Klinger, grande artista tedesco che è stato tra i massimi incisori della storia dell’arte: “un’opera grafica di Dürer non si riferisce né a un quadro replicato, né traduce sensazioni di colore in forme estranee alla tecnica adottata […] È compiuta in se stessa e definitiva, priva solo di quanto l’idea, eternamente inarrivabile, rifiuta alle possibilità di ogni artista”. Un genio inquieto, un talento dell’arte nordica fatalmente attratto dall’arte rinascimentale italiana e insolitamente disposto alla ricerca teorica e scientifica. Dürer, come Leonardo, era un ricercatore universale, continuamente ansioso di produrre cose nuove; aveva, come diceva Carl Gustav Carus, “un anelito incessante verso una perfezione irraggiungibile e un’acuta coscienza di problemi insolubili”. Per Dürer l’arte incisoria fu il mezzo ideale per trasmettere una nuova iconografia, sacra o profana, un modo modernissimo per dialogare con il proprio tempo, con la contemporaneità di quel Rinascimento che era caratterizzato dall’avventura del sapere.
La mostra intende rivolgere al pubblico un invito ad incontrare le diverse anime di Dürer, sia come uomo che come artista. La critica lo ha definito ora un umanista, ora un gotico, ora un artigiano ora un teorico; la verità è che non è possibile separare le sue singole anime, era tutto questo insieme. Egli aveva in sé l’eterna contraddizione che contraddistingue i più grandi artisti.
Il percorso espositivo conta oltre 120 opere grafiche provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane, tra cui i più noti capolavori dell’artista come il ciclo dell’Apocalisse, il Sant’Eustachio, il San Girolamo nello studio e il Cavaliere, la Morte e il Diavolo.
La mostra avrà il suo punto focale in quell’enigmatico capolavoro che è la Melanconia, un’opera pregna di intellettualismo fin quasi all’esoterismo, che cela un vero e proprio autoritratto spirituale dell’artista, giunto alla melanconica presa di coscienza che un approccio razionale all’arte e al mondo non può che dare risposte insufficienti.
Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del Museo.
Titolo mostra | Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine | Città | Ravenna | Sede | Museo Civico delle Cappuccine | Date | Dal 21/09/2019 al 19/01/2020 | Artisti | Albrecht D | Temi | Albrecht Dürer |
120 opere di Albrecht Dürer in mostra al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo |