Quaranta capolavori della Galleria Borghese in trasferta a Parigi


Da settembre, quaranta capolavori della Galleria Borghese di Roma vanno in trasferta in Francia, al Musée Jacquemart-André di Parigi, per una mostra organizzata durante i lavori al museo romano.

Una quarantina di capolavori della Galleria Borghese in mostra al Musée Jacquemart-André di Parigi: la mostra, che farà la gioia del pubblico francese, apre dal 6 settembre 2024, in occasione della riapertura del museo parigino (chiuso dal 1° agosto del 2023 per lavori di ristrutturazione), e durerà fino al 5 gennaio 2025. La Galleria Borghese è al momento oggetto di lavori, finanziati con risorse del PNRR, che interessano il primo piano, dove è conservata parte cospicua delle collezioni: così, dopo la mostra di 50 opere esposte a Palazzo Barberini, cominciata il 29 marzo e prorogata fino al 28 luglio, adesso i capolavori della villa di Scipione Borghese se ne vanno in trasferta in Francia.

A Parigi il pubblico avrà la possibilità di vedere un insieme di importanti opere di artisti famosi del Rinascimento e del Barocco raramente prestate fuori dall’Italia, da Caravaggio a Rubens, insieme a opere di Botticelli, Raffaello, Tiziano, Veronese, Antonello da Messina e Bernini. E questo grazie a una partnership tra il Musée Jacquemart-André e la Galleria Borghese. Il pubblico potrà, in particolare, riscoprire opere dei maestri dell’arte italiana del XVI e XVII secolo (Raffaello, Antonello da Messina, Parmigiano, Lorenzo Lotto, Tiziano, Veronese, Caravaggio, Bernini, ecc.) e dei pittori nordici che hanno soggiornato in Italia (Rubens, Gerrit van Honthorst, ecc.). La mostra renderà inoltre omaggio a pittori meno noti al grande pubblico, come Annibale Carracci, Guido Reni, il Cavalier D’Arpino e Jacopo Bassano.

La presentazione delle opere in mostra metterà in luce sia la storia della collezione sia il significato dei grandi temi esplorati dagli artisti. La mostra sarà completata da un catalogo, un’opera di riferimento in francese sulla collezione di dipinti “moderni” della Galleria Borghese. Per il pubblico francese sarà anche occasione per conoscere la storia della Villa Borghese Pinciana, che oggi ospita la Galleria Borghese, costruita tra il 1607 e il 1616 dal potente cardinale Scipione Borghese (1577–1633), nipote di papa Paolo V (1550–1621). Lasciandosi ispirare dalle lussuose ville romane, Scipione desiderava utilizzare il palazzo, circondato da giardini, per esporre le sue collezioni di opere antiche e di dipinti e sculture contemporanei, evocando una nuova età dell’oro. Fornito di un eccezionale gusto per l’arte, di una curiosità insaziabile e di una straordinaria capacità di identificare i capolavori tra le opere del suo tempo, Scipione Borghese completò la sua collezione con ogni mezzo possibile, legale o meno. Divenne così uno dei principali e più importanti collezionisti e mecenati nella storia dell’arte del suo tempo. E in conformità con le sue ultime volontà, tutte le sue collezioni e proprietà furono tramandate di generazione in generazione senza essere disperse per quasi duecento anni e gli eredi Borghese continuarono ad arricchire il patrimonio della famiglia. All’inizio del XIX secolo, diverse centinaia di sculture antiche furono comunque donate a Napoleone Bonaparte dal cognato, il principe Camillo Borghese (1775-1832), e vennero gradualmente sostituite da nuove acquisizioni. La famiglia Borghese alla fine vendette la villa e il suo museo allo Stato italiano nel 1902. La Galleria Borghese rimane un simbolo della prosperità economica, culturale e artistica di Roma nell’era moderna e, come tale, una destinazione imperdibile per i visitatori della Città Eterna. Una destinazione che per qualche mese si trasferisce in Francia, rendendo il Musée Jacquemart-André, una delle principali istituzioni francesi dedicate all’arte italiana, ancor più legato all’Italia.

Raffaello, Dama con liocorno (1506 circa; olio su tela applicata a tavola, 67 x 56 cm; Roma, Galleria Borghese)
Raffaello, Dama con liocorno (1506 circa; olio su tela applicata a tavola, 67 x 56 cm; Roma, Galleria Borghese)
Da Leonardo da Vinci, Leda e il cigno (ante 1517; tempera su tavola, 115 x 86 cm; Roma, Galleria Borghese)
Da Leonardo da Vinci, Leda e il cigno (ante 1517; tempera su tavola, 115 x 86 cm; Roma, Galleria Borghese)
Caravaggio, Giovane con canestra di frutta (1596-1597; olio su tela, 70 x 67 cm; Roma, Galleria Borghese)
Caravaggio, Giovane con canestra di frutta (1596-1597; olio su tela, 70 x 67 cm; Roma, Galleria Borghese)
Pieter Paul Rubens, Susanna e i vecchioni (1605-1607; olio su tela, 94 x 67 cm; Roma, Galleria Borghese)
Pieter Paul Rubens, Susanna e i vecchioni (1605-1607; olio su tela, 94 x 67 cm; Roma, Galleria Borghese)
Domenichino, Sibilla Cumana (1617; olio su tela, 123 x 89 cm; Roma, Galleria Borghese)
Domenichino, Sibilla Cumana (1617; olio su tela, 123 x 89 cm; Roma, Galleria Borghese)

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