Presentata oggi la grande mostra di Anish Kapoor a Palazzo Strozzi. Ecco com'è allestita


Presentata oggi la nuova grande mostra di Palazzo Strozzi "Anish Kapoor. Untrue Unreal". Opere storiche e recenti, tra cui una nuova produzione appositamente ideata in dialogo con l’architettura del cortile rinascimentale. 

È stata presentata oggi la nuova grande mostra di Palazzo Strozzi Anish Kapoor. Untrue Unreal, visitabile dal 7 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024, a cura del direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino e ideata e realizzata insieme all’artista. Un percorso tra installazioni monumentali, ambienti intimi e forme conturbanti, che vuole creare un originale e coinvolgente dialogo tra l’arte di Anish Kapoor (Mumbai, 1954), l’architettura e il pubblico. I visitatori avranno infatti occasione di entrare in contatto diretto con l’arte di Kapoor attraverso opere storiche e recenti, tra cui una nuova produzione appositamente ideata in dialogo con l’architettura del cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi.

Nell’arte di Anish Kapoor, l’irreale (unreal) si mescola con l’inverosimile (untrue), trasformando o negando la comune percezione della realtà. Invita a esplorare un mondo in cui i confini tra vero e falso si dissolvono, aprendo alla dimensione dell’impossibile. Le sue opere trascendono la loro materialità. Pigmento, pietra, acciaio, cera e silicone, per citare solo alcuni dei materiali con cui lavora, vengono manipolati, scolpiti, levigati, saturati e trattati mettendo in discussione il confine tra plasticità e immaterialità. Il colore nelle sue opere non è semplicemente materia e tonalità, ma diventa un fenomeno immersivo, dotato di un proprio volume, spaziale e illusorio allo stesso tempo.

“Anish Kapoor ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un progetto espositivo totalmente nuovo”, ha dichiarato Arturo Galansino. “Sulla scia della nostra serie di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, Kapoor si è confrontato con l’architettura rinascimentale. Il risultato è totalmente originale, quasi una sorta di contrapposizione dialettica, dove simmetria, armonia e rigore sono messi in discussione e i confini tra materiale e immateriale si dissolvono. Nelle geometrie razionali di Palazzo Strozzi, Kapoor ci invita a perdere e ritrovare noi stessi interrogandoci su ciò che è untrue o unreal”.

La mostra si sviluppa tra le sale del piano nobile e il cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi. Al centro del cortile spicca Void Pavillion VII (Il padiglione del vuoto VII, 2023), nuova opera di Anish Kapoor appositamente ideata per il cortile di Palazzo Strozzi e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Hillary Merkus Recordati. Il grande padiglione si pone allo stesso tempo come punto di partenza e di approdo nel dialogo tra l’arte di Kapoor e Palazzo Strozzi. Entrando in questo spazio, i visitatori si trovano di fronte a tre ampie forme rettangolari vuote in cui lo sguardo è invitato a immergersi, in un’esperienza meditativa su spazio, prospettiva e tempo, che ha l’intento di sconvolgere la razionale struttura geometrica e l’emblematica armonia dell’edificio rinascimentale.

Al piano nobile la mostra prende il via con l’iconica opera Svayambhu (2007), termine sanscrito che definisce ciò che si genera autonomamente, corrispettivo delle immagini acheropite cristiane non dipinte da mano umana. Il lavoro propone una riflessione dialettica tra vuoto e materia: un monumentale blocco di cera rossa si muove lentamente tra due sale di Palazzo Strozzi, plasmando la sua materia informe nel rapporto con l’architettura che attraversa. Quest’opera si pone in dialogo con Endless Column (Colonna infinita, 1992), che fa esplicito riferimento alla celebre omonima scultura di Constantin Brâncuși. La colonna in pigmento rosso di Kapoor sembra oltrepassare i limiti del pavimento e del soffitto della sala, creando una sensazione di fisicità architettonica eterea, metafora del legame tra terra e cosmo. Su una diversa scala, ma con lo stesso effetto spaziale e architettonico, si pone To Reflect an Intimate Part of the Red (Per riflettere una parte intima del rosso, 1981), fondamentale opera nella carriera di Kapoor: un suggestivo insieme di forme in pigmento giallo e rosso che emergono dal pavimento, fragili, quasi ultraterrene ma potentemente presenti.

In Non-Object Black (Non-oggetto nero, 2015), caratterizzato dall’uso del Vantablack, materiale altamente innovativo capace di assorbire più del 99,9% della luce visibile, Kapoor pone in discussione l’idea stessa di oggetto fisico e tangibile, presentando forme che si dissolvono al passaggio dello sguardo. In questi lavori rivoluzionari e di forte impatto, l’artista invita il pubblico a interrogarsi sulla nozione stessa dell’essere, proponendo una riflessione non solo sull’oggettualità ma sull’immaterialità che permea il mondo. Questa forte esperienza del non-oggetto prosegue in Gathering Clouds (Nuvole che si addensano, 2014), forme concave monocrome che assorbono lo spazio circostante in una oscurità meditativa.

La carne, la materia organica, il corpo e il sangue sono temi ricorrenti e fondamentali nella ricerca di Kapoor. Un’intera sala è dedicata a opere in cui l’artista si confronta con ciò che appare come un’intimità sventrata e devastata in una dimensione entropica e abietta del corpo. La grande scultura in acciaio e resina A Blackish Fluid Excavation (Scavo con fluido nerastro, 2018) evoca un incavo uterino contorto che attraversa lo spazio e i sensi dello spettatore. Nelle opere esposte a parete Kapoor unisce invece la pittura e il silicone dando origine a forme fluide che appaiono come masse viscerali che sembrano pulsare di vita propria. Le strutture si contorcono, si espandono e si contraggono, proponendo un senso di movimento e di trasformazione continua, ma anche una forte sensualità tattile che emerge dall’interazione tra le sensazioni di morbidezza e solidità, organicità e linearità. Evocano queste suggestioni i titoli stessi delle opere: First Milk (Primo latte, 2015), Tongue Memory (Ricordo della lingua, 2016), Today You Will Be in Paradise (Oggi sarai in paradiso, 2016), Three Days of Mourning (Tre giorni di lutto, 2016).

La tradizionale nozione di confini e la dicotomia tra soggetto e oggetto sono temi centrali invece in opere specchianti come Vertigo (Vertigine, 2006), Mirror (Specchio, 2018) e Newborn (Neonato, 2019), ispirato ancora una volta alle sperimentazioni formali di Brâncuși. Attraverso le riflessioni di queste opere, ciò che si specchia entra in una dimensione illusoria che sembra smentire le leggi della fisica. Queste grandi sculture riflettono e deformano lo spazio circostante e lo ingrandiscono, riducono e moltiplicano, creando una sensazione di irrealtà e destabilizzazione e attirando lo spettatore nello spazio indefinito che emanano.

Il percorso espositivo al Piano Nobile termine con la sala dedicata all’opera Angel (Angelo, 1990), grandi pietre di ardesia ricoperte da strati di pigmento blu intenso. Questi pesanti massi appaiono in contraddizione con il loro aspetto incorporeo: sembrano infatti solidificare l’aria e suggerire la trasformazione di lastre di ardesia in pezzi di cielo, trasfigurando così l’idea di purezza in un elemento fisico. Kapoor altera la forte materialità dell’opera ed evoca così un senso di mistero che risponde all’ambizione di matrice esoterica di raggiungimento della fusione degli opposti.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Main Supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Main Partner: Intesa Sanpaolo. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Con il supporto di Maria Manetti Shrem e Fondazione Hillary Merkus Recordati. Si ringrazia Galleria Continua. La mostra si inserisce nell’ambito della Florence Art Week, iniziativa promossa dal Comune di Firenze in programma dal 28 settembre all’8 ottobre 2023.

Per info: www.palazzostrozzi.org

Foto di Ela Bialkowska / OKNO studio

Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, cortile rinascimentale
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, cortile rinascimentale
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 1
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 1
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 5
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 5
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 6
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 6
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 7
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 7
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 8
Allestimento mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, sala 8

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraAnish Kapoor. Untrue Unreal
CittàFirenze
SedePalazzo Strozzi
DateDal 07/10/2023 al 04/02/2024
ArtistiAnish Kapoor
CuratoriArturo Galansino
TemiArte contemporanea

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