Nella rocca dei Conti Guidi di Poppi sarà allestita dall’8 luglio all’1 novembre 2022 la mostra Nel segno della vita. Donne e Madonne al tempo dell’attesa. È infatti dedicata alla maternità, intesa come principio del mondo ed essenza dell’amore, la seconda tappa espositiva di Terre degli Uffizi, progetto curato dalle Gallerie degli Uffizi insieme a Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei, a Poppi.
Dopo il successo della mostra dello scorso anno dedicata a Dante (Nel segno di Dante. Il Casentino nella Commedia), gli ambienti della rocca ospitano la nuova rassegna che ruota intorno al dipinto raffigurante l’Eremita Torello da Poppi nell’atto di benedire una donna in avanzato stato di gravidanza, risalente alla fine del Settecento. Un’iconografia unica nel panorama pittorico toscano. Restaurato proprio in questa occasione, anche con il contributo della Fondazione CR Firenze, il grande olio su tela commissionato per la chiesa di Santa Trinita di Firenze, è attribuito al pittore fiorentino Santi Pacini ed è datato alla fine degli anni Settanta del Settecento, quando l’artista era impegnato a compiere gli affreschi nella volta e nel coro della chiesa di Camaldoli.
Torello, eremita di Avellaneto nei pressi di Poppi, è noto fin dal Duecento, secolo nel quale visse, come protettore delle partorienti e dei feti nel tempo dell’attesa; ad esaltare la raffigurazione di questo momento di vita come metafora teologica del percorso di salvezza dell’umanità, sono in mostra opere in prestito dalle Gallerie degli Uffizi, dedicate ai soggetti dell’Annunciazione di Maria e alla Natività di Cristo. La più significativa è l’Allegoria dell’Incarnazione e Sibille, dipinto molto raffinato che presenta il nomen sacrum (IHS), sigillo della Compagnia di Gesù, sul grembo della Vergine. È poi esposta l’Annunciazione, precedentemente attribuita a Bronzino e oggi ascritta al suo contemporaneo fiorentino Giovanni Bizzelli, e Il voto contro natura, grandiosa e provocatoria scultura dell’artista siciliano dell’Ottocento Salvatore Grita: una donna incinta in abito monacale accasciata contro un muro scrostato si fa portavoce di tutte quelle ragazze madri e femmine cadette che, forzatamente e contro natura, furono obbligate a prendere i voti.
“Tra le molte glorie del Casentino si conta anche il Beato Torello, punto di partenza per questa mostra dedicata alla maternità, al suo mistero, alla sua centralità”, ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. “L’evento dunque ha un valore sia locale che globale, perché tocca argomenti che coinvolgono non solo i casentinesi, ma tutta l’umanità. In un momento in cui il dibattito sulla libertà di scelta nella procreazione si accende di nuovo nel mondo, mentre al contempo le società avanzate, e l’Italia soprattutto, si trovano in una grande crisi di denatalità, le opere esposte offrono spunti di riflessione universali, attraverso l’immagine della donna come sublime portatrice di vita, madre amorosa e consapevole, ma anche come vittima del pregiudizio”.
“Questa mostra”, dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, “segna il felice ritorno al Castello di Poppi per Terre degli Uffizi. Il progetto ha infatti avuto inizio in questo luogo affascinante, proprio un anno fa, con un omaggio a Dante Alighieri, esule da Firenze, nella terra che per prima lo accolse. Ora il protagonista è un dipinto di Sante Pacini dall’iconografia rarissima esposto assieme a un nucleo di opere raffiguranti il soggetto iconografico delle Madonne del parto, diffuso fino a tutto il Quattrocento soprattutto in ambito toscano. Le mostre che abbiamo già inaugurato confermano il gradimento del progetto che ha saputo intercettare il piacere e il desiderio di un turismo slow che vuole immergersi in quella costellazione di piccoli centri in cui l’opera dell’uomo è un ingrediente inestricabile dall’ambiente naturale. Anche le proposte che fanno parte della nuova edizione offrono l’opportunità di conoscere e ammirare capolavori di grande bellezza che, in molti casi, vengono ricollocati nei luoghi per i quali sono nati”.
Infine il sindaco di Poppi Carlo Toni ha concluso: "Continua, e spero con altrettanto successo, l’interscambio culturale con le Gallerie degli Uffizi iniziato nel 2018 con l’esposizione della Tavola Doria che ha dato origine al percorso espositivo Uffizi diffusi presso il castello dei Conti Guidi di Poppi dal titolo, in quella circostanza, Nel segno di Leonardo. Successivamente nel 2021 questa iniziativa si è ulteriormente impreziosita grazie alla collaborazione e al sostegno della Fondazione CR Firenze con l’inserimento all’interno del progetto promozionale Terre degli Uffizi della mostra Nel segno di Dante, sempre al castello in occasione delle celebrazioni del settecentesimo dalla morte del Sommo Poeta. Quest’anno, sempre in preziosa sinergia con Uffizi e Fondazione, proponiamo l’esposizione intitolata Nel segno della Vita, Donne e Madonne al tempo dell’attesa. Il castello si animerà di opere che richiamano la maternità celebrando la Vita come frutto che nasce dall’Amore. Un messaggio di speranza in tempi difficili, lo sguardo al futuro per affermare sempre di più il sacro universale valore della Pace che si costruisce nel rispetto della Vita, faticosamente, con sacrificio e determinazione, ma solo così se vogliamo e crediamo in un mondo migliore".
Titolo mostra | Nel segno della vita. Donne e Madonne al tempo dell'attesa | Città | Poppi | Sede | Castello dei Conti Guidi | Date | Dal 08/07/2022 al 01/11/2022 | Temi | Rinascimento |
Terre degli Uffizi, a Poppi una mostra sulla maternità, principio del mondo ed essenza dell'amore |