Si è conclusa la mostra allestita a Palazzo Fava a Bologna che ha riunito dopo trecento anni le sedici tavole del Polittico Griffoni, capolavoro rinascimentale di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti. La rassegna, dal titolo La Riscoperta di un Capolavoro, è stata da molti definita “una delle più straordinarie operazioni culturali degli ultimi anni” e ha registrato oltre 25mila visitatori. Aperta effettivamente al pubblico dal 18 maggio 2020, la mostra, tra divieti e chiusure causa pandemia, è stata visitabile 178 giorni, con ben due proroghe.
Le sedici tavole che componevano il Polittico tornano dunque alle sedi museali che le hanno prestate per l’esposizione bolognese (National Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione Cagnola di Gazzada, Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Collezione Vittorio Cini di Venezia), dopo oltre un anno di permanenza nelle sale di Palazzo Fava.
“Dalla riapertura dello scorso 1° febbraio si sono contati centinaia di ingressi giornalieri” commenta Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città, "un indicatore di quanto le persone abbiano desiderio di tornare ad acquisire vera cultura. Resterà l’orgoglio di aver realizzato un’impresa complessa, che evidenzia Genus Bononiae come interlocutore accreditato e autorevole dei principali musei internazionali e che, in altre e più felici circostanze, avrebbe contribuito certamente a portare un significativo afflusso di turisti a Bologna. La mostra ha peraltro ridato alla città il ruolo che le spetta nel panorama dell’arte rinascimentale e ha avuto il pregio di riaprire un dibattito nazionale e internazionale su un’opera di straordinaria importanza. La traccia di tutto questo resterà a Palazzo Pepoli e, mi auguro, nel cuore dei bolognesi. Desidero infine ringraziare, oltre alla Fondazione Carisbo, tutti i partner e gli sponsor dell’esposizione, il cui sostegno è stato prezioso in ogni fase del progetto".
“Dopo la mostra sul Polittico Griffoni, la conoscenza dell’arte del Rinascimento a Bologna non sarà mai più come prima” aggiunge Mauro Natale, curatore della mostra. "Ora si può davvero misurare l’importanza non solo dell’opera, ma anche il peso e le ragioni della sua assenza nel panorama figurativo della città in epoca moderna: capolavoro unico, senza seguito, al discrimine tra due modi distinti di concepire la raffigurazione e la pala d’altare. Anche per questa ragione e grazie alla riproduzione di Factum Foundation sarà possibile continuare l’appassionante discussione sull’assetto d’origine della grande macchina d’altare. Qualche nuova ipotesi è già stata proposta dagli studiosi e sarà accessibile nel volume degli Atti della giornata di studio, in corso di stampa. Ma i frutti della mostra continueranno a durare a lungo, in futuro".
Resterà a Bologna la riproduzione del Polittico Griffoni, che in primavera verrà collocata nella Sala del Sacro del Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli e, per i prossimi cinque anni, tornerà nel mese di ottobre nella Basilica di San Petronio, in occasione delle celebrazioni per la festa del Santo Patrono. La riproduzione è opera della Factum Foundation di Adam Lowe, che da vent’anni è nel campo della tecnologia applicata alla conservazione e divulgazione del patrimonio culturale: ha compiuto la scansione ad alta risoluzione di ciascuna delle sedici tavole recandosi nei singoli musei proprietari, unendo le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali e di stampa 3D alle tecniche tradizionali.
“L’aura di un’opera d’arte, quell’immaterialità che è stata usata per definire la sua originalità, si rivela in realtà proprio all’interno della presenza materiale” sottolinea Adam Lowe, direttore di Factum Arte e fondatore di Factum Foundation. “Attraverso la scansione ad alta risoluzione, la mediazione digitale e le nuove tecnologie di visualizzazione e ri-materializzazione, possiamo avere una più profonda comprensione degli aspetti materiali che rendono qualsiasi oggetto quello che è. Non solo come è stato realizzato, ma anche come è stato conservato e movimentato da una città all’altra o da un tipo di istituzione a un’altra”.
Si tratta inoltre della prima mostra di Genus Bononiae di cui resterà in modo permanente il virtual tour, l’esperienza digitale che dà la possibilità di visitare l’esposizione anche a distanza di tempo e che intende diventare anche strumento di divulgazione per le scuole. Il tour, che ha un costo di 5 euro, sarà offerto gratuitamente a tutti i docenti che ne faranno richiesta per proporlo come percorso disciplinare alle proprie classi.
Nell’immagine: dettaglio della Santa Lucia di Francesco del Cossa (1472 circa; tempera su tavola, 79 x 56 cm; Washington, National Gallery), una delle tavole del Polittico Griffoni.
Titolo mostra | Polittico Griffoni | Città | Bologna | Sede | Palazzo Fava | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Temi | Bologna, Palazzo fava, Polittico Griffoni |
Polittico Griffoni, la mostra chiude con oltre 25mila visitatori e la riproduzione rimarrà per sempre a Bologna |