A partire dal 17 dicembre, a Pietrasanta lo spazio espositivo The Project Space (Ex Marmi, via Nazario Sauro 52), in collaborazione con Tg Residency e con il supporto di Fattoria Camporignano (Casole d’Elsa), ospita la mostra personale del giovanissimo artista russo Vladimir Kartashov (Novosibirsk, Russia 1997), che per la prima volta in Italia espone i suoi dipinti, opere di grande formato tutte realizzate tra il 2021 e il 2022. Kartashov è un giovane artista che nel suo percorso creativo unisce le conoscenze maturate sul web (si è infatti mantenuto durante il suo percorso di studi con i soldi guadagnati giocando a World of Warcraft) insieme alla pittura monumentale che intende rifarsi ai grandi affreschi medievali studiati in Europa.
La ricerca di Kartashov dà luogo a opere che rappresentano grandi inquadrature dove vengono unite discipline solo apparentemente distanti come la fotografia, il cinema, la pittura, il video ma anche l’architettura. I suoi dipinti sono delle grandi tele, quasi tutte oltre i due metri per tre, che si allineano a quelle delle pale di altare e delle predelle in cui lo sguardo dell’osservatore è guidato in un complesso organizzato di costruzione di senso, visivo e narrativo. Oggi il lavoro di Kartashov, trasmettendo il suo mondo online al mondo offline, attraverso antiche tecniche pittoriche, è da qualche parte l’intersezione delle sue origini e della sua infanzia in Siberia e della cultura globale e digitale a cui appartiene. Il complesso di dipinti che costituiscono la mostra aspirano a conciliare elementi e narrazioni divergenti per fornire un insieme ampio ed esaustivo delle iconografie contemporanee e di quelle passate.
Nato a Novosibirsk, nell’estremo oriente della Russia, e cresciuto a Magadan in Siberia, Vladimir Kartashov, a soli 14 anni lasciò la nonna materna, dove viveva dopo la separazione dei genitori due anni prima, per stabilirsi da solo a Novosibirsk per frequentare la locale scuola d’arte pagando l’affitto con i soldi guadagnati online su World of Warcraft. Vladimir non ha giocato solo su internet, è cresciuto lì. Facendo il gamer ha guadagnato online il reddito per seguire il suo percorso artistico, ma soprattutto il web gli ha dato accesso a una cultura globale che non esisteva dove è nato. Proprio sul web ha assorbito la mitologia greca e le sue tragedie umane, che riecheggiano la sensibilità mistica trasmessagli dalla nonna, a cui è sempre stato molto legato, e che ritrova anche nel mondo dei giochi online. E d’altra parte, grazie alla sua formazione a Novosibirsk, ha acquisito i requisiti tecnici della scuola artistica russa. Nel 2017 Vladimir ha lasciato Novosibirsk per Mosca dove ha proseguito i suoi studi.
Oggi, quello che sta attraversando l’artista a causa della guerra non è solo un dramma personale o nazionale, è anche un dramma familiare. Marin, suo padre, marinaio della marina mercantile, aveva figli dappertutto. E tra gli stessi fratelli uno di loro ha lasciato la Siberia per combattere come volontario in Ucraina mentre di una sorella a Mariupol non ha più avuto notizie.
“L’estremo oriente russo e la Siberia”, ha scritto il ciritco Frederic Iweins de Wavrans, “emanano una forza potente, quasi magnetica, ma la mancanza di prospettiva rende queste realtà pesanti e spesso soffoca chi le vive. Kartashov ne ha attinto un’eccezionale energia vitale, che ha unito al respiro della cultura contemporanea e digitale. E se dalla tundra Vladimir è arrivato fino in Europa, essendo le probabilità così basse, non c’è più alcuna possibilità. Questo perché l’artista che è, i suoi referenti culturali e le tematiche che evoca sono intrinsecamente internazionali”.
La mostra è ad ingresso libero aperta tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12:30, dalle 16:30 alle 19:30. Per informazioni, tel. 3334191734, e-mail: info@theprojectspace.it sito web: www.theprojectspace.it
Immagine: Vladimir Kartashov, Enchantress Lane (2021; olio su tela). Foto Giovanni Ricci-Novara
A Pietrasanta la mostra personale del giovanissimo russo Vladimir Kartashov |