Dal 24 settembre 2022 all’8 gennaio 2023 Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine), Cinemazero (Pordenone) e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (Pordenone) presentano la mostra Pier Paolo Pasolini. Sotto gli occhi del mondo, a cura di Silvia Martín Gutiérrez, promossa da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
Saranno esposti oltre 170 ritratti inediti e rari del noto artista, poeta, scrittore, intellettuale e regista italiano. Interi servizi fotografici realizzati da grandi fotografi stranieri (tra cui Richard Avedon, Herbert List, Henri Cartier-Bresson, Jerry Bauer, Jonas Mekas, Lütfi Özkök, Erika Rabau, Duane Michals, Philippe Koudjina, Marli Shamir e tanti altri), che restituiscono l’immagine di uomo e artista nel mondo attraverso i luoghi, i momenti e gli incontri che hanno contraddistinto la vita di Pasolini.
Pier Paolo Pasolini è stato probabilmente l’artista più fotografato del Novecento. Dai primi anni Cinquanta, quando arriva a Roma, fino ai giorni che precedono la sua morte, è stato colto in centinaia di situazioni, sia pubbliche che private.
Pier Paolo Pasolini ha messo al centro della sua opera i luoghi dove non dominano le regole del mondo borghese occidentale: il Friuli, le periferie di Roma e del Sud, i continenti inesplorati, le grandi città moderne, da Parigi a New York. E i fotografi lo hanno ritratto proprio in questi luoghi. Ogni fotografo ha sottolineato i vari aspetti di Pasolini: uno scrittore che si mostra con eleganti vestiti borghesi ma anche in canottiera e costume da bagno, un volto che sembra talvolta sorridere ma anche guardare ferocemente verso il mondo, come per sfidarlo.
La mostra, che nasce con l’importante contributo di Cinemazero, è frutto di un progetto di ricerca condotto per molti anni negli archivi di tutto il mondo dalla curatrice, e sviluppato per l’occasione insieme a Marco Bazzocchi e Riccardo Costantini, con un comitato scientifico d’eccezione. Grazie a questa attività di ricerca, il pubblico potrà vedere per la prima volta alcuni servizi fotografici del tutto inediti: l’incontro di Pasolini con Man Ray per proporgli di disegnare il manifesto di Salò; Pasolini a Stoccolma (pochi giorni prima di essere ucciso), per farsi conoscere nell’ambiente del Premio Nobel; Pasolini nei Sud del mondo, con Alberto Moravia, Dacia Maraini, Maria Callas. Quando Pasolini va a cercare l’alterità, l’anomalia, che poi ricostruisce sui set dei suoi film. O ancora nei Festival cinematografici e altre occasioni, dove incontra e si confronta con intellettuali e cineasti come Orson Welles, Agnès Varda, Jonas Mekas, Jean-Luc Godard.
L’esposizione intende raccontare con fotografie e numerosi materiali multimediali che gli scatti di Pasolini non possono costruire mai un insieme logico, coerente. La mostra di Villa Manin, con le sezioni complementari del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, vuole proporre nuclei diversi costituiti da servizi fotografici che solo in apparenza sembrano seguire uno sviluppo ma che in realtà mostrano come ogni definizione cronologica di quel momento o di quel periodo risulti impossibile. Nuclei che espongono “mondi micro” (una casa, un viaggio, un festival, un’occasione mondana...) che diventano “macro” nel testimoniare il suo attraversare la storia e la società in cui vive. A Trastevere nel 1953, a Parigi nel 1961, a New York nel 1966 e di nuovo nel 1969, a Berlino durante il festival, a Stoccolma pochi giorni prima di essere ucciso.
Il percorso espositivo presenta, oltre alle fotografie, altri documenti come giornali, dichiarazioni, interviste, video, per contestualizzare le occasioni in cui sono nati i servizi fotografici. E poi fa sentire, con inedite sequenze audio, la voce di Pasolini come ulteriore strumento per rendere presente, o tentare di rendere presente, un autore che è sempre “in fuga”: in fuga da se stesso, in fuga dal mondo, in fuga attraverso le parole e le immagini dei suoi scritti e dei suoi film.
Al Centro Studi Pier Paolo Pasolini sarà presentato il percorso sulle case romane di Pasolini. Dall’aprile 1954 al giugno 1959 il poeta abitò con la madre nella casa di Via Fonteiana 86, nel quartiere di Monteverde. Si trasferì successivamente nell’appartamento di Via Giacinto Carini 45, da cui nel 1963 si mosse per stabilirsi infine nella casa di Via Eufrate, 9 nel quartiere EUR. Questi cambiamenti sono testimoniati dagli scatti presentati a Casarsa. I fotografi che documentano le case di Via Fonteiana e Via Carlini (Marisa Rastellini, Elio Sorci e Pietro Pascuttini) ci permettono di entrare nello studio del poeta e osservarlo alla macchina da scrivere, circondato da lettere, documenti, copioni cinematografici. Vediamo i quadri alle pareti e, in un caso, le tendine di organza alla finestra che s’affaccia su un terrazzino. Qualche anno dopo, la casa di Via Eufrate arredata con mobili Ottocento su cui si notano soprammobili esotici ricordo di viaggi in Africa o in India, divani di velluto, tappeti, fa da sfondo a un servizio di Jerry Bauer, fra i più interessanti per conoscere l’intimità del poeta, immortalato con la madre e gli amici più stretti.
Per maggiori info: www.villamanin.it; www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
Immagine: Pier Paolo Pasolini nella casa di via Eufrate, Roma, 1963 © Gideon Bachmann/Cinemazero
Titolo mostra | Pier Paolo Pasolini. Sotto gli occhi del mondo | Città | Udine | Sede | Villa Manin | Date | Dal 24/09/2022 al 08/01/2023 | Artisti | Pier Paolo Pasolini, Henri Cartier-Bresson, Herbert List, Duane Michals, Jerry Bauer, Jonas Mekas, L, Erika Rabau, Philippe Koudjina, Marli Shamir | Curatori | Silvia Martín Gutiérrez | Temi | Fotografia |
Oltre 170 ritratti inediti di Pasolini in mostra in Friuli in occasione del centenario della sua nascita |