Il PAV Parco Arte Vivente presenta nell’ambito di Artissima la mostra Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera, a cura di Marco Scotini. L’esposizione, visitabile 4 novembre 2023 al 28 aprile 2024, intende indagare la produzione di Piero Gilardi (Torino, 1942-2023) nel corso degli anni Sessanta e proporsi come un omaggio al fondatore del PAV. Il percorso si concentra su un ricco, anche se breve, momento (cinque anni in tutto) caratterizzato dal coinvolgimento di Gilardi in alcune delle tappe più importanti del movimento poverista, tra cui l’esposizione Arte Abitabile (1966) presso la Galleria Sperone, la creazione del Deposito d’Arte Presente di Torino (1967-1969), la teoria dell’arte micro-emotiva, fino al suo definitivo affrancamento dal movimento con la mostra arte povera più azioni povere agli arsenali di Amalfi (1968). Si ripercorrono quindi gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969, nei quali si delineano già i molteplici interessi di Gilardi e il suo grande contributo all’origine del movimento dell’arte povera. Car Crash è la prima di una serie di mostre monografiche di un progetto a lungo termine del PAV che, seguendo una partizione cronologica, approfondiranno l’opera dell’artista.
Fin dagli esordi emerge in Piero Gilardi l’interesse verso il rapporto tra tecnologia, essere umano e natura e il desiderio di creare opere d’arte funzionali animate dallo spettatore, così come l’apertura verso altre discipline, quali le esperienze nell’ambito del design radicale di fine anni Sessanta. La sua è un’instancabile volontà di comprendere e teorizzare il senso più profondo dell’arte e dell’operato di artisti incontrati in ambito internazionale e nazionale, passando da inventore di forme a inventore di formazioni: la sua definizione di “arte micro-emotiva” ne è un esempio.
Questo impegno è testimoniato dalle lettere scritte ad amici e colleghi e dalle corrispondenze per la rivista Flash Art inviate da New York e da diverse città europee, e anticipa l’importanza del suo contributo teorico a due mostre come Op Losse Schroeven (Amsterdam, 1969) e When Attitudes Become Form (Berna, 1969). Gilardi si pone in maniera critica di fronte ai meccanismi che governano il sistema e il mercato dell’arte, ed è per questo motivo che dal 1969 sceglie di allontanarsi temporaneamente dalla scena artistica nazionale e internazionale per dedicarsi all’attivismo politico. in continuità con le istanze sollevate dai movimenti politici del Sessantotto.
Il titolo della mostra, Car Crash, che rimanda a un progetto mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino nel quale Gilardi rievoca l’immagine di “un’auto che slitta silenziosamente sull’olio nero del pavimento”, vuole essere metafora di quegli anni sulfurei durante i quali l’incontro e lo scontro con il sistema dell’arte e la costruzione e decostruzione di relazioni, teorie ed immaginari sono segno dell’alta posta in gioco dell’arte di quel momento.
La mostra del PAV si apre proprio con l’esperienza del Piper e con l’esposizione dei tappeti-natura allestiti all’interno del locale nel gennaio 1967. La discoteca, o meglio il “divertimentificio” torinese, riprendendo la definizione che ne dà Tommaso Trini.
L’apertura di Gilardi verso un’arte pensata per essere vissuta e per coinvolgere in modo diretto il pubblico prende forma fin dalla nascita dei tappeti-natura, ambienti realizzati in poliuretano espanso da calpestare e abitare, a cui l’artista lavora a partire dal 1965. La serie di opere nasce da una suggestione avuta durante una passeggiata nella natura lungo il greto del torrente Sangone nei pressi di Torino, durante la quale l’artista si imbatte in un cumulo di rifiuti abbandonati sull’argine. Da qui la volontà di creare forme rappresentative di un contesto naturale ideale ma utilizzando un materiale artificiale e contemporaneo come il poliuretano espanso, tecnologia che permette la creazione di “oggetti estetici fruibili praticamente”.
Infine, è proprio in quegli anni che la multiforme attività di Gilardi vede l’elaborazione del metodo di lavorazione della gommapiuma e nello specifico l’invenzione da parte dell’artista di un processo di colorazione e finitura resistente alla manipolazione. Formula che viene applicata alla produzione industriale di prodotti di design audaci attraverso la collaborazione con l’azienda Gufram. Un incontro che dà vita all’iconico Sedilsasso (1968), pouf disegnato dallo stesso Gilardi, e ad altri prodotti che hanno fatto parte di quel fermento generato dal design radicale italiano poi riconosciuto su scala internazionale con l’esposizione Italy, The New Domestic Landscape, al Museum of Modern Art di New York nel settembre del 1972.
Car Crash - Piero Gilardi e l’arte povera intende raccontare il giovane artista attraverso tre temi fondamentali, quali lo spazio extra-artistico, dal costume pop al costume politico, e la produzione di arte utile, con l’obiettivo di andare alla radice del suo operato e sollevare le questioni principali della sua pratica che, sviluppandosi in una lunga carriera, hanno condotto alla fondazione del PAV Parco Arte Vivente.
I documenti e le opere presenti in mostra sono stati raccolti attraverso la collaborazione con Archivio Domus, Archivio Fotografico Enrico Cattaneo, Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, Archivio Derossi Associati, Centro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI), Fondazione Centro Studi Piero Gilardi, Fondazione Merz, Galleria Giraldi, Galleria Lia Rumma, Gufram.
Nell’ambito della mostra, le Attività Educative e Formative del PAV propongono, alle scuole e ai gruppi, un ricco programma di attività interamente dedicato alla ricerca metodologica e alle opere di Piero Gilardi, consultabile sul sito web. Per le famiglie, su prenotazione, la seconda domenica di ogni mese è in programma una visita speciale al percorso interattivo Bioma di Gilardi, a cui segue l’attivazione dell’opera pedagogica Puzzle-natura Marina delle Canarie di Gilardi (2015, 53 elementi di poliuretano espanso, lattice di gomma, cesta di vimini). Un’opera interattiva completamente assemblabile che contiene sassi, conchiglie, ricci di mare, frammenti di palme, zolle di terra vulcanica o erbosa. Il puzzle è a disposizione dei visitatori invitati a interagire con l’opera creando forme sempre diverse.
La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.
Nell’immagine: Piero Gilardi nel suo atelier di Via Pastrengo, 28. Torino, 1967
Titolo mostra | Car Crash. Piero Gilardi e l'arte povera | Città | Torino | Sede | PAV Parco Arte Vivente | Date | Dal 04/11/2023 al 28/04/2024 | Artisti | Piero Gilardi | Curatori | Marco Scotini | Temi | Novecento |
Il PAV Parco Arte Vivente indaga gli esordi di Piero Gilardi e il suo contributo all'origine dell'arte povera |