Fondazione Palazzo Te di Mantova presenta per la stagione espositiva 2024 un ampio viaggio intorno al tema delle metamorfosi, celebrando uno dei topoi più ricorrenti ed enigmatici presenti all’interno del palazzo realizzato da Giulio Romano. Questo approccio segue la tradizione avviata nel 2019 che indaga una tematica annuale con la volontà di offrire ai visitatori un nuovo modo per valorizzare il patrimonio permanente del museo, da quest’anno concesso dal Comune di Mantova alla Fondazione. Palazzo Te. Il labirinto delle metamorfosi, questo il titolo scelto per il programma espositivo 2024, raccoglie eventi e mostre dedicati a questa tematica. La metamorfosi, intesa come riflessione sulla natura e sull’umanità, emerge come elemento fondamentale nell’opera di Giulio Romano a Palazzo Te. Il palazzo è ricco infatti di riferimenti a Ovidio e Apuleio, re-interpretazioni moderne e visioni contemporanee: può considerarsi quindi un campionario di forme ispirate alla poesia e alla mitologia antica, ai viaggi e alle scoperte dell’epoca.
Il programma ha preso il via il 27 marzo 2024, con un percorso di visita di Palazzo Te valorizzato da supporti informativi e da un nuovo sistema di illuminazione che intende evidenziare i riferimenti alla metamorfosi nel ciclo decorativo del palazzo. Si trovano infatti già nella prima stanza dell’appartamento “privato”, chiamata proprio Camera di Ovidio, riferimenti alle Metamorfosi di Ovidio. L’antico ingresso pedonale della Loggia delle Muse, adornata da affreschi e stucchi raffiguranti le sette divinità femminili discendenti da Mnemosine, era pensato come emblema e dichiarazione d’intenti e simboleggiava il dominio dell’arte a Palazzo Te. Viene qui presentata la storia di Orfeo ed Euridice, mentre nella Sala dei Cavalli sono illustrate le Fatiche di Ercole. La Camera di Amore e Psiche presenta decorazioni complesse e narra vari episodi mitologici. Al suo interno si trovano il racconto dell’amore tra Psiche ed Eros, tratto dalle Metamorfosi di Apuleio, le storie degli amori di Polifemo e Galatea, Venere e Adone, Marte e Venere, Bacco e Arianna, Pasifae e il toro, presi dalle Metamorfosi di Ovidio, e infine la raffigurazione di Giove e Olimpiade, ispirata dalla Vita di Alessandro di Plutarco. Il percorso prosegue nella Camera delle Aquile con la Caduta di Fetonte, mentre nella Camera dei Giganti la battaglia tra Giove e i Giganti rapisce lo sguardo di tutti i visitatori.
Un convegno internazionale il 21 e 22 giugno esplorerà l’evoluzione del concetto di metamorfosi con interventi di esperti, analizzando come la metamorfosi parli al nostro tempo e le sue relazioni con arte, scienza, religione e psicanalisi.
Il programma continua nell’autunno 2024, dal 5 settembre 2024 al 6 gennaio 2025, con la mostra Il labirinto di Picasso. Poesia, salvezza e metamorfosi, a cura di Annie Cohen-Solal e co-organizzata dalla Fondazione con il Museo Nazionale Picasso di Parigi, che intende aggiungere un’ulteriore interpretazione e dialogo con il mito, rendendolo contemporaneo. Esplorando le fonti d’ispirazione del maestro spagnolo dalla poesia, da Ovidio ad Apollinaire, l’esposizione si focalizzerà sulla forza della trasformazione e sulla mortalità del desiderio, offrendo nuove prospettive anche sull’ambiente circostante. Allestita nelle sale napoleoniche di Palazzo Te, l’esposizione si articolerà in tre sezioni. Nella prima, Picasso e i poeti, si esplorerà il legame tra l’artista e un gruppo di poeti che nella Parigi dei primi del Novecento costituirono il nucleo di avanguardia della città, tra cui Max Jacob, Guillaume Apollinaire, Rainer Maria Rilke. La seconda sezione, Poesia e salvezza, rivelerà come la poesia sia diventata una pratica creativa salvifica per Picasso dal 1935 in poi, quando si trova ad attraversare una profonda crisi personale e professionale. È in questi anni che si applica alla rappresentazione delle immagini mitiche prodotte da Ovidio nelle Metamorfosi. La terza sezione, La metamorfosi vissuta, analizzerà invece l’influenza del tema delle metamorfosi nella vita e nell’arte di Picasso, con particolare attenzione al tema del Minotauro.
Il programma culminerà nella primavera 2025 con la mostra Metamorfosi a Palazzo Te, curata da Claudia Cieri Via, che promuoverà nuovi dialoghi tra il palazzo, Giulio Romano e altri artisti che si sono ispirati alle storie mitologiche. La pianificazione annuale incoraggia la collaborazione tra istituzioni culturali e artisti locali per programmi multidisciplinari, che includeranno mostre, concerti, conferenze e laboratori, rivolti a un vasto pubblico. In quest’ottica, Fondazione Palazzo Te propone l’installazione Mutaforma di Dario Moretti, artista e direttore del Teatro all’Improvviso, e un ricco palinsesto di appuntamenti musicali e performativi, tra cui Metamorphosen di Strauss con Orchestra da Camera di Mantova, Metamorfosi notturne di Ligeti, Six Methamorphosis after Ovid di Britten, Music for eighteen musicians di Reich con MantovaMusica.
La stagione espositiva Palazzo Te. Il labirinto delle metamorfosi è promossa dal Comune di Mantova, prodotta e organizzata da Palazzo Te, con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, in sinergia con Mantova città d’Arte e di Cultura.
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.palazzote.it