Dal 13 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 Palazzo Reale di Milano, nelle sale dell’Appartamento dei Principi, accoglie la prima grande monografica che il capoluogo lombardo dedica a Tullio Pericoli (Colli del Tronto, 1936), sua città d’adozione dal 1961.
La mostra, dal titolo Frammenti, è a cura di Michele Bonuomo, in collaborazione con l’artista, è prodotta e promossa dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Skira Editore e Design Terrae, e l’allestimento è di Pierluigi Cerri. Omaggio alla grande carriera di Tullio Pericoli, artista fecondo le cui opere sono state visibili in esposizioni, su giornali e volumi, l’esposizione intende essere una riflessione sull’attività dell’artista, il quale nell’ultimo ventennio si è dedicato al paesaggio, ma anche a ritrarre personaggi della cultura; note sono inoltre le sue incursioni nel teatro con le messe in scena di opere per l’Opernhaus di Zurigo e il Teatro alla Scala di Milano.
“Dipingo paesaggi”, scrive Tullio Pericoli, “per apprendere la loro lingua e leggere le loro pagine. Una lettura che parte sempre dalla geologia. Li dipingo anche per ricordare che non ci si può e non ci si deve liberare della memoria, per seguire una storia che strato sotto strato si snoda per tempi infiniti. Ma questo forse non è del tutto vero. Non dipingo paesaggi per fare paesaggi. Li dipingo soprattutto per il piacere di dipingere, e di fare un quadro dopo l’altro”.
Presenti in mostra oltre 150 opere, dal 1977 al 2021: gran parte dell’ultima produzione dell’artista si concentra ancora sul paesaggio. Nella sala dedicata ai ritratti si assiste a una sorta di assemblea delle figure più importanti della scena culturale internazionale, amici, colleghi, ispiratori: fisionomie fedeli e allo stesso tempo trasfigurate.
Nel 1961, su spinta di Cesare Zavattini, Tullio Pericoli si trasferisce a Milano, dove vive tuttora. Inizia a collaborare con Il Giorno con disegni che accompagnano racconti di Calvino, Levi, Gadda e Soldati. Negli anni successivi i suoi disegni compariranno sui più importanti giornali, italiani ed esteri. Nel 1984 inizia a lavorare presso La Repubblica, con la quale collabora anche oggi. Contemporaneamente la sua ricerca pittorica, che si era avviata all’inizio degli anni Settanta con la serie delle “geologie”, prosegue con un ciclo di opere che sfoceranno, nel 1980, nella mostra Rubare a Klee alla Galleria Il Milione a Milano. Il paesaggio diventa sempre più centrale nel suo lavoro: nel 1984 il volume Robinson Crusoe per la Olivetti segna una svolta e i disegni che lo compongono saranno esposti per la prima volta al PAC di Milano. Nel 1987, su committenza di Livio Garzanti, realizza, nella storica sede di via della Spiga a Milano, una pittura murale che racconta la vita della sua casa editrice e nel 1991 Milano gli dedica un’importante mostra nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale. I paesaggi della sua terra d’origine fanno da sfondo alle scene e ai costumi dell’Elisir d’Amore di Donizetti che reinventa totalmente per l’Opernhaus di Zurigo nel 1995 e nel 1998 per il Teatro alla Scala di Milano. Nel 2002 realizza le scene e i costumi de Il Turco in Italia di Rossini ancora per l’Opernhaus di Zurigo. Negli ultimi due decenni la sua attività si concentra sempre di più sulla pittura di paesaggio. Nel 2010 un’ampia esposizione presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma dal titolo Lineamenti propone una sintesi pittorica delle sue due principali forme d’espressione.
Per maggiori info: palazzorealemilano.it
Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30; giovedì fino alle 22.30. Chiuso il lunedì.
Biglietti: Intero 6 euro, ridotto 4 euro.
Immagine: Tullio Pericoli, Perdita d’occhio (2011; olio su intonaco intelato, 90 x 180 cm)
Titolo mostra | Frammenti | Città | Milano | Sede | Palazzo Reale | Date | Dal 13/10/2021 al 09/01/2022 | Artisti | Tullio Pericoli | Curatori | Michele Bonuomo | Temi | Novecento, Palazzo Reale di Milano, Tullio Pericoli, Monografica |
A Milano la prima grande monografica dedicata a Tullio Pericoli, sua città d'adozione |