Roma, Palazzo Merulana dedica una mostra ad Antonio Donghi, esponente del realismo magico in Italia

Dal 9 febbraio al 26 maggio 2024 Palazzo Merulana accoglie la mostra Antonio Donghi. La magia del silenzio, a cura di Fabio Benzi e prodotta da CoopCulture. Main sponsor UniCredit, che ha anche contribuito con sedici importanti prestiti delle opere di Donghi, provenienti dalla collezione esposta a Palazzo De Carolis. La mostra è realizzata anche con il contributo della Regione Lazio L.R. 24/2019, Piano Annuale 2023 per attività e ammodernamento - Musei e il patrocinio gratuito di Roma Capitale.

L’esposizione è dedicata ad Antonio Donghi, uno dei maggiori esponenti del realismo magico in Italia, e intende presentare l’intero percorso dell’artista, toccando tutti i temi principali, attraverso le opere provenienti dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dalla Banca d’Italia, dalla collezione UniCredit (già della Banca di Roma) e dalla Fondazione Elena e Claudio Cerasi. Solo tre dipinti (Pollarola, Ritratto di Lauro De Bosis, Annunciata), legati in diverso modo alla collezione Elena e Claudio Cerasi, si sono inseriti nella mostra al di fuori del nucleo delle collezioni pubbliche. Paesaggi, nature morte, ritratti, figure in interni ed esterni, personaggi del circo e dell’avanspettacolo: sono questi i temi affrontati in mostra.

Saranno esposte oltre trenta opere prevalentemente acquistate direttamente alle maggiori mostre del tempo, quali Biennali di Venezia e Quadriennali di Roma, o reperite sul mercato.

La mostra si pone come approfondimento di uno dei principali nuclei pittorici rappresentati nella Fondazione Elena e Claudio Cerasi, che possiede ed espone permanentemente tre capolavori donghiani: Lavandaie (1922-23), Gita in barca (1934), Piccoli saltimbanchi (1938).

Obiettivo della mostra è rimeditare il ruolo, il metodo, le aspirazioni di questo artista chiuso e difficile, ma al tempo stesso creatore di opere uniche e impressionanti per il loro clima sospeso, per la densità di interrogativi che pone allo spettatore pur nell’apparentemente nuda realtà in cui sono presentati gli anonimi protagonisti dei quadri. Alla sua rivisitazione si vuole aggiungere non solo uno studio sulle sue fonti culturali estremamente eclettiche, ma ci si vuole concentrare anche sul ruolo importante che alcune collezioni pubbliche romane hanno svolto per la conoscenza e la diffusione della sua arte.

Per info: https://www.palazzomerulana.it/

Roma, Palazzo Merulana dedica una mostra ad Antonio Donghi, esponente del realismo magico in Italia