Boldini, De Nittis e Zandomeneghi raccontano la Belle Époque in una mostra a Brescia


Dal 25 gennaio al 15 giugno 2025, la mostra a Palazzo Martinengo a Brescia raccoglie più di 80 opere di Boldini, De Nittis e Zandomeneghi, artisti che vissero la Belle Époque nella Parigi del 1870, momento in cui la capitale francese era il centro globale dell’arte.

Palazzo Martinengo a Brescia ospita, dal 25 gennaio al 15 giugno 2025, la mostra La Belle Époque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis, a cura di Francesca Dini e Davide Dotti. La mostra, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, è dedicata alla Belle Époque. L’esposizione presenta una selezione di oltre ottanta opere che Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos e Mancini eseguirono durante il periodo trascorso a Parigi. Nella capitale francese i pittori italiani si affermarono immortalando le piazze parigine, i lunghissimi boulevard, gli eleganti interni borghesi, i caffè e i teatri, cogliendo la figura femminile nella quotidianità e nei momenti privati, divenendo così i cantori della vita moderna. Il percorso espositivo è articolato in nove sezioni composto da opere, per lo più provenienti da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova.

Oltre a celebri dipinti quali il Ritratto di signora in bianco di Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931), Accanto al laghetto dei giardini del Lussemburgo di Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 – Saint-Germain-en-Laye, 1884) e Al Café Nouvelle Athènes di Federico Zandomeneghi (Venezia, 1841 – Parigi, 1917), è possibile immergersi nel clima artistico e culturale della Belle Époque grazie alla selezione di abiti femminili realizzati negli atelier dei sarti parigini che divennero luoghi di ritrovo esclusivi dell’alta società; di coloratissimi manifesti, le cosiddette affiches, che pubblicizzavano i locali alla moda, cabaret, café chantant, spettacoli teatrali e grandi magazzini, disegnati da insigni illustratori quali Cappiello, Dudovich e Metlicovitz; e di raffinatissimi vetri artistici dai decori ispirati alla natura, impreziositi da smalti, dorature e incisioni, realizzati da Emile Gallé e dai fratelli Daum per arredare le case della ricca borghesia.

I nostri “Italiani di Parigi”, etichettati dal critico d’arte Diego Martelli, si muovono sulla scena parigina a partire dal 1870, imponendosi all’attenzione internazionale ora inventando il genere pittorico della “tranche de vie”. I pittori italiani sono indotti a un continuo confronto con l’arte di quella nazione, complici le Esposizioni Universali che vi si tengono periodicamente e che ne promuovono l’immagine a livello internazionale. Mentre Antonio Mancini (Roma, 1852 – Roma, 1930) con i suoi fanciulli del Sud commuove e incanta con il suo virtuosismo, il più giovane Vittorio Matteo Corcos (Livorno, 1859 – Firenze, 1933) infonde nelle sue tele la felicità stessa di un’epoca, la Belle Epoque, segnata dal trionfo dell’eleganza e del lusso.

Il 2025, inoltre, è una data da ricordare e celebrare; l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo festeggia infatti il suo decimo anniversario di attività; in questo decennio sono state oltre 520.000 le persone che hanno visitato le sue proposte espositive, allestite nelle sale dello storico palazzo cinquecentesco a Brescia.

Vittorio Corcos, Messaggio d'amore (1889; Collezione privata)
Vittorio Corcos, Messaggio d’amore (1889; Collezione privata)
Giovanni Boldini, Ritratto di Helena Wertheimer (1902; Collezione privata)
Giovanni Boldini, Ritratto di Helena Wertheimer (1902; Collezione privata)
Federico Zandomeneghi, Cafè Nouvelle Athènes (1885; Collezione privata)
Federico Zandomeneghi, Cafè Nouvelle Athènes (1885; Collezione privata)
Federico Zandomeneghi, Il te (Collezione privata)
Federico Zandomeneghi, Il te (Collezione privata)
Giuseppe De Nittis, Accanto al laghetto dei giardini del Lussemburgo (1875 circa; Collezione privata, su concessione di Galleria Bottegantica)
Giuseppe De Nittis, Accanto al laghetto dei giardini del Lussemburgo (1875 circa; Collezione privata, su concessione di Galleria Bottegantica)
Giovanni Boldini, Signora in bianco (1902; Firenze, Gallerie degli Uffizi)
Giovanni Boldini, Signora in bianco (1902; Firenze, Gallerie degli Uffizi)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLa Belle ?poque. L'arte nella Parigi di Boldini e De Nittis
CittàBrescia
SedePalazzo Martinengo
DateDal 25/01/2025 al 15/06/2025
ArtistiGiovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Antonio Mancini, Vittorio Amedeo Corcos
CuratoriDavide Dotti, Francesca Dini
TemiNovecento, Ottocento, Parigi, Palazzo Martinengo

Boldini, De Nittis e Zandomeneghi raccontano la Belle Époque in una mostra a Brescia
Boldini, De Nittis e Zandomeneghi raccontano la Belle Époque in una mostra a Brescia


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