A Venezia, dal 6 aprile 2025 al 4 gennaio 2026 Palazzo Grassi, Pinault Collection, dedica una personale all’artista Tatiana Trouvé, curata da Caroline Bourgeois, conservatrice capo della Pinault Collection, e James Lingwood, curatore indipendente ed ex co-direttore di Artangel. Ideata in stretta collaborazione con l’artista, Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose è la prima grande monografica di Tatiana Trouvé in Italia e risponde all’invito carte blanche che la Pinault Collection rivolge ai protagonisti dell’arte contemporanea. Si tratta della sua esposizione più ambiziosa fino ad oggi, nella quale l’artista trasforma gli imponenti spazi di Palazzo Grassi in un vasto labirinto di ambienti fisici e immaginari, popolato da sculture e disegni che intrecciano mondi interiori ed esteriori, fondendo ricordi, sogni e immaginazione.
Il percorso espositivo si apre con un’imponente installazione site-specific ideata appositamente per l’atrio di Palazzo Grassi e include numerose nuove sculture, opere della serie The Guardians, una selezione di grandi disegni appartenenti alla serie Les Dessouvenus e settanta lavori su carta provenienti direttamente dallo studio dell’artista, mai esposti prima. Un nucleo di oltre venti opere fa parte della Pinault Collection.
Alcune delle sculture e delle opere su carta più recenti rivelano il segno lasciato nell’artista da eventi drammatici, come le rivolte civili scoppiate nelle strade nelle vicinanze del suo studio a Montreuil, in Francia, durante l’estate del 2023, o l’impatto della pandemia del 2020, rappresentato attraverso disegni realizzati sulle prime pagine dei quotidiani internazionali durante le settimane di isolamento. Nel suo lavoro, Tatiana Trouvé integra anche suggestioni provenienti da culture lontane e strumenti di conoscenza alternativi, come carte nautiche e mappe astronomiche, simboli e oggetti raccolti nel corso dei suoi viaggi.
Lungo la mostra, immagini e oggetti si muovono tra la bidimensionalità e la tridimensionalità, emergendo e riapparendo in scenari diversi. Attraverso un dialogo tra passato, presente e futuri possibili, il lavoro di Tatiana Trouvé trasporta il pubblico in un viaggio tra mondi spaziali, mentali e temporali. Come dichiarato dalla stessa Trouvé nel 2008, “tutti gli elementi che compongono questi mondi si connettono tra loro attraverso affinità, echi, reminiscenze, e questi rapporti disegnano un vagabondaggio condiviso, senza origine né fine, in un ecosistema completamente aperto”.
L’universo artistico di Tatiana Trouvé si nutre di un vasto repertorio di immagini, testi e ricordi, così come di un ampio repertorio di tecniche – dalla fusione alla colata, dalla sbiancatura al disegno, dall’intaglio alla filettatura – e materiali diversificati, tra cui asfalto, marmo, bronzo, canapa, vetro e specchi. Questi elementi vengono applicati a un’ampia varietà di oggetti, tra cui rocce e fiori, valigie e calzature, lucchetti e chiavi, radio e registratori, coperte e libri, per dare vita nelle sue sculture e nei suoi disegni a mondi disorientanti e ipnotici, inquietanti e affascinanti.
Immagine: Tatiana Trouvé, Il mondo delle voci, dalla serie Les dessouvenus (2022; Pinault Collection). Photo credit: Florian Kleinefenn, Courtesy Gagosian © Tatiana Trouvé, by SIAE 2024
Titolo mostra | Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose | Città | Venezia | Sede | Palazzo Grassi | Date | Dal 06/04/2025 al 04/01/2026 | Artisti | Tatiana Trouvé | Curatori | Caroline Bourgeois, James Lingwood | Temi | Arte contemporanea, Venezia |
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Venezia, Palazzo Grassi dedica una personale a Tatiana Trouvé. È la sua prima grande monografica in Italia |