Al Palazzo Ducale di Genova la fotografia umanista francese di Sabine Weiss

Dal 18 novembre 2022 al 12 marzo 2023 il Palazzo Ducale di Genova ospita, nella Loggia degli Abati, la mostra Sabine Weiss. La poesia dell’istante, a cura di Virginie Chardin, prodotta da Atelier Sabine Weiss - Laure Delloye Augustins, con il sostegno di Jeu de Paume del Festival internazionale Les Rencontres de la photographie d’Arles e Photo Elysée sotto l’alto patronato del Consolato generale di Svizzera a Milano e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Tre Oci con Marsilio Arte.

La mostra ripercorrerà l’intera carriera di Sabine Weiss, dagli esordi nel 1935 agli anni Ottanta, attraverso oltre 120 stampe e numerosi documenti e riviste dell’epoca. Tra le più importanti voci della fotografia umanista francese, scomparsa nel 2021 all’età di 97 anni, Weiss è stata l’unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografia, dai reportage ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo. Per questa esposizione sono stati aperti i suoi archivi personali conservati a Parigi, per raccontare, in maniera ampia e strutturata, la sua storia e il suo lavoro.

Nata in Svizzera nel 1924, Sabine Weiss è stata attratta dalla fotografia sin da giovane e ha svolto il suo apprendistato presso lo studio dei Boissonas, una dinastia di fotografi che esercitava a Ginevra dalla fine del Novecento. Dopo la guerra si sposta a Parigi e diventa assistente di Willy Maywald, fotografo tedesco specializzato in fotografia di moda e ritratti. Nel 1950 sposa il pittore americano Hugh Weiss e intraprende la carriera di fotografa indipendente: si trasferisce in un piccolo studio parigino con il marito e frequenta gli ambienti artistici del dopoguerra, ritraendoli in fotografie divenute molto famose. Questo periodo è raccontato in uno dei nuclei principali della mostra.

Nel 1952 la sua carriera ha una svolta decisiva quando fa ingresso nell’agenzia Rapho e il suo lavoro personale ottiene un immediato successo di critica negli Stati Uniti, con mostre al Moma di New York, all’Art Institute di Chicago, al Walker Art Center di Minneapolis e alla Limelight Gallery di New York. Ha ottenuto anche contratti a lungo termine con le più importanti testate americane quali il New York Times, Life, Vogue, Paris Match e Holiday. Prestigiose collaborazioni rappresentate in mostra tramite le fotografie per Vogue, Elle, Charm e Paris Match.

Il percorso espositivo intende porre l’accento soprattutto sulla produzione degli anni Cinquanta, con un particolare focus sulle fotografie dei bambini di strada, le scene parigine, i ritratti di artisti e la fotografia documentaria in un’Europa in ricostruzione dopo la guerra. Da quel momento, e fino ai primi anni 2000, Sabine Weiss ha continuato a lavorare per la stampa illustrata internazionale, oltre che per numerose istituzioni e brand, passando dal reportage ai servizi di moda, dalla pubblicità ai ritratti di celebrità, a tematiche di carattere sociale.

Un’intera sezione è dedicata inoltre ai suoi celebri ritratti di artisti, scrittori, attori e musicisti, tra cui Alberto Giacometti, André Breton, Georges Braque, Joan Mirò, Kees Van Dongen, Robert Rauschenberg, Niki de Saint Phalle, Romy Schneider, Ella Fitzgerald, Brigitte Bardot, Jeanne Moreau e molti altri.

Infine, la rassegna porrà un accento particolare sul suo lavoro personale in bianco e nero a partire dagli anni Ottanta, e sui diversi viaggi in India, Birmania, Bulgaria e Egitto. Lavori che hanno ulteriormente contribuito ad accrescere la sua reputazione di fotografa indipendente, dalla grande sensibilità umanista e una particolare attenzione ai dettagli della vita quotidiana.

Per info: https://palazzoducale.genova.it/

Orari: Da martedì a venerdì dalle 14 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.

Immagine: Sabine Weiss, Gitani (Sainte-Maries-de-la-Mer, Francia 1960) © Sabine Weiss

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