Gualtieri ripercorre in mostra la storia di Umberto Tirelli, raffinato collezionista


Palazzo Bentivoglio a Gualtieri dedica una mostra a Umberto Tirelli per raccontare la sua dimensione privata: fu un collezionista raffinato che formò una raccolta d’arte su misura, partendo da profondi rapporti di amicizia. 

Dal 26 marzo al 3 luglio 2022 Palazzo Bentivoglio a Gualtieri ospita la mostra Umberto Tirelli. La Collezione d’Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022, a cura di Nadia Stefanel, per ripercorrere la storia di Umberto Tirelli (Gualtieri 1928 - Roma 1990), grande sarto del teatro e del cinema che ha vestito divi e divine della Dolce vita romana.

Tuttavia la rassegna non intende concentrarsi sul lato pubblico di Tirelli e sulle sue importanti collaborazioni (tra queste, quelle con Luchino Visconti, Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Jean Cocteau, Gae Aulenti, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Pier Paolo Pasolini), ma sulla dimensione privata, sulla figura di un collezionista raffinato che formò una raccolta d’arte su misura, partendo da profondi rapporti di amicizia con grandi artisti e costumisti.

Tutte le opere esposte sono infatti parte della generosa donazione compiuta nel 1992 da Dino Trappetti, successore di Umberto nella direzione della Tirelli Costumi, a favore del Comune di Gualtieri. Umberto Tirelli era profondamente legato alla sua città natale. Con questa mostra, l’Amministrazione Comunale intende valorizzare e rendere maggiormente accessibili al pubblico le opere ricevute in dono e che, a loro volta, sono state regalate ad Umberto Tirelli da grandi artisti e costumisti nel segno dell’amicizia.

A trent’anni dalla donazione e a quattro anni dalla mostra Umberto Tirelli. Ritorno a Gualtieri, il Comune di Gualtieri e la Fondazione Museo Antonio Ligabue promuovono l’avvio di un percorso di studio e catalogazione della collezione stessa, con un nuovo allestimento che ne favorisce la lettura da parte del pubblico, anche grazie all’aiuto di testimonianze e di pannelli esplicativi.

“La donazione Tirelli-Trappetti”, afferma la curatrice Nadia Stefanel, “fu più di un lascito di fogli, progetti, grafiche e olii di grandi artisti del XX secolo, con cornici e supporti originali, e di due splendidi costumi; fu condividere con le persone del luogo il privato di Tirelli. Perché il suo privato? Perché quella collezione nasceva unicamente da legami di amicizia profondi, da momenti intimi in cui Tirelli collezionava, tra una chiacchiera amichevole e l’altra, piccoli disegni realizzati da grandi amici, che riempivano il suo cuore di quei sentimenti puri che solo i grandi possono avere”.

La mostra si apre con una serie di fotografie che ritraggono, tra gli altri, Maria Callas, Albero Moravia, Ingrid Bergman, Jean-Paul Belmondo, Sofia Loren e Hubert de Givenchy. Il percorso espositivo prosegue in due sezioni: da un lato gli schizzi, i bozzetti e le opere finite di noti personaggi del mondo del teatro che si cimentavano anche nella pratica della pittura (come Bice Brichetto, Yannis Tsaroukis), dall’altro le opere realizzate da nomi celebri del panorama artistico a lui contemporaneo, come Balthus, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Lila De Nobili, Giosetta Fioroni, Renato Guttuso, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Marino Mazzacurati. Tra le opere di maggior interesse si segnalano, ad esempio, il Ritratto di Romolo Valli di Renato Guttuso, Michelina di Balthus, L’Angelo di Giorgio De Chirico, gli Amanti di Marino Mazzacurati. Un importante corpus è costituito dai lavori di Fabrizio Clerici, tutti legati a episodi di vita e amicizia. Nella Sala Icaro sono infine esposti due costumi che fanno parte della collezione: uno indossato da Romolo Valli nell’Enrico IV di Pirandello per la regia di Giorgio De Lullo e l’altro indossato da Romy Schneider in Ludwig di Luchino Visconti. Presenti anche alcune locandine originali, in prestito della Tirelli Costumi.

Il progetto espositivo è completato dall’esposizione in Sala Giove e nel Torrazzo di quindici dipinti e cinque bronzi di Antonio Ligabue selezionati e raccolti da Sergio e Francesco Negri, autorevoli esperti della sua produzione pittorica e scultorea.

Umberto Tirelli. La Collezione d’Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022 è promossa dal Comune di Gualtieri e dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue, è realizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori e con il supporto di Proloco di Gualtieri, con il contributo dei Soci della Fondazione Museo Antonio Ligabue - Emilbanca (main sponsor), Landi Renzo, Boorea, Coopservice - e di Albergo Ligabue, Padana Tubi e S.A.BA.R. Servizi.

Per info e prenotazioni: www.museo-ligabue.it

Orari: Sabato dalle 10 alele 13 e dalle 15 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 19.

Immagine: Mino Maccari, Bozzetto di costume, dettaglio (acquerello, 50 x 63 cm). Foto di Fabio Fantini

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraUmberto Tirelli. La Collezione d'Arte Tirelli-Trappetti
CittàGualtieri
SedePalazzo Bentivoglio
DateDal 26/03/2022 al 03/07/2022
ArtistiUmberto Tirelli
CuratoriNadia Stefanel
TemiNovecento, Gualtieri

Gualtieri ripercorre in mostra la storia di Umberto Tirelli, raffinato collezionista
Gualtieri ripercorre in mostra la storia di Umberto Tirelli, raffinato collezionista


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