Paesaggi di Roma al tempo del Covid: un viaggio nell'arte del lockdown


A Roma, presso la sede dell’associazione Blocco 13, ventuno artisti raccontano la Capitale svuotata dalla pandemia in una mostra dedicata a Ruggero Savinio.

Cinque anni fa, la pandemia di Covid-19 stravolgeva la quotidianità e lasciava le città in un silenzio surreale. Roma, solitamente caotica e viva, si svuotava, assumendo un aspetto inedito, quasi sospeso. Fu proprio in quei giorni che La Repubblica affidò a 21 artisti il compito di raccontare con il loro linguaggio visivo la capitale deserta. Ora, Blocco 13 ripropone quegli stessi lavori in una mostra intitolata Paesaggi d’autore al tempo del Covid, che si terrà dal 22 febbraio al 10 marzo nella sede di via Benzoni 13.

L’esposizione ha un valore che va oltre la memoria storica: è un omaggio a Roma, alla sua resilienza e alla capacità dell’arte di documentare la realtà trasformandola in visione. È anche un tributo a Ruggero Savinio, ultimo artista a contribuire alla serie pubblicata sul quotidiano, scomparso il 1° gennaio 2025 all’età di novant’anni.

Enzo Scolamiero, Del silenzio e della trasparenza (china, pigmenti metallici e acrilici su carta, 35 x 40 cm)
Enzo Scolamiero, Del silenzio e della trasparenza (china, pigmenti metallici e acrilici su carta, 35 x 40 cm)
Francesco Cervelli, Del Tacito infinito andar (olio, 20 x 30 cm)
Francesco Cervelli, Del Tacito infinito andar (olio, 20 x 30 cm)

Il progetto su Repubblica

L’iniziativa prese vita nel marzo 2020, in pieno lockdown, con l’idea di affiancare alle notizie sulla crisi sanitaria una narrazione visiva della città vuota. I lavori degli artisti trovarono spazio nell’Agenda della crisi, ma anche nelle pagine culturali e nella rubrica Bottega di poesia curata da Gilda Policastro. L’intero progetto fu seguito da Carlo Alberto Bucci, che scrisse i testi a commento delle immagini (si possono trovare su Repubblica), con il sostegno della redazione di Repubblica e in particolare di Stefano Costantini e Francesca Giuliani.

Questa formula non era inedita: già in passato Giuseppe Cerasa, allora responsabile della Cronaca di Roma, aveva coinvolto artisti in esperimenti simili, accostando opere a racconti di scrittori, sia sul giornale che nelle mostre nate da quelle pubblicazioni. La raccolta del 2020, tuttavia, assunse un significato speciale, restituendo un’immagine di Roma che ricordava le vedute metafisiche di de Chirico o il Realismo magico di Donghi e Trombadori.

Maurizio Pierfranceschi, Solitudini
Maurizio Pierfranceschi, Solitudini
Giulio Catelli, Fila distanziata (olio su carta, 24 x 30 cm)
Giulio Catelli, Fila distanziata (olio su carta, 24 x 30 cm)
Alessandro Finocchiaro, Villa Borghese (olio su cartone, 26 x 36 cm)
Alessandro Finocchiaro, Villa Borghese (olio su cartone, 26 x 36 cm)

Gli artisti e le opere esposte

Dal 26 marzo al 28 aprile 2020, ogni giorno un’opera inedita interpretava il nuovo paesaggio urbano. Tra le prime, Piazza Dalmazia, ore 15 di Alessandra Giovannoni, seguita dal cortile romano di Giuseppe Modica e dalla luna su San Lorenzo di Felice Levini. Maurizio Pierfranceschi ritraeva inquilini inquieti nel quartiere Monti, mentre Giuseppe Salvatori raffigurava una chiesa con lucertola e sogni a Mentana.

Aprile si aprì con un notturno al Pigneto di Laura Barbarini, seguito dalla magrittiana finestra di Mauro Di Silvestre e dal polemico Garibaldi ferito di Iginio De Luca, un chiaro riferimento ai ritardi nei restauri del monumento. Francesco Cervelli propose una visione concettuale di Montesacro, mentre Marco Colazzo dipinse il cielo di Pietralata. Alfredo Zelli rese piazza del Popolo tridimensionale e irreale, mentre Laura Federici mostrava un Mandrione spopolato.

Giulio Catelli immortalava la fila davanti a un negozio a Torpignattara, mentre Vincenzo Scolamiero evocava il silenzio e il vento in una piazza immaginaria. Elena Nonnis fissava l’attesa davanti a una farmacia nel quartiere Tuscolano, mentre Claudio Palmieri rappresentava il virus con una corona di filo spinato.

Tra le opere più visionarie, il bestiario surreale di Franco Cenci su una terrazza di piazza Vittorio e la via Monte del Gallo da cartolina di Andrea Aquilanti, con la cupola di San Pietro sullo sfondo. Matteo Montani reinterpretava una via de Chirico “scrostata”, mentre Alessandro Finocchiaro dipingeva il laghetto di Villa Borghese.

L’ultima opera pubblicata su La Repubblica, il 28 aprile 2020, fu la veduta delle rovine dello Stadio di Domiziano di Ruggero Savinio, un’immagine potente che chiudeva idealmente la serie. Ed è proprio a lui che questa mostra rende omaggio, ricordando il contributo che ha dato alla cultura visiva italiana.

L’appuntamento è dal 22 febbraio al 10 marzo, solo su prenotazione, per riscoprire Roma attraverso lo sguardo di chi l’ha raccontata nel momento più sospeso della sua storia recente. Per tutte le info e per prenotare la visita: Blocco 13, associazione culturale per l’arte contemporanea, via Benzoni 13, 00154 Roma (Italy)

tel. ++39.3292866299, blocco13roma@gmail.com

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraPaesaggi d’autore al tempo del Covid
CittàRoma
SedeBlocco 13
DateDal 22/02/2025 al 10/03/2025
CuratoriCarlo Alberto Bucci
TemiArte contemporanea, Roma

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