Dal 25 aprile al 28 settembre 2025, il Centro Culturale Altinate | San Gaetano di Padova accoglierà la mostra dedicata a Vivian Maier (New York, 1926 – Chicago, 2009), la fotografa americana il cui talento è stato scoperto solo dopo la sua morte. L’esposizione curata da Anne Morin, dal titolo Vivian Maier. The Exhibition, riunisce oltre 200 fotografie in bianco e nero e a colori, scatti iconici, documenti inediti, oggetti personali e un percorso che consentirà ai visitatori di entrare nel mondo di un’artista tanto misteriosa quanto affascinante.
Nata nel 1926 e scomparsa nel 2009, Vivian Maier ha vissuto una vita lontana dai riflettori. Di professione tata, ha trascorso decenni accudendo bambini, mentre in segreto coltivava una passione profonda per la fotografia. Il suo talento è emerso dopo la sua morte, quando è stato ritrovato il suo corpus di fotografie, scattate nelle strade di New York e Chicago. Quel ritrovamento fortuito ha rivelato al mondo un’artista capace di cogliere l’essenza della vita quotidiana americana con uno sguardo acuto, ironico e profondamente umano. I suoi scatti raccontano con incredibile sensibilità la società americana del XX secolo, soffermandosi su volti, gesti e situazioni. I bambini, le donne, gli anziani, i passanti anonimi diventano i protagonisti di immagini intense, capaci di fermare il tempo e restituire un ritratto autentico dell’epoca.
La mostra è suddivisa in diverse sezioni tematiche che esplorano i soggetti e le caratteristiche distintive del suo stile. Dai suggestivi autoritratti, in cui la fotografa appare riflessa in vetrine e specchi, alle scene di vita urbana, fino ai ritratti di bambini e di persone ai margini della società, ogni scatto racconta un frammento di un mondo osservato con occhi attenti e sensibili. Maier non si limitava a fotografare: registrava su nastro le voci dei passanti, filmava con una cinepresa Super 8 e annotava dettagli delle sue giornate. Questi materiali saranno esposti insieme alle sue fotografie, offrendo un’esperienza che permetterà ai visitatori di entrare nel suo universo creativo.
La mostra è frutto di un importante progetto internazionale. Ideata da Vertigo Syndrome e realizzata in collaborazione con diChroma Photography, l’esposizione è resa possibile grazie al contributo di AcegasApsAmga e vede Frecciarossa come mobility partner e Treno Ufficiale. Il catalogo della mostra, pubblicato da Moebius in collaborazione con Réunion des musées nationaux (RMN) - Grand Palais e il Musée du Luxembourg di Parigi, approfondisce ulteriormente il percorso artistico della Maier, offrendo un’occasione per esplorare il suo lascito.
Avvolta da un’aura di mistero che ha contribuito a farne una figura ancora più affascinante, la storia di Vivian Maier è quella di una donna che ha trasformato la fotografia nella sua vera ragione di vita, pur rimanendo sempre nell’ombra. Mai desiderosa di mettersi in mostra, Maier si celava dietro il suo obiettivo, utilizzando la sua Rolleiflex per catturare immagini indimenticabili, frammenti di vita quotidiana che ha reso immortali.
Professionista come tata, ma fotografa per passione, Maier non separava mai la sua macchina fotografica, scattando con un’urgenza quasi compulsiva. La sua strategia era l’anonimato: non c’erano pose preparate, né scene costruite. Si limitava a documentare, senza forzature, la vita che scorreva intorno a lei, spesso senza pensarci troppo. I suoi scatti, privi di orpelli e artifici, ritraggono bambini di cui si prendeva cura e quelli che incontrava per caso per strada, cogliendo con sorprendente sensibilità i loro sguardi, immortalando attimi di pura vita.
Con un gesto silenzioso della sua Rolleiflex, Vivian Maier ha fermato il tempo per quasi cinque decenni, documentando una varietà incredibile di scene, dai banchieri di Midtown ai senzatetto che dormivano nei parchi, dalle coppie che si abbracciavano agli autoritratti. I suoi oltre 150.000 negativi coprono una gamma vastissima di soggetti, testimoniando la sua meticolosa documentazione della vita quotidiana, dal primo dopoguerra fino agli anni Novanta, ovunque si trovasse. Eppure, fino alla sua morte, il suo lavoro rimase sconosciuto, nascosto in centinaia di scatole. Fu nel 2007 che John Maloof, un agente immobiliare, acquistò una parte dell’archivio di Maier durante un’asta, dopo che era stato confiscato per un mancato pagamento. Subito si rese conto di aver scoperto qualcosa di straordinario, e da quel momento iniziò a cercare altri materiali legati alla misteriosa fotografa, raccogliendo oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe. Il suo impegno culminò nella co-direzione del documentario Finding Vivian Maier (2014), che le ha conferito fama internazionale e ha fatto conoscere la sua arte al mondo.
Titolo mostra | Vivian Maier. The Exhibition |
Città | Padova |
Sede | Centro Culturale Altinate | San Gaetano |
Date | Dal 25/04/2025 al 28/09/2025 |
Artisti | Vivian Maier |
Curatori | Anne Morin |
Temi | Novecento |