Inaugurata il 29 ottobre 2020, ottenendo da subito l’interesse del pubblico e della stampa, e poi costretta a chiudere, come tutti i musei e le mostre il 6 novembre a causa dell’emergenza sanitaria, la rassegna dedicata all’artista del Novecento Ottone Rosai (Firenze, 1895 - Ivrea, 1957) allestita nel Palazzo del Podestà a Montevarchi (Arezzo) ha riaperto ai visitatori e rimarrà visitabile fino al 27 giugno 2021. Una breve riapertura era stata concessa dal 21 gennaio al 12 febbraio: pochi giorni per poter ammirare i capolavori esposti grazie ai preziosi prestiti.
Organizzata dal Comune di Montevarchi, la mostra dal titolo Ottone Rosai. Capolavori fra le due guerre (1918 - 1939) riunisce cinquanta opere del celebre artista, tra disegni e oli, tutte comprese tra il 1919 e il 1932, ovvero il ventennio tra le due grandi guerre. Provenienti da collezioni private, le opere esposte si dividono tra alcune notissime e altre totalmente inedite. Queste ultime costituiscono proprio la novità e la peculiarità della mostra, poiché sono state scoperte grazie alle ricerche del professor Giovanni Faccenda all’interno di collezioni private e nelle case di coloro che, in territorio toscano e non solo, ebbero rapporti con l’artista o con i suoi galleristi ed eredi. Tra le novità si conta il ritrovamento e l’identificazione di un dipinto del 1932, Baroncelli, presentato erroneamente in molte pubblicazioni come Paesaggio, ignorando l’indicazione autografa al verso del quadro, a carboncino, dello stesso Rosai. L’opera è visibile in mostra ed era già presente nella storica rassegna di Palazzo Ferroni del 1932. E ancora, lo straordinario ritrovamento di un vinile in cui Rosai, con la sua voce avvolgente, legge due brani della sua famosa raccolta di racconti Via Toscanella.
Ottone Rosai è uno dei più importanti maestri italiani della pittura del Novecento, che fu in grado di leggere le novità del suo tempo alla luce dell’arte del Trecento e Quattrocento toscano. Dopo gli elogi che Soffici e i Futuristi gli riservarono in occasione di una sua mostra che si tenne nel 1913, quando aveva soli diciotto anni, partì per il primo conflitto mondiale: quell’esperienza si concluse con numerosi atti eroici e vari encomi. Per la prima volta, l’esposizione curata da Giovanni Faccenda (massimo esegeta di Rosai e curatore del Catalogo Generale Ragionato delle Opere di Rosai) intende concentrarsi sulla produzione dell’artista compiuta nell’arco cronologico compreso tra le due guerre, e intende essere unica nel suo genere per varie peculiarità storiche e scientifiche mai prima d’ora esibite. Obiettivo della rassegna è superare una lettura molto spesso superficiale e antiquata dell’arte di uno dei maggiori autori italiani del Novecento, apprezzato da Francis Bacon, che nel 1962 dichiarò durante un’intervista televisiva: “Non esito a fare il nome di Ottone Rosai, uno fra i più grandi pittori di questo secolo: soprattutto gli autoritratti e i nudi che egli ha dipinto, gli uni all’inizio, gli altri alla fine degli anni Quaranta, hanno generato in me profonde riflessioni e non pochi trasalimenti”. Recentemente anche Georg Baselitz ha acquistato opere dell’artista toscano a dimostrazione di quanto la pittura di Rosai sia espressione di una voce contemporanea.
Le opere più famose, quali Follie estive, Partita a briscola, Incontro in via Toscanella, Il Fiaccheraio, sono affiancate da molti inediti, come Donne sulla panchina, l’intera collezione Carpani di Roma, Ragazzo fiorentino, un Paesaggio del 1938. Accanto al nucleo pittorico è presenta un corpus di suoi disegni più rari e pregiati, realizzati nei caffè letterari fiorentini e per le riviste culturali alle quali collaborò.
Il catalogo comprende testimonianze di scrittori, poeti, intellettuali e storici dell’arte che sostennero l’arte di Rosai: tra questi, Soffici, Ungaretti, Palazzeschi, Gadda, Montale, de Chirico, Savinio, Bo, Malaparte, Montanelli, Testori e Pasolini.
È possibile visitare la mostra dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato, la domenica e festivi dalle 10 alle 20. La biglietteria si trova presso l’Ufficio Promozione del Territorio, in via Roma, 89. Il costo del biglietto intero è di 7 euro, mentre per quello ridotto è di 5 euro con l’aggiunta di 0.50 euro per la prevendita. L’acquisto del biglietto dà diritto all’ingresso gratuito al Museo del Cassero per la Scultura (aperto dal giovedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19). Per la prenotazione e l’acquisto del biglietto online è possibile accedere al sito https://discoverarezzo.ticka.it.
La mostra prevede inoltre visite guidate a cura di ItineraCerta (telefono 3297380387; mail visite.palazzopodesta@gmail.com); le visite si effettuano il sabato, domenica e festivi dalle ore 13 alle ore 15 e per gruppi in orari al di fuori dell’apertura della mostra. Il costo della visita guidata è di 5 euro a persona, durata un’ora circa.
Per info: www.comune.montevarchi.ar.it
Immagine: Ottone Rosai, Incontro in via Toscanella, dettaglio (1922; olio su tela, 70 x 35 cm)
Titolo mostra | Ottone Rosai | Città | Montevarchi | Sede | Palazzo del Podestà | Date | Dal 29/10/2020 al 27/06/2021 | Artisti | Ottone Rosai | Temi | Montevarchi, Palazzo del Podestà, Ottone Rosai |
Montevarchi, in mostra l'arte di Ottone Rosai tra le due guerre, tra opere note e inediti |
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