Milano, alla Galleria Bianconi in mostra le distruzioni dell'israeliano Ori Gersht


Dal 3 febbraio al 3 aprile 2022, la Galleria Bianconi di Milano ospita la mostra “Revelations in the folds of time” dell’artista israeliano Ori Gersht.

Dal 3 febbraio al 3 aprile 2022, la Galleria Bianconi di Milano ospita Revelations in the folds of time, personale dell’artista israeliano Ori Gersht, curata da Ermanno Tedeschi e con il patrocino dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata d’Israele in Italia.

Tutto il lavoro di Ori Gersht, scrive Ermanno Tedeschi nel testo di presentazione della mostra, “è pervaso da quella sensazione di movimento fermato nel tempo. Una disposizione certosina degli elementi che improvvisamente viene colpita da uno scoppio. In questa apparente violenza, l’artista immortala una serenità che va al di là della natura. In un certo senso rende viva la natura morta, la coglie nell’infinitesimo attimo in cui deflagra, per poi posarsi a terra, distrutta”. La sua ricerca artistica, da sempre esplora il rapporto fra memoria, storia e paesaggio, adottando un linguaggio estetico metaforico e seducente in cui cerca di cogliere la tensione entropica fra ordine e disordine, rappresentando il conflitto e la violenza presenti nella storia e nascosti nelle pieghe della realtà.

Il percorso della mostra si apre con due grandi lavori dell’ultimo ciclo Becoming, che riflette sulla costruzione della memoria storica così come ci viene presentata e tramandata dai grandi musei occidentali, in cui l’apparente ordine della narrazione nasconde in realtà dei rottami, dei relitti, dei frammenti estratti dai loro contesti originali. Per realizzare queste opere Gersht ha pensato di ricreare una narrazione amplificata utilizzando le cartoline dei bookshop vendute dai grandi musei occidentali quali il Metropolitan Museum of Art di New York, il Getty Museum di Los Angeles, il Rijksmuseum di Amsterdam. L’artista, utilizzando centinaia di cartoline, intende così generare un nuovo ordine, stampando ciascuna cartolina su una lastra di vetro e posizionandole una ad una su un nuovo “muro”, e creando una nuova narrazione che poi distrugge. Gersht, con il fucile ad aria compressa, frantuma il muro e lascia che la fotocamera catturi questo istante come un flusso. È così, come l’artista stesso dichiara, che “viene generato un nuovo tipo di spazio visivo: uno spazio prettamente fotografico dove il passato e il futuro s’incontrano: questo è ’l’adesso’ fotografico”. Questo processo si ripete nelle opere della serie Flowers con cui prosegue la mostra. In esse Ori Gersht realizza allestimenti di nature morte, che rimandano nuovamente alla tradizione pittorica dell’arte italiana e fiamminga e che estrapola dal loro contesto originario per immortalarli proprio mentre vengono fatti esplodere.

La mostra si conclude con la sala dedicata a Giorgio Morandi. In queste opere, della serie New Orders - Evertime, Gersht ricostruisce il teatro di nature morte tipico dell’artista italiano per poi immortalarlo otticamente nel momento della sua esplosione. Come faceva Giorgio Morandi, anche Ori Gersht, tenta di oltrepassare i confini della mera esteriorità, conducendo una battaglia contro l’effimero, l’inconsistenza e il superfluo, con una ritualità e una cura quasi sacrale, per poi sottomettersi alla consapevolezza che le cose vanno in pezzi.

Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito della Galleria Bianconi.

Nell’immagine: Ori Gersht, New Orders, Evertime 21 (2021; archival pigment print, 35 x 43 cm). Su concessione dell’artista e di Galleria Bianconi

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraOri Gersht. Revelations in the folds of time
CittàMilano
SedeGalleria Bianconi
DateDal 03/02/2022 al 03/04/2022
ArtistiOri Gersht
CuratoriErmanno Tedeschi

Milano, alla Galleria Bianconi in mostra le distruzioni dell'israeliano Ori Gersht
Milano, alla Galleria Bianconi in mostra le distruzioni dell'israeliano Ori Gersht


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