Da Modigliani a Licini, le opere della Fondazione Bottari Lattes in mostra a Monforte d’Alba


Dal 29 marzo all’11 maggio 2025, la Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba ospita Echi del ‘900, una mostra che esplora la collezione di Mario Lattes, tra incisioni, disegni e dipinti di artisti come Modigliani, Utrillo e Gallizio. Un viaggio nel collezionismo come espressione creativa.

A Monforte d’Alba, negli spazi espositivi della Fondazione Bottari Lattes, dal 29 marzo all’11 maggio 2025, si terrà la mostra Echi del ‘900: le collezioni della Fondazione Bottari Lattes. L’esposizione, curata da Armando Audoli, offrirà una panoramica su oltre quaranta opere selezionate tra le più rappresentative del patrimonio della Fondazione, permettendo di approfondire l’universo artistico e collezionistico di Mario Lattes (Torino, 1923 – 2001). Pittore, incisore, editore e scrittore, Lattes non si limitò a raccogliere opere d’arte, ma sviluppò un collezionismo concepito come parte integrante del suo percorso creativo. Il suo interesse per la grafica, il disegno e la pittura è ben visibile nelle opere esposte, che testimoniano la sua volontà di esplorare e comprendere le diverse forme artistiche del Novecento. La mostra non si limita a presentare la raccolta originaria dell’artista, ma include anche le acquisizioni successive di Caterina Bottari Lattes, che ha arricchito la collezione con opere selezionate secondo la propria sensibilità.

Uno dei nuclei più significativi dell’esposizione è quello dedicato all’incisione, con autori che hanno segnato la storia della grafica del Novecento. Tra gli italiani, spiccano Luigi Bartolini e Mario Calandri, entrambi raffinati incisori, mentre tra gli stranieri figurano il francese Jean-Pierre Velly e il ceco Jiří Anderle. Le loro opere rivelano l’interesse di Lattes per la qualità tecnica e la ricerca espressiva, dimostrando un approccio collezionistico strutturato e consapevole. Il percorso espositivo prosegue con una selezione di disegni di alcuni tra i più importanti artisti del secolo scorso. Tra questi, i visitatori potranno ammirare fogli di Amedeo Modigliani, Osvaldo Licini, Fausto Melotti e Renzo Vespignani. L’attenzione al disegno come strumento di indagine e sperimentazione visiva trova in queste opere una delle espressioni più alte, offrendo uno spaccato delle diverse sensibilità artistiche che hanno segnato il Novecento. Ampio spazio è dedicato anche alla pittura, con opere che spaziano dal panorama internazionale a quello piemontese. Accanto a un nome di rilievo come Maurice Utrillo, maestro della pittura francese della prima metà del Novecento, emergono figure fondamentali della scena artistica piemontese. Pinot Gallizio, occupa una posizione di rilievo nell’allestimento, affiancato da Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, Albino Galvano, Carlo Terzolo e Francesco Tabusso. La varietà stilistica di questi artisti evidenzia la ricchezza della collezione Lattes e il suo legame con il territorio.

L’iniziativa non si limita all’esposizione delle opere, ma propone un programma di attività collaterali rivolte al pubblico. Durante l’intero periodo della mostra, saranno organizzati laboratori didattici e visite guidate per le scuole, offrendo ai più giovani la possibilità di conoscere e approfondire l’arte del Novecento in modo diretto e coinvolgente. La mostra Echi del ‘900 sarà visitabile gratuitamente senza prenotazione. Gli orari di apertura prevedono l’accesso dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30, mentre nel fine settimana e nei giorni festivi gli spazi espositivi saranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’evento è sostenuto dalla Regione Piemonte e gode del patrocinio del Comune di Monforte e dell’Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo.

Amedeo Modigliani, Seduta d’uomo seduto verso destra
Amedeo Modigliani, Seduta d’uomo seduto verso destra
Mario Sironi, Parete sacra
Mario Sironi, Parete sacra
Pinot Gallizio, Senza titolo, tecnica mista su tela, 1963
Pinot Gallizio, Senza titolo (1963; tecnica mista su tela)

Chi era Mario Lattes

Mario Lattes è stato un pittore, scrittore ed editore di rilievo nella scena culturale torinese della seconda metà del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire alle leggi razziali, si rifugiò prima a Roma e poi a Rieti, unendosi successivamente alle truppe alleate in qualità di interprete. Nel 1945 fece ritorno a Torino, una città che amava e al tempo stesso detestava. Dopo la guerra, assunse la direzione della Lattes Editori, casa editrice fondata dal nonno Simone Lattes nel 1893. Collaborò con scritti e disegni alle principali riviste culturali dell’epoca e nel 1953 fondò la rivista Galleria, poi rinominata Questioni, affermandosi come una voce autorevole nel dibattito culturale, non solo torinese.

Tra il 1958 e il 1985 scrisse romanzi, racconti e poesie, oltre alla sua tesi di laurea Il Ghetto di Varsavia, oggi raccolti nell’edizione critica Opere, pubblicata da Olschki. Parallelamente, portò avanti un’intensa attività artistica: la sua prima mostra si tenne nel 1947 presso la galleria La Bussola di Torino, segno di un percorso maturato già durante il soggiorno laziale e approfondito nel corso della sua vita, sia come artista che come collezionista. Fino alla fine degli anni Novanta, espose con mostre personali a Torino, Roma, Milano, Firenze e Bologna, partecipando con successo a due edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Torino e di Roma, oltre che a numerose collettive.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraEchi del ‘900
CittàMonforte d'Alba
SedeFondazione Bottari Lattes
DateDal 29/03/2025 al 11/05/2025
ArtistiArtisti vari
CuratoriArmando Audoli
TemiNovecento, Arte contamporanea, Arte Moderna, Fondazione Bottari Lattes

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