È in programma dal 10 agosto al 18 novembre 2018, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la mostra Oikos. La casa in Magna Grecia e Sicilia. Tema dell’esposizione sono la casa e il modo di abitare nella Magna Grecia: un percorso che si avvale di oltre cento reperti della collezione del Museo e di altre importanti raccolte pubbliche, come quelle dei Musei Archeologici Nazionali di Napoli e di Taranto, del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa, dei Parchi Archeologici di Paestum e dei Campi Flegrei e del Museo Archeologico dell’Antica Kaulon.
L’esposizione è curata da Carmelo Malacrino, direttore del museo reggino, e dall’archeologo Maurizio Cannatà. “Sarà un affascinante viaggio nel tempo attraversando la casa greca”, spiega Malacrino, “per conoscerne la distribuzione degli spazi, gli arredi, gli oggetti d’uso quotidiano comune, ma anche i suoi protagonisti, accolti dal benvenuto dei padroni di casa, con le donne affacciate alla finestra avvolte nei loro himatia. L’allestimento è stato concepito con il supporto degli strumenti multimediali per presentare concretamente quale fosse il modo di vivere e di abitare in Magna Grecia”. Il filo conduttore della rassegna è l’oikos, termine che per i greci designava “la casa intesa come spazio fisico di vita dei suoi abitanti e, al tempo stesso, la famiglia con i suoi beni. Attraverso la scelta espositiva dell’allestimento delle vetrine, i pannelli didattici, le ricostruzioni grafiche e digitali architettoniche e i video in 3d di descrizione di momenti di vita quotidiana, abbiamo voluto ricreare le forme dell’abitare nel mondo greco antico”.
“La casa”, spiega Cannatà, “è per i Greci antichi l’espressione dell’identità della comunità dei suoi abitanti e si evolve nel tempo a seconda di come cambia la società. Nella lingua greca non esiste un termine equivalente al latino familia. Esiste un unico termine, oikos. E ciò significa che rispetto ai legami di sangue prevale l’appartenenza al gruppo familiare, cellula base della società”. Se nel corso dei secoli, nel mondo greco antico in Calabria e in Sicilia, si modifica l’organizzazione strutturale degli spazi della casa, spiega ancora Cannatà, non cambia la funzione degli ambienti rispetto ai ruoli all’interno della famiglia: “l’uomo, cittadino, politico, atleta e guerriero, vive nell’andron i momenti conviviali, delle relazioni esterne, nel simposio. La donna sovrintende ai lavori domestici e ha nel gineceo il suo regno indiscusso”.
La mostra è visitabile negli orari d’apertura del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 20. Biglietto intero 8 euro, ridotto 5 euro (e ulteriori riduzioni il mercoledì: 6 euro l’intero e 4 il ridotto). Per le “Notti d’Estate al MArRC”, fino all’8 settembre 2018, la sera del giovedì e del sabato l’orario è prolungato fino alle 23 e dalle 20 alle 23 si entra con un biglietto di soli 3 euro. Per tutte le info è possibile visitare il sito www.museoarcheologicoreggiocalabria.it.
Titolo mostra | Oikos. La casa in Magna Grecia e Sicilia | Città | Reggio Calabria | Sede | Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria | Date | Dal 10/08/2018 al 18/11/2018 | Temi | Archeologia |
Oikos: a Reggio Calabria una mostra su come si abitava nella Magna Grecia |