Venezia, nello storico Negozio Olivetti in mostra le sculture in vetro di Tony Cragg

Fino al 1° settembre 2024 il Negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia ospita la mostra Tony Cragg. Le forme del vetro, a cura di Cristina Beltrami e Jean Blanchaert e realizzata dal FAI in collaborazione con la Fondazione Berengo. Lo storico negozio è infatti Bene di proprietà di Assicurazioni Generali, affidato dal 2011 alla cura e alla gestione del FAI. In sintonia con gli spazi progettati da Carlo Scarpa, è esposta una selezione di sculture in vetro provenienti dalla collezione personale di Tony Cragg (Liverpool, 1949) oltre a un’opera creata ex novo dall’artista in stretto dialogo con gli spazi scarpiani.

Tra i maggiori artisti della scena internazionale, Tony Cragg continua a reinventare il linguaggio della scultura sviluppando complesse relazioni tra materia e forma. A partire dagli anni Ottanta, l’artista ha ampliato la gamma dei materiali utilizzati, riuscendo sempre, forse anche grazie alla sua formazione scientifica, a penetrare l’essenza di ciascuna materia e a sfruttarne al meglio ogni potenzialità. Questo approccio lo ha portato a lavorare con una vasta varietà di materiali, tra cui bronzo, ferro, ceramica, legno e vetro.

La mostra presenta più di venti sculture in vetro che, insieme a una raccolta di disegni appartenenti sempre all’artista, raccontano la sua lunga esperienza con questo materiale. Inoltre, illustrano il processo creativo di Cragg, il quale ha ammesso che la fase di disegno anticipa ogni sua opera, diventando un’attività quotidiana. Da sempre attratto dal lavoro di Carlo Scarpa e dalla straordinaria capacità degli spazi da lui progettati di accogliere la scultura e profondamente colpito dalla visita a Negozio Olivetti, Tony Cragg ha creato una scultura inedita con cui vuole omaggiare il grande architetto veneziano e la sua opera.

Tutte le sculture presenti al Negozio Olivetti sono state realizzate a Murano, in vetro soffiato e in vetro massiccio, con qualche incursione seguendo la tecnica della cera persa, o soffiate interamente a mano. Cragg si avvicina al vetro artistico negli anni Novanta in Olanda, ma è a Murano che raccoglie le sfide tecniche più complesse grazie alla millenaria perizia tecnica dei maestri, e alla consolidata collaborazione con la fornace della Fondazione Berengo.

Accompagna la mostra un catalogo, edito da Linea d’Acqua, e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Berengo, che include un intervento critico di Jean Blanchaert, un affondo sulla sezione della grafica di Marta Spanevello e infine una lunga intervista all’artista sul tema del vetro realizzata da Cristina Beltrami. L’esposizione sarà affiancata da materiale multimediale scaricabile online che presenta nel dettaglio la complessità del processo creativo di queste sculture.

Immagini: Tony Cragg. Foto di Francesco Allegretto. Courtesy Berengo Studio.