Dal 14 settembre al 15 ottobre 2022 Palazzo Grenoble a Napoli ospita la mostra La Nouvelle Vague di Raymond Cauchetier, dedicata a uno dei più grandi fotografi di scena della fine degli anni Cinquanta, Raymond Cauchetier. L’Associazione Palatine presenta per la prima volta nel capoluogo campano una mostra sul fotografo dopo la sua scomparsa.
Nato a Parigi nel 1920, Cauchetier ha firmato gli scatti iconici di Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo sugli Champs-Élysées in À bout de souffle o la risata di Jeanne Moreau che corre sul ponte con Jules et Jim. Fotografo di scena di Godard, Truffaut, Demy, Rozier e Chabrol, seppe meglio e prima di tutti guardare una generazione nuova, capace di irrompere ancora oggi nel cinema e nell’immaginario collettivo.
C’è lui davanti a Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo che scendono gli Champs Elysées facendo saltare gli schemi del vecchio cinema, lui davanti a Jeanne Moreau che corre per sempre libera sul ponte con Jules e Jim, ed è grazie a lui che possiamo vedere e rivedere il giovane Truffaut filmare affacciato a una finestra. Il nome di Raymond Cauchetier è rimasto praticamente sconosciuto per decenni, eppure i suoi scatti li conoscono tutti. Parigino del 12° arrondissement, morto nel febbraio 2021 a 101 anni, è stato il fotografo della Nouvelle Vague. Ha realizzato immagini che sono diventate tra le più iconiche della storia del cinema. Diventò fotografo di scena per caso: era stato partigiano poi arruolato nell’aviazione militare francese e inviato in Indocina nel 1951, dove si occupava del servizio informazione. Per illustrare un album fotografico destinato ai militari, aveva acquistato e imparato a usare la sua prima Rolleiflex.
Di ritorno a Parigi sperava di trovare lavoro a Paris Match, si ritrova invece sugli Champs Elysées nell’agosto 1959 accanto a Jean-Luc Godard che comincia le riprese di À bout de souffle. Non dice di aver imparato a fotografare facendo il soldato, ma applica sul set quello che faceva nelle zone di guerra: andare a caccia d’immagini. Cauchetier mette in scena gli attori, spia i registi, li coglie mentre scrivono una sceneggiatura a un café, mentre girano con la camera sulla spalla, oppure nascosta in un carretto della posta in mezzo ai passanti, li immortala mentre suggeriscono i dialoghi di una scena, in diretta. Li osserva così bene da diventare anche lui regista: crea fotoromanzi, scrive sceneggiature, dirige gli attori, inventa un modo nuovo di utilizzare le luci, sbattendo i flash contro i muri e i soffitti: “Se ne ispirarono i registi della Nouvelle Vague - osservava - e i critici, che ai fotoromanzi non si avvicinavano nemmeno per sbaglio, gridarono al colpo di genio…”.
Belmondo e Seberg che scendevano gli Champs Elysées. La loro passeggiata, il loro sorriso che regalò a un’epoca quel vento di leggerezza, ribellione e libertà, lo dobbiamo a Cauchetier. E attraverso questa retrospettiva lo si vuole omaggiare.
Per info: https://www.institutfrancais.it
Nell’immagine, Jeanne Moreau che corre sul ponte con Jules et Jim
Titolo mostra | La Nouvelle Vague di Raymond Cauchetier | Città | Napoli | Sede | Palazzo Grenoble | Date | Dal 14/09/2022 al 15/10/2022 | Artisti | Raymond Cauchetier | Temi | Napoli, Fotografia, Nouvelle Vague |
Napoli dedica una mostra a Raymond Cauchetier, fotografo della Nouvelle Vague |