La Fondazione Morra Greco di Napoli ha aperto un nuovo capitolo del suo dialogo con l’arte contemporanea attraverso Bauen und Töten (“Costruire e Distruggere”), una mostra dedicata a uno dei più significativi artisti tedeschi contemporanei, Gregor Schneider (Rheydt, 1969). L’esposizione, aperta il 19 dicembre 2024 e visitabile fino al 22 febbraio 2025 presso Palazzo Caracciolo di Avellino, sede della Fondazione nel centro storico di Napoli, rappresenta un evento significativo non solo per il percorso dell’artista ma anche per la stessa istituzione, che avvia così un’importante fase di riflessione sul proprio ruolo culturale.
La mostra, il cui titolo riecheggia l’atto di creare e demolire che è alla base della poetica di Schneider, propone un viaggio attraverso la sua carriera, dalle prime opere performative e fotografiche fino ai lavori più recenti. Tra i temi centrali dell’esposizione, il concetto di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale) rappresentato dalla leggendaria Haus u r di Rheydt, un progetto iniziato nel 1985 e ancora in corso. Questo spazio, che l’artista ha trasformato in un continuo laboratorio di idee, riflette il suo interesse per il confine tra rappresentazione e realtà, memoria personale e collettiva.
“La collaborazione con Gregor Schneider, a distanza di quasi due decenni, è un’opportunità per confrontarsi nuovamente con un linguaggio artistico che scardina certezze e sfida le convenzioni”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione Maurizio Morra Greco. “Bauen und Töten non è solo una mostra, ma una tappa fondamentale nel nostro viaggio come istituzione culturale: è come chiudere un cerchio, per poi aprirne un altro con rinnovato entusiasmo, a dimostrazione del nostro impegno costante nei confronti della città di Napoli e dell’arte contemporanea”.
Tra le opere esposte, la Haus u r occupa un posto centrale: questa struttura domestica, trasformata in opera d’arte, è stata riconosciuta a livello internazionale con il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2001. Accanto a essa, il pubblico potrà scoprire lavori come la serie It’s All Rheydt, Kolkata (2011), che esplora il rapporto tra la modernità occidentale e la religione Hindu, e i video di Sunny Demise, Tagebau Hambach (2022), dedicati ai villaggi spopolati nelle aree minerarie di lignite vicino Rheydt, città natale dell’artista. Quest’ultimo progetto è particolarmente significativo: Schneider ha utilizzato materiali provenienti da questi luoghi già negli anni Ottanta per dare vita alla sua Haus u r. L’allestimento della mostra dialoga con gli spazi storici di Palazzo Caracciolo di Avellino, sfruttando i dettagli architettonici come le pitture settecentesche e gli ornamenti in stucco. Questa integrazione aggiunge nuove stratificazioni al tema centrale della mostra, interrogandosi sulle implicazioni simboliche del “costruire e distruggere”.
Un altro punto focale di Bauen und Töten è la riflessione sulla memoria. In un momento storico complesso, l’arte di Schneider si fa portavoce di un messaggio universale: la necessità di ricordare per evitare il ripetersi di traumi culturali e collettivi. Le sue opere evocano il potere trasformativo della memoria, non solo come strumento personale ma come elemento fondamentale per la costruzione di un’identità collettiva.
La mostra si avvale del supporto dell’IFA (Institut für Auslandsbeziehungen) e si inserisce in un periodo di grande fermento per la Fondazione Morra Greco. Bauen und Töten inaugura infatti un ciclo di iniziative che vedranno la Fondazione impegnata nella programmazione del 2025, incluse nuove esposizioni e la prossima edizione di EDI Global Forum, un evento dedicato all’arte contemporanea e alla riflessione culturale globale. Questo progetto è cofinanziato nell’ambito del Piano Strategico Cultura e Turismo 2024/2025 - Progetto Global Forum Mostre d’arte contemporanea EDI 2024, confermando il ruolo della Fondazione come punto di riferimento per la scena artistica italiana e internazionale.
Nato a Rheydt nel 1969, Gregor Schneider è una figura centrale nell’arte contemporanea. La sua carriera, che abbraccia oltre quarant’anni, è segnata da un approccio radicale che sfida le convenzioni del mercato e il ruolo dell’arte nella società. Tra le istituzioni che hanno ospitato le sue opere figurano il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles e la Tate Gallery di Londra. Nel 2001 ha vinto il Leone d’Oro alla 49ª Biennale di Venezia.
In Italia, le sue opere sono state esposte in sedi prestigiose come il Museo MACRO e Art City Bologna. Alcuni dei suoi lavori fanno parte della Collezione Morra Greco di Napoli, consolidando un legame che trova ora una nuova espressione con questa mostra.
Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale della Fondazione Morra Greco.
Titolo mostra | Bauen und T?ten | Città | Napoli | Sede | Fondazione Morra Greco | Date | Dal 19/12/2024 al 22/02/2025 | Artisti | Gregor Schneider | Temi | Arte contemporanea |