Una mostra breve ma di grande interesse quella che, dal 25 ottobre fino al 10 novembre 2017, presso la Fondazione Mudima di Milano, vede esposte le opere di Nanni Balestrini (Milano, 1935) sul tema della rivoluzione. L’esposizione, intitolata Nanni Balestrini. Ottobre Rosso e curata da Gianluca Ranzi, arriva nel centenario della rivoluzione russa: l’artista intende rievocare l’arte degli avanguardisti di quel periodo per avviare non un discorso storico, bensì una rivisitazione ideale, esattamente come ideale fu l’arte sovietica realizzata tra il 1907 e il 1917. L’arte, allora, era intesa come azione di rottura: Nanni Balestrini vuole porre l’accento su questo aspetto di certa pratica artistica. In che modo raggiungere questo obiettivo? Nanni Balestrini ha rivisitato alcuni capolavori dei grandi dell’epoca, come Kandinskij, Lisickij, Rodchenko, contaminandoli con la scrittura visiva che è cifra peculiare del suo stile.
Le opere di Balestrini, ma anche quelle dell’avanguardia russa, si collocano dunque oltre la storia, perché, scrive il curatore, “un demone comune li abita entrambi: la continua mobilità delle piattaforme espressive con la loro costante interazione, che poi significa messa al bando della tradizione immutabile, della difesa oltranzista del passato e delle sue eredità. Per Balestrini il lavoro è in realtà un lavorìo, continuo e meticcio, ed è su questo terreno d’una tendenzialità plurilinguista che avviene il prodigio per cui oggi la fenice risorge. Ma che cosa risorge? Al di là di ogni processo di mitizzazione o demitizzazione storica qui riemerge una sorta di categoria del politico, un’intenzione profonda, per dirlo con Karl Mannheim, che al di là del comunismo storico si riaggrega intorno al codice genetico particolare e distintivo della sinistra: l’egualitarismo, i valori di emancipazione e di libertà dell’uomo, e basta leggere i frammenti inseriti da Balestrini tra le immagini per rendersene conto”. L’Ottobre Rosso di Nanni Balestrini, conclude, “riporta le idee in prio piano, non più ammiccando all’utopia di una società in cui tutti siano uguali in tutto, ma rivendicando quell’esigenza insopprimibile a rendere più uguali i diseguali”.
L’esposizione è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito. Per informazioni e contatti è possibile recarsi sulla pagina della mostra nel sito della Fondazione Mudima.
Nell’immagine, la rivisitazione di “Spezza i bianchi col cuneo rosso” di El Lisickij a opera di Nanni Balestrini.
Titolo mostra | Nanni Balestrini. Ottobre Rosso | Città | Milano | Sede | Fondazione Mudima | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Nanni Balestrini | Curatori | Gianluca Ranzi | Temi | Novecento, arte e storia |
Ottobre Rosso: Nanni Balestrini rivisita le avanguardie russe a Milano nel centenario della rivoluzione |