Le fotografie di Massimo Sestini in mostra al Museo di Santa Giulia di Brescia


Dal 24 settembre 2024 al 2 marzo 2025 presso il Museo di Santa Giulia a Brescia, il photoreporter Massimo Sestini racconta oltre 30 anni di vita sociale e civile d’Italia attraverso 53 immagini, tra cui Mare Nostrum, vincitrice del World Press Photo.

Il noto scatto Mare Nostrum di Massimo Sestini (Prato, 1963), vincitore del World Press Photo Award 2015, è al centro della mostra personale Zenit della Fotografia curata da Angelo Bucarelli che il comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Freccianera Fratelli Berlucchi e con il sostegno Fondazione Grana Padano ETS dedicano al photoreporter toscano, in programma dal 24 settembre 2024 al 2 marzo 2025 al Museo di Santa Giulia a Brescia. La mostra è l’atto conclusivo dell’edizione 2024 del Brescia Photo Festival, kermesse giunta alla VII edizione, promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana, quest’anno declinata attorno al tema Testimoni, un termine che sottolinea la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della nostra storia attraverso il racconto che gli artisti ne fanno, traducendolo in opera d’arte che supera i confini del mezzo fotografico. L’esposizione presenta una selezione di 53 immagini di Sestini, allestite in dittici, trittici e polittici, che ripercorrono oltre trent’anni di carriera.

Il titolo Zenit della Fotografia si riferisce alla capacità di Sestini di sfruttare, ben prima dell’avvento dei droni, la potenza della fotografia aerea e acrobatica, un genere di cui è divenuto maestro indiscusso. I suoi scatti esplorano angolazioni insolite e offrono una visione inedita della scena rappresentata. Sestini si è lanciato tra cielo e terra per catturare l’essenza della vita umana dall’alto, immergendosi anche nelle profondità dei mari per immortalare surreali visioni subacquee, tra cui gli scatti emblematici del patrimonio archeologico sommerso. L’allestimento espositivo curato dallo studio milanese Top Tag, composto dagli architetti Nick Bellora, Nicole Bonini e Francesco Carli, si focalizza sui momenti cruciali della storia contemporanea italiana, esplorando i temi più significativi per Massimo Sestini. Nella prima sezione, intitolata Storie, vengono presentati alcuni dei suoi scatti più iconici, tra cui le fotografie scattate a Capaci poche ore dopo l’attentato al giudice Giovanni Falcone. Utilizzando un piccolo aereo da turismo, dal quale aveva rimosso il portellone laterale per potersi affacciare, Sestini ha catturato la drammaticità del momento. Tra le altre immagini, si annoverano quelle relative all’attentato di via D’Amelio, che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque membri della sua scorta, oltre a momenti tragici come il naufragio della Costa Concordia, i funerali di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, e la calamità del Moby Prince. Le sue fotografie documentano anche i devastanti effetti del terremoto de L’Aquila nel 2009 e il dolore dei funerali di stato.

La sezione Icone raccoglie immagini di alcune delle competizioni sportive italiane più celebri a livello mondiale, come il Palio di Siena, la Barcolana di Trieste e la corsa ciclistica Strade Bianche in Toscana. Qui emergono due opere inedite dedicate a Brescia, che celebrano simboli emblematici della città lombarda: la 1000 Miglia, la più importante manifestazione automobilistica di auto storiche al mondo, che ha sempre inizio e termine a Brescia, e il sito archeologico di Brescia romana, tra i più significativi e ben conservati d’Italia. In questo contesto, l’eleganza delle vetture si fonde con la monumentalità del Capitolium, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2011. Il progetto, realizzato il 11 giugno 2024 in concomitanza con la partenza della gara, ha beneficiato della collaborazione con la 1000 Miglia e della Guardia di Finanza, che ha svolto un ruolo chiave nella sua realizzazione, fornendo un elicottero. L’immagine, che vede protagonista il Parco archeologico di Brescia romana in un evento artistico straordinario, sarà esposta in mostra accanto a una foto che ritrae la preparazione della scena.

Nella sezione Patrimonio, oltre alle immagini note della cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze e dell’Etna in eruzione, si trovano anche fotografie realizzate per la Marina Militare Italiana. Particolare attenzione è riservata all’Amerigo Vespucci, considerata “la nave più bella del mondo”, accompagnata da scatti che esplorano la superficie del mare e le attività dei sommozzatori del nucleo SDAI della Marina Militare di Napoli, impegnati nel monitoraggio dei mosaici del III secolo a.C. nel Parco archeologico Sommerso di Baia. Tra i temi che Massimo Sestini ha affrontato con particolare sensibilità emerge quello dell’immigrazione. Al centro della mostra si trova la fotografia Mare nostrum, che documenta il salvataggio di un barcone di migranti da parte della Marina Militare Italiana. Lo scatto, cercato per due anni, cattura l’istante preciso in cui i volti dei migranti, stipati sulla barca, si illuminano alla vista dei soccorsi. Emblematico è uno scatto del 2024 che richiama l’attenzione sull’attualità di un’immagine di dieci anni prima, in cui un barcone era carico solo di camere d’aria e misere masserizie, simbolo delle decine di migliaia di uomini, donne e bambini scomparsi nel Mediterraneo. La rassegna si completa con la sezione Sicurezza, in cui Massimo Sestini documenta il lavoro di vari corpi militari e dei Vigili del fuoco. Tra le immagini, spicca una sequenza originale che testimonia il recupero e la detonazione di una mina inesplosa risalente alla Seconda guerra mondiale. Infine, con Fotografo inquieto, ultima sezione della mostra, Sestini si ritrae in un autoritratto curioso e ironico, inserito in un servizio sulla prostituzione europea. A corredo della mostra è disponibile un prezioso volume edito da Skira Arte, contenente saggi di Angelo Bucarelli, Denis Curti e Massimo Sestini.

La mostra Zenit della Fotografia ha un suo ulteriore sviluppo anche a Borgonato di Corte Franca, ove sarà allestita dal 22 ottobre fino al 2 marzo 2025 una sezione della monografica negli spazi della cantina storica di Freccianera Fratelli Berlucchi, main sponsor dell’esposizione e già partner di Fondazione Brescia Musei anche nella realizzazione della mostra Gabriele Micalizzi. Legacy. Materia-Storia-Identità. Due mostre che corrono parallele: Gabriele Micalizzi è pure allestito nella Sala dell’Affresco del Museo di Santa Giulia e che testimoniano due modalità diverse e complementari di essere photoreporter: estremo, in guerra, Micalizzi, funambolico, Massimo Sestini.

“La mostra Massimo Sestini. Zenit della fotografia è un magnifico viaggio attraverso un mondo di immagini sorprendenti. L’esposizione raccoglie scatti divenuti famosi come Mare Nostrum, rappresentazione iconica e sconvolgente di un barcone colmo di migranti premiata nel 2015 con il World Press Photo, o come quelli dedicati agli episodi cruciali della storia italiana contemporanea. Non mancano, però, immagini inedite, come quella che il maestro ha voluto dedicare a Brescia appositamente per questa mostra, ritraendo due emblemi della nostra città: il parco archeologico romano e la 1000 Miglia. L’esposizione di Sestini che inauguriamo oggi rappresenta una straordinaria occasione per conoscere da vicino i capolavori di uno dei più grandi fotografi a livello internazionale. Una mostra che, ne sono certa, saprà colpire e affascinare tutti, non soltanto gli amanti della fotografia, perché utilizza un linguaggio immediato e di grande impatto. Ancora una volta Brescia si rivela capace di organizzare e gestire iniziative culturali di grande portata, dimostrandosi all’altezza della sua vocazione di città d’arte”, afferma Laura Castelletti, Sindaca di Brescia.

“Con la mostra Massimo Sestini. Zenit della fotografia Fondazione Brescia Musei conclude in grande stile un ricchissimo VII Photo Festival bresciano, che ha consentito di esplorare il tema della testimonianza oculare dei fotografi nelle vicende più importanti, a livello nazionale e internazionale, trasformando la forza del mezzo espressivo in un veicolo artistico. È questo il caso di Massimo Sestini che è riuscito a imporre la propria poetica dello scatto zenitale senza tradire le profonde ragioni sociali legate alla professione di fotoreporter. Il nostro ringraziamento a Nicola Berlucchi per averci introdotto al Maestro Sestini, con cui è nato un rapporto di stima e amicizia”, annuncia Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei.

“Fondazione Brescia Musei non ha semplicemente curato e prodotto la mostra inedita dedicata a Massimo Sestini, ma ha letteralmente contribuito alla produzione di una parte di ricchi contenuti che questa monografica originale propone. Non potrebbe essere che così, con un photoreporter funambolo come Massimo Sestini, che non ha perso l’occasione di arricchire il proprio portfolio con uno scatto unico per Brescia, realizzato il giorno della partenza delle 1000 Miglia, grazie alla fruttuosa collaborazione con 1000 Miglia e Guardia di Finanza. La mostra Zenit della Fotografia suggella una grande edizione del Brescia Photo Festival 2024, per il quale la nostra Istituzione testimonia ogni anno di più cura e attenzione, rivolta alla manifestazione oltre che a quello straordinario medium espressivo che è la fotografia quando diviene arte”, sostiene Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei.

“Le fotografie di Massimo Sestini sono opere d’arte, vedute dall’alto, insolite, inedite ed emozionanti del mondo in cui viviamo. Sono il frutto di una tecnica raffinata e di una ricerca appassionata della bellezza combinate ad una grande maestria nella scelta di attimi irripetibili, di magnifiche geometrie e meraviglie della luce che restituiscono incanto e stupore. La nostra ricerca di produttori di Franciacorta di eccellenza ha così tante assonanze con quella di Massimo Sestini da rendere inevitabile la stima, l’amicizia e la collaborazione che hanno contribuito a rendere possibile la mostra Zenit della Fotografia a Santa Giulia, di cui Freccianera Fratelli Berlucchi è Main Partner e organizzatore della side exhibition nella cantina di Borgonato che apriremo al pubblico il prossimo 22 Ottobre”, dichiara Nicola Berlucchi, Consigliere Delegato di Freccianera Fratelli Berlucchi.

“Curare la mostra di un autore come Massimo Sestini è un arricchimento personale e il privilegio di poter farsi ambasciatore presso il pubblico di una passione, uno spirito di servizio e un raro talento che fanno delle sue fotografie delle vere e proprie opere d’arte icone della nostra storia”, afferma Angelo Bucarelli, curatore.

Massimo Sestini, Mar Mediterraneo, Mare Nostrum, barcone con 500 migranti 40 miglia a nord della Libia fotografato da un elicottero della Marina Militare. World Press Photo General News 2015 © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Mar Mediterraneo, Mare Nostrum, barcone con 500 migranti 40 miglia a nord della Libia fotografato da un elicottero della Marina Militare. World Press Photo General News 2015 © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Isola del Giglio (GR), naufragio della Costa Concordia © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Isola del Giglio (GR), naufragio della Costa Concordia © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Capaci (PA), attentato a Giovanni Falcone © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Capaci (PA), attentato a Giovanni Falcone © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Brescia, auto d’epoca della 1000 Miglia schierate per Fondazione Brescia Musei © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Brescia, auto d’epoca della 1000 Miglia schierate per Fondazione Brescia Musei © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Mar Tirreno, nave Amerigo Vespucci © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Mar Tirreno, nave Amerigo Vespucci © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Sarzana (SP), paracadutisti del Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN della Marina Militare si lanciano dall'elicottero al tramonto © Massimo Sestini
Massimo Sestini, Sarzana (SP), paracadutisti del Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN della Marina Militare si lanciano dall’elicottero al tramonto © Massimo Sestini

Note sull’artista

Massimo Sestini nasce a Prato nel 1963. È uno dei più importanti fotogiornalisti internazionali. Grazie a una produzione sterminata, con l’alternarsi tra reporter infiltrato e fotografo ufficiale, Sestini ha raccontato come nessun altro quattro decenni di storia del costume, della politica e della società italiana. Comincia con la mostra di ritratti rock Un diciassettenne ed il suo obiettivo (Firenze, 1980). I primi scoop arrivano a metà anni Ottanta: da Carlo d’Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello, a Licio Gelli ripreso a Ginevra mentre è portato in carcere appena costituitosi dopo la fuga in Argentina, all’attentato al Rapido 904 nella galleria di San Benedetto Val di Sambro, con cui ottiene la sua prima copertina sul settimanale tedesco Stern. Da quel momento, Massimo Sestini, oltre a mantenere una costante attenzione per la cronaca, testimoniata dalla fondazione dell’agenzia che porta il suo nome e alleva da allora giovani fotoreporter, si dedica ai grandi avvenimenti d’attualità. L’obiettivo è essere sulla notizia, qualunque sia il mezzo per arrivarci; anche quando pare impossibile. Le sue fotografie escono sulle prime pagine dei principali giornali del mondo. Il costante aggiornamento tecnologico, l’intuizione immediata delle opportunità del digitale, l’uso di teleobiettivi sempre più potenti saranno i suoi alleati. Sarà così testimone della tragedia della Moby Prince e autore delle foto dall’alto di Capaci e Palermo successivamente agli attentati a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino. Le foto aeree diventano una sua costante, premessa a quelle zenitali più recenti. Gli anni successivi porteranno altre esclusive: gli scatti aerei del Giubileo, gli scontri al G8 di Genova, i funerali di papa Giovanni II. Nel 2012 s’immerge con i sommozzatori della Marina Militare dentro la Concordia appena affondata. Nel 2014 è a bordo della Fregata Bergamini, testimone delle operazioni di salvataggio Mare Nostrum, a largo delle coste libiche. Da un ritratto aereo dell’Italia – da Lampedusa alle Dolomiti – a bordo degli elicotteri della Polizia nell’arco di un lavoro durato due anni, nascerà la mostra Orizzonti d’Italia dagli elicotteri della Polizia di Stato, inaugurata al Palazzo del Quirinale nel maggio 2016 alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraZenit della Fotografia
CittàBrescia
SedeMuseo di Santa Giulia
DateDal 24/09/2024 al 02/03/2025
ArtistiMassimo Sestini, Gabriele Micalizzi
CuratoriAngelo Bucarelli
TemiFotografia, World Press Photo, Massimo Sestini, Attualità, Mostra fotografica

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte