Perché un gioiello raffinato è ritenuto artigianato e non arte? A Ravenna, una mostra prova a rispondere


Dal 16 febbraio al 26 maggio 2019, il Museo Nazionale di Ravenna ospita la mostra ’Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità’

Dal 16 febbraio al 26 maggio 2019 il Museo Nazionale di Ravenna mette in mostra Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità, un’esposizione nata da una domanda: perché mai un raffinato pezzo unico di gioielleria, di ceramica, cristallo viene ritenuto artigianato e non arte, appellativo riservato invece a forme espressive come la scultura e la pittura? Nel tentativo di rispondere a questa domanda, la rassegna propone infatti una selezione di artisti della contemporaneità che, ignorando il confine tra arti maggiori e arti minori, hanno conferito alle loro opere un valore universale per stile e sapienza tecnica.

Queste opere (ce ne saranno più di cento esposte) sono state realizzate da artisti come Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Paolo Staccioli, Cordelia von den Steinen, Ivan Theimer, Paolo Marcolongo, Stefano Alinari, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Mario Ceroli, Paola Staccioli, Luigi Ontani, Gigi Guadagnucci, Giovanni Corvaja, Daniela Banci, Marzia Banci, Orlando Orlandini, Angela De Nozza, Ornella Aprosio, Angela Caputi, Tristano di Robilant, Sauro Cavallini, Sophia Vari, Kan Yasuda, Pietro Cascella, Fernando Cucci, Pasquale (Ninì) Santoro.

La mostra è curata da Ornella Casazza e Emanuela Fiori, con con la direzione scientifica di Laura Felici e Anna Maria Di Pede. “L’amicizia delle arti, che oggi viene interpretata come una successione di creatività che non conosce cesure”, affermano le curatrici, “permette di constatare come molti tra i massimi artisti di oggi sappiano muoversi con agilità tra la dimensione monumentale e il piccolo formato colloquiando con marmi purissimi, bronzi arricchiti di suggestive patine, legni intagliati, ceramiche lustrate, sete vellutate, pigmenti evocativi, ori e coloratissime pietre”.

Non vi sono materie che si possono considerare più adatte di altre a produrre risultati artistici, come non vi sono materie a priori inadatte a produrli: ogni materiale vale soltanto in quanto è stato prescelto dall’artista che lo fa vivere e lo esalta con le sue mani. Talvolta, l’apparente spontaneità e l’immediatezza del risultato creativo, che presuppone una matura esperienza, possono generalmente essere considerate come prodotto di una eccellente bravura e perfino di raffinato virtuosismo. Il processo artistico, benché sempre legato alla tecnica, non è mai riducibile a qualcosa di appreso o ripetuto meccanicamente, ma impegna tutto l’essere dell’autore e non solo le facoltà intellettive ed esecutive.

L’opera può sostituire sapientemente il valore della materia preziosa imitandone anche gli aspetti esterni: per esempio la ceramica può prendere il posto e, in parte ripetere, l’effetto visivo dell’oro o dell’argento, il marmo può raggiungere morbidezze eburnee, le tessiture seriche uguagliare gli effetti pittorici, i legni rivivere nel loro colore morbido e naturale. Altre volte, invece, il procedimento artistico può svilupparsi allontanandosi progressivamente dall’elaborazione della materia e tende a porsi come operazione mentale, concretizzata con un ‘disegno’ inteso come processo o metodo di ideazione.

Già in passato il desiderio di dimostrare che assoluti valori di arte possano essere raggiunti attraverso i processi tecnici più semplici e tradizionali, talvolta addirittura arcaici, ha sollecitato vari artisti moderni (tra cui Picasso e Matisse) a produrre ceramiche, arazzi, stoffe e gioielli.

Molti degli autori selezionati per la mostra, particolarmente versatili, propongono la loro ricerca artistica in materiali diversi. Le loro opere sono allestite per assonanze visive e materiche in un percorso che si intreccia strettamente con le architetture del Museo Nazionale, ospitato nell’ex Monastero Benedettino di San Vitale.

Per tutte le informazioni potete telefonare ai numeri 0544 543710 / 543720, mandare una mail a pm-ero.musnaz-ra@beniculturali.it oppure visitare il sito www.polomusealeemiliaromagna.beniculturali.it.

Nella foto: Daniela Banci, Cassiopea (collana in oro e argento, diametro 63 cm).

Perché un gioiello raffinato è ritenuto artigianato e non arte? A Ravenna, una mostra prova a rispondere
Perché un gioiello raffinato è ritenuto artigianato e non arte? A Ravenna, una mostra prova a rispondere


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte