Al Museo Fattori di Livorno una mostra racconta Raffaello Gambogi a ottant'anni dalla sua scomparsa


Fino al 25 febbraio 2024 è allestita al Museo Civico G.Fattori di Livorno la mostra "Raffaello Gambogi. Arte come rivelazione", che vuole raccontare il pittore livornese a ottant’anni dalla sua scomparsa e a quasi centocinquanta dalla sua nascita.

È stata inaugurata al Museo Civico G. Fattori di Livorno la mostra Raffaello Gambogi. Arte come rivelazione, a cura di Giovanna Bacci di Capaci, promossa dal Comune di Livorno con il contributo di Fondazione Livorno, progettata e allestita dalla Cooperativa Itinera, in collaborazione con la Galleria 800/900 ARTSTUDIO Livorno/Lucca. Visitabile al pubblico dal 18 novembre 2023 al 25 febbraio 2024, l’esposizione intende raccontare il pittore livornese Raffaello Gambogi (1874-1943) a ottant’anni dalla sua scomparsa e a quasi centocinquanta dalla sua nascita. Pittore emotivo ed empatico, uomo ipersensibile e inquieto, come viene definito dalla curatrice nel catalogo della mostra, e personaggio ancora poco conosciuto nel panorama artistico cittadino, torna ad essere oggetto di riflessione: si tratta infatti della seconda fase di un progetto nato nel 2022 e realizzato a Volterra nell’anno della sua elezione a Capitale della Cultura Toscana.

Due focus inseriti nella mostra intendono approfondire il tema della sua inquietudine e ipersensibilità. Da una parte la presentazione di un gruppo di opere di Elin Danielson, la pittrice nata in Finlandia e arrivata in Italia per studiare disegno, che condivise con Gambogi vita privata e professionale dando avvio a una continua e reciproca contaminazione artistica che durerà fino alla morte di lei; dall’altra quello sull’arte come forma di cura, il fil rouge della storia personale del pittore, più volte ricoverato in manicomio per malesseri psichici. Lo studio delle cartelle cliniche redatte nell’ex Frenocomio di San Girolamo di Volterra spiegano alcuni scenari etnografici presenti nei quadri ed estendono la ricerca oltre Gambogi stesso, seguendo il legame tra caratteristiche umane e mondo artistico, tra approccio all’arte come forma di cura ed espressione artistica come “rivelazione” della propria sofferenza.

Il percorso espositivo presenta un totale di trentaquattro opere e si inserisce perfettamente al primo piano della struttura museale, dialogando con la collezione dei dipinti di Giovanni Fattori e del gruppo artistico dei Macchiaioli e postmacchioli che operarono in Toscana tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. La mostra nasce infatti a seguito della partecipazione della cooperativa al bando “Interventi per l’arte e la cultura 2023” indetto da Fondazione Livorno e finalizzato a promuovere l’approfondimento di luoghi significativi per la storia e l’identità culturale del territorio con iniziative nel segno dell’innovazione e nel rispetto delle tradizioni locali.

La mostra vuole essere dunque anche occasione per valorizzare la cultura locale. L’analisi critica sull’arte e sulle relazioni sociali è accompagnata dallo studio del contesto territoriale in cui esse si svolsero: Torre del Lago, dove Gambogi visse il goliardico convitto con i pittori del Club la Bohème, Volterra, dove soggiornò più volte per curare la sua psicosi, ma soprattutto Antignano, il luogo dell’anima del pittore, dove nacque e dove tornò ad abitare anche dopo sposato. All’epoca piccola frazione di Livorno, il suo fascino torna ripetutamente durante tutta la sua produzione: nei bracconieri con i fucili in pugno, nei luccichii del mare, nelle tamerici mosse dal libeccio, nelle stradine che si articolano tra i rosmarini e le ginestre.

Ad arricchire il progetto espositivo sarà inoltre un ampio calendario di appuntamenti volti ad approfondire le tematiche della mostra. Domenica 3 dicembre è prevista la presentazione del catalogo presso Fondazione Livorno, un momento di incontro con la curatrice e un’opportunità per vedere le opere di Raffaello Gambogi ed Elin Danielson della collezione presente nel museo. Sono inoltre state pensate visite guidate e itinerari domenicali sul territorio, laboratori didattici per bambini, conferenze sul tema dell’arte-terapia e welfare culturale. In collaborazione con lo Sportello Disabilità del Comune di Livorno e con l’associazione Comunico saranno previsti anche appuntamenti dedicati con attenzione alle disabilità cognitive e sensoriali.

Per info visitare il sito https://www.museofattori.livorno.it/, scrivere a infomuseofattori@comune.livorno.it o telefonare al numero 0586/824607.

Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRaffaello Gambogi. Arte come rivelazione
CittàLivorno
SedeMuseo Civico Giovanni Fattori
DateDal 18/11/2023 al 25/02/2024
ArtistiRaffaello Gambogi
CuratoriGiovanna Bacci di Capaci, Cooperativa Itinera
TemiNovecento, Ottocento

Al Museo Fattori di Livorno una mostra racconta Raffaello Gambogi a ottant'anni dalla sua scomparsa
Al Museo Fattori di Livorno una mostra racconta Raffaello Gambogi a ottant'anni dalla sua scomparsa


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